L'incidente 🌅 capitolo 34

82 7 1
                                    

Un altro mese è volato, senza che me ne accorgessi. Solo al pensiero che fra un mese sarà tutto finito mi viene un groppo alla gola.Mai avrei pensato che mi sarebbe piaciuto così tanto, pensare che all'inizio non ero sicura di venire, avevo altri progetti per l'estate, sarei andata in Argentina da abuelo, ma ripensando a questi due mesi sono felice di aver accettato la proposta di Beverly.

Per oggi abbiamo organizzato un escursione e per la sera campeggio.
Assieme a gli altri, carichiamo i due furgoncini con tutto l'occorrente, tende, panini confezionati e cose da bere.

"Mi raccomando ragazzi, divertitevi ma senza esagerare, vi raggiungiamo dopo"
"Non ti preoccupare Lio, siamo in buone mani" risponde Lyam, rivolgendosi verso Beverly che gli lancia un sorriso compiaciuto.

Facciamo l'appello e subito dopo ci mettiamo in cammino.
"Greg, accendi la radio" grida Beverly sbadigliando, alché mi metto a ridere
"Lyam la fai dormire poco alla mia amica"
"Amore, sei stanca" gli dice con tono malizioso
"No, ho solo sonno" è strana, mi siedo vicino a lei così parliamo un po'.

"Tutto bene Bev?" Si volta, mi guarda e mi basta solo uno sguardo per capire che non sta bene.
"Oh che succede?"
"Nulla, sono un po' giù"
"Perché? Non va bene con Lyam?"
"Si anzi. Solo che manca solo un mese, non voglio tornare a casa" dice mentre appoggia la sua testa sulla mia spalla.

"Se può consolarti nemmeno io. Ma di questo eravamo consapevoli, con Lyam se è una cosa seria andrà bene lo stesso, anche fuori da qui"
"E se finisce come con Bryan? Poi, tu tornerai  a casa e tuo padre sarà ancora lì con tua mamma, non  cambierà nulla."
"Lyam non è Bryan per fortuna, lo sai benissimo. So che sarà difficile stare a casa senza tuo padre, ma prima o poi ti abituerai o impazzirai. E poi lo sai che casa mia è casa tua"

"C'è la piccola Emma, ci divertiremo tutti e quattro" dice.
"Si immaginati quando aiuteremo Destiny a darle da mangiare, o cambiarle il pannolino"
"Oh quello lo farai tu" scoppiamo a ridere solo al pensiero.
Si sbaglia però quando dice che la mia vita non è cambiata, sono felice però della piega che sta prendendo.

Solo un'ora dopo siamo già arrivati, scarichiamo i furgoncini e ci avviamo in cerca di un posto per mettere le tende da campeggio.

"Bene vedo che già vi siete sistemati"
"Ehi ciao, si tutto a posto" dice Greg a Lio e Mary
"Okay perfetto allora possiamo iniziare l'escursione."

Prendiamo tutto l'occorrente e partiamo. Abbiamo portato una valigetta del pronto soccorso, non si può mai sapere.

Il bosco è pieno di alberi altissimi, la strada è molto rocciosa ed è piena di montagne che si posso scalare, infatti ci sono persone che stanno facendo delle arrampicate, credo siano professionisti perché lo fanno con un'agilità innata, cosa che non potrebbe fare un principiante. Da lontano si sente rumore d'acqua, sicuramente ci sarà una cascata. Il cielo è di un azzurro pastello, viene voglia di toccarlo con le mani per quant'è bello.

"Che pensi?"
"Stavo guardando il cielo, è bellissimo Trav"
"Si bello come te"
"Uh quanto zucchero"
"Ne vuoi un po' Destiny?" Dico ridendo
"No grazie" fa il verso del conato di vomito superandoci per andare vicino a Bev.

Dopo una bella camminata, ci fermiamo per riprendere fiato, come pensavo! Davanti ai miei occhi una bellissima cascata, questo bellissimo prato ricoperto di fiori profumati di gelsomino, mi mette in uno stato di pace. Scatto una foto e la mando ai miei genitori.

Mettiamo delle tovaglie da picnic e facciamo merenda con le cose che ha preparato Greg prima di partire dal campus

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Mettiamo delle tovaglie da picnic e facciamo merenda con le cose che ha preparato Greg prima di partire dal campus.

"Ma sei pazzo, smettila!"
"Perché? Ti è venuto adesso tutto quest'interesse, è un mese che non mi parli"
"Barclay smettila" le urla Beverly, ci voltiamo tutti verso di lei.
"Che succede?" Chiede Mary.
"Vuole tuffarsi dalla cascata"
"Cosa? Mai sei impazzito. Ci sono delle rientranze, potresti farti male. Non se ne parla"

È un'idiota che vuole farsi solo vedere. A farsi male non ci sta niente.
Beverly caccia un urlo, solo il tempo che nessuno lo guardava, si mette a correre verso la cima.
"Scendi, non fare cazzate" scattò in piedi e raggiungo Bev.

"Non succede nulla, tranquille" grida lui dalla cima della cascata
"Qualcuno lo fermi, per favore"
"Vado io" dice Lyam
"No, ho paura" Beverly inizia a piangere disperata

Anche Lyam raggiunge la cima, lo blocca per un braccio e lo attira a se. Iniziai una discussione fra i due molto animata, ma da qui non riusciamo a sentire. Partono spintoni da parte di Barclay, quasi da far cadere Lyam.

È tutta una questione di secondi, loro che litigano, Barclay che fa resistenza, fino a quando non scivolano giù. Mi porto una mano alla bocca, rimiamo li qualche secondo in attesa che escano dall'acqua, ma niente. Quasi tutti partiamo per la cascata impauriti, non capendo bene cosa stia succedendo.

"Uscite, ci pensano i ragazzi" ci ordina Mary, la sua faccia è un misto di paura e rabbia.
Ci mettiamo a guardare. Sono minuti che sembrano ore.
Solo poco dopo sentiamo urlare:
"Li abbiamo trovati" ci avviciniamo alla riva della cascata, vediamo uscire Travor e Lio con due ragazzi in braccio.

Sotto il tramonto di Los AngelesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora