Sentimenti contrastanti🌅 capitolo 10.

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Non so bene cosa dirò a Travor e non so nemmeno perché gli ho chiesto di vederlo, sembra che sia un appuntamento. Ormai sono qui...
Sarà meglio andare via, gli manderò un messaggio e gli dirò che sono stanca.
Troppo tardi è qui. 

"Ciao Hope"
"Ciao" mi esce fuori un sorriso imbarazzante.
"Grazie, per il tuo regalo" prendo la situazione in mano per smorzare la tensione che sicuramente solo io noto, per tutti i film mentali che mi faccio. 

"Non devi ringraziare, è stato un piacere" ci mettiamo seduti sul telo che avevo messo prima, faccio un grande respiro mentre guardiamo il mare, non so perché ma sono molto agitata.
"A cosa pensi" mi chiede curioso.
"Ho un caos nella testa" mi tiro su le ginocchia e le porto vicino alla mia pancia, le tengo strette come da scudo, nel mentre appoggio la testa sulla sua spalla e sospiro. Stranamente mi sento a mio agio, mi dà pace, come se quel gesto lo facessi tutti i giorni mi viene naturale. È strano quando ti senti a casa con uno "sconosciuto" più di uno che conosci da anni.

"Hope, credo che la maggior parte della confusione è colpa mia, io lo sento che con me stai bene, vedo come i nostri occhi si cercano in ogni momento, tu mi piaci tanto"
Lo guardo stupita, è la prima volta  che me lo dice, anche se lo ha fatto sempre capire. Si avvicina sempre di più, fino a quando le nostre labbra sono a un passo l'uno dall'altra, so quello che sta per fare ma stavolta tutto il mio corpo non si sposta, come se una forza mi tenesse inchiodata lì.

Mi bacia, un vero bacio, uno di quelli che mi ha detto mi avrebbe dato. So che probabilmente sto sbagliando,  che magari domani mi sentirò in colpa per Barclay, ma non riesco a dire no, non questa volta. Ricambio il bacio, le sue labbra sanno di dentifricio alla menta, sembra la scena di un film, le nostre lingue che si cercano e si riconoscono come se fosse naturale, il tramonto di Los Angeles che rende questo momento magico, se è un sogno non vorrei svegliarmi più.

Non so come però mi ritrovo a cavalcioni su di lui, sento le mie gote scoppiare per quanto sono rosse, sento il suo sesso che sbatte nel mio, passa a darmi baci sul collo dolcemente, al suo tocco mi scappa un gemito, gli lecco l'orecchio, dev' essere un suo punto debole perché lo sento che si eccita, sto provando sensazioni mai sentite, questo mi fa paura. Mette le sue mani nel mio sedere e si struscia.

"Hope" mi sussurra all'orecchio
"Travor, sto impazzendo"  continuiamo a baciarci, a interrompere il tutto è il suono del mio cellulare, lo faccio suonare per un paio di minuti per gustarmi ancora questo momento, ma continua a suonare initerrottamente.

"Devo, rispondere è Barclay scusami" cazzo e se è tornato?
"Pronto" 
"Amore, credevo che ti fossi addormentata, ti ho svegliata?"
"Ma sei ubriaco?" Si sente.
"Ho bevuto, solo un po', dove sei? Ho voglia di te"
" Tu dove sei?" Rigiro la domanda per  capire se è tornato.
"Sto venendo da te, siamo quasi arrivati"
"sto andando a dormire, è tardi e sono stanca"
"Cazzo Hope, continuerai a dirmi di no?"
"Buona notte Barclay" gli riattacco il telefono, sarà meglio tornare in camera prima che arrivino, raccolgo le cose di fretta e furia.

"Devo andare, sta tornando" non mi ero resa conto dell'ora.
" Ha bevuto?"
" Si! Ma tanto sono in camera con sua sorella, non farà lo stronzo" lo vedo preoccupato, sinceramente lo sono anche io, la sua voce non mi è piaciuta, quando è con questi stronzi si trasforma, come se lo plagiassero, si comporta in modo violento, mai con me per fortuna.

"Andiamo Travor". Ci salutiamo con un bacio, per poi tornare alla realtà, cosa che non vorrei. Mi tolgo la collana, non vorrei che la veda e dia di matto. Un tonfo alla porta mi fa saltare in aria, stanno bussando. Beverly ha le chiavi, quindi lei non è. "Chi è? "
"Apri amore"
"Dov'è tua sorella?"
"Non torna sta sera, siamo soli apri dai" CAZZO! 
"Vai a dormire, ci vediamo domani"
"Apri Hope" inizia a urlare e sbattere i pugni sulla porta  a ogni colpo mi sale di più la paura. Non sembra lui, non so che fare.
"Va via Barclay, hai bevuto non ti apro"
"Cazzo Hope, Apri ho butto giù la porta, con chi sei? Perché non vuoi aprire?"
"Sei matto? Sono sola, hai rotto i coglioni adesso, va a dormire mi stai mettendo paura" gli dico così almeno la smette.
"Ti faccio paura?" Devo trovare una soluzione, mando un messaggio a Beverly.

《 dove sei? Tuo fratello è ubriaco e sta buttando giù la porta per entrare.

"Apri" se continua a urlare così sveglierà tutto il campus. Passano i minuti ma di Beverly nessuna risposta, cosa molto strana è sempre incollata a quel dannato telefono, ora che mi serve non risponde. Dopo un ora non sento più nessun rumore, guardo dalla finestra e vedo che va verso la sua camera. Ma che cazzo gli è preso, non mi ha mai trattata così, magari lui è questo, ma una persona può fingere per due anni? Come si fa a fingere se dici di amare una persona? Qui non abbiamo fatto altro che litigare, forse lui non è il ragazzo giusto, il fatto che non me la sento a farlo con lui è un segno?

Qualche mese fa lo volevo lasciare, ero decisa a rompere con lui, mi ero allontanata a causa di un litigio, stavo bene, mi sono detta se fosse normale. Mi sarebbe dovuto mancare, almeno i primi giorni. Poi ho pensato all mia migliore amica, non sarebbe stato più come prima  io e Beverly ci saremo allontanate, lei è la persona che più si avvicina a una sorella, non volevo perderla. Ho pensato anche a quanto mi è stato vicino dopo la morte di mia nonna, stavo annegando con il dolore e lui mi ha salvata, così non lo lasciato. È brutto da dire ma forse è solo gratitudine.

Venire qui mi ha fatto capire molte cose. Con Travor è solo attrazione? Però quello che provo per lui mi fa tremare tutto il corpo. Non mi sono mai trovata in una situazione del genere. Devo solo far incontrare mente e cuore, gli unici che mi conoscono realmente.

Sotto il tramonto di Los AngelesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora