Il battito 🌅 capitolo 41.

79 5 2
                                    

"Credo sia una buona idea Ragazzi" Mary e Lio si rivolgono verso me e Gregory. C'è venuta un'idea così abbiamo pensato di parlarne con loro. Vorremmo organizzare una festa per l'ultimo giorno.

Ci rimangono solo dieci giorni, non stiamo facendo una granché, più che altro ci stiamo godendo questo posto.
"Andiamo in mensa cosi organizziamo tutto quello che serve?"
"Si Greg!"
Mentre usciamo dall'ufficio la mia migliore amica mi attira a se.

"Hope, senti oggi un'eco per vedere se va tutto bene, Lyam ha il permesso di venire, ma vorrei che venissi anche tu"

"Oh Che bello! Certo che vengo" dico felicissima all'idea.
"Okay, allora ci vediamo tra un'ora al cancello"
"Va bene"

Io e Greg ci sediamo a un tavolo, attrezzati di carta e penna per appuntarci tutto.
"Intanto Mary e Lio, ai ragazzi daranno l'attestato di partecipazione, dove ci sarà scritto anche come si sono comportati tutto questo tempo" mi informa Greg
"Okay, cosa facciamo da mangiare?"
"Potremmo fare un grigliata in spiaggia! Che ne pensi?"
"Si! Perfetto Greg"
"Okay, allora facciamo la lista della spesa"

Ci mettiamo lì a scrivere ogni minimo particolare, cercando di non dimenticare nulla. Nel mentre io e Greg ci stiamo bevendo un bel the freddo alla pesca.

È quasi ora di andare alla visita, corro in camera a cambiarmi.
"Ehi stellina dove corri?"
"Sto andando all'eco con Beverly e Lyam"
"Che bello!"
"Si"
Mi prende sulle spalle e mi porta in camera.
"Grazie per il passaggio"
"È stato un piacere"

Si siede sul letto mentre io mi cambio, mi tira verso di lui, mette le sue mani sul mio sedere e mi bacia.
"Mi piacerebbe tanto rimanere, ma devo andare amore" sospira e mi morde una guancia, mi metto a ridere perché anziché farmi male mi fa il solletico

Finisco di vestirmi, indosso una paio di jeans con il pizzo bianco alle tasche, un top nero mono spalla e le Nike nere. Faccio una coda alta, per il trucco nulla di che, del gloss alle labra, un po' di blush color pesca, mascara e un po' di matita.

"Mi mancava indossare i jeans" dico guardandomi allo specchio. Mi piace come mi stanno.
"Bel sedere" dice dandomi un colpetto delicato
"Hai il piercing al contrario?" Dice fissandomi l'ombelico.
"No è cosi"

Mi bacia la pancia vicino all'attaccatura dei jeans, procurandomi dei piccoli brividi.
"Continuiamo dopo" mi abbasso e gli sussurrò all'orecchio.
"Ci sto!" Risponde.

Usciamo dalla stanza, e vado al cancello dove ci sono Beverly e Lyam ad aspettarci. Lei indossa un semplice vestito e dei sandali, i suoi ricci sono raccolti da una molletta, invece Lyam indossa un pantaloncino lungo a jeans e una camicia bianca maniche corte.

"Guido io?" Chiedo.
Loro annuiscono, prendo le chiavi del furgoncino del campus e ci accomodiamo ognuno al proprio posto.

Dopo una mezz'oretta siamo arrivati, parcheggio ed entriamo. Appena siamo dentro Beverly dalla segretaria del ginecologo e le dà la ricetta dell'eco. Molte occhi curiosi sono rivolti alla sua pancia.

"Che avete da guardare! Non avete mai visto una donna incinta?" Mi rivolgo a quello che la guardano e bisbigliano.
"Lasciali stare Hope"
"Beverly Garcia" non faccio in tempo a rispondere che veniamo chiamati per entrare.

Ci alziamo ed entriamo nella stanza. Al centro c'è una scrivania, a destra un lettino e un monitor , invece a sinistra c'è un grande armadietto con un botto di medicine. Nella parete ci sono molte foto di bambini appena nati e attestati.

"Allora sdraiati sul lettino metti le gambe divaricate. Inizieremo con l'ecografia interna, all'inizio della gestazione, ci faciliterà la visuale del feto." Beverly annuisce ed esegue tutto quello che le ha detto.

"Sentirai una leggera pressione, mi raccomando stai rilassata."
Io e Lyam guardiamo il monitor, cercando di capirci qualcosa.
"Vedete questo puntino? Ecco questo e il vostro bimbo/a. Sembra tutto apposto, adesso vi faccio ascoltare il battito del cuore"

Non ci posso credere! Si sente perfettamente, Lyam prende la mano di Beverly e gliela stringe. Le scendono delle lacrime per l'emozione, del resto anche io sto piangendo. È bastato sentire quel suono per farmi venire la pelle d'oca e le lacrime agli occhi.

Non ho mai capito come sia possibile che un bambino cresca nella pancia della donna per nove mesi, che si nutri attraverso la madre. Com'è possibile tutto questo? È bello sapere che noi donne abbiamo il dono di procreare, mettiamo al mondo un essere umano, colui o colei che sarà la persona più importante della nostra vita.
Da un gran dolore, veniamo ripagati da un grande amore.

Una volta finito torniamo al campus. Appena arriviamo Lyam mostra tutti fiero la foto dell'eco a Travor.

"Guarda amico, vedi questo puntino? È mio figlio!" Noto Travor girare quella foto in vari modi, confuso la rida al suo amico.
"Sei sicuro che sia maschio?" Dice a Lyam
"No! Questo ancora è presto per dirlo. Quello che conta è che ne usciranno bene tutti e due" dice abbracciandola.
"Ci vediamo dopo, vado a chiamare mia madre per raccontarle tutto" mi dice Beverly.

"Allora com'è stato?" Chiede Trav quando rimaniamo soli.
"È stato bellissimo! Abbiamo sentito il battito, assurdo!"
"Lyam è svenuto?" Chiede ridendo

"Ma! No" rido a mia volta.
"È quasi tutto pronto per la festa?"
"Si, faremo una grigliata"
"Bello!"
"Tu invece hai parlato con i tuoi per il discorso del surf?"
"No, gli parlerò una volta tornato a casa, faccia a faccia è meglio"

Mi solleva da terra e mi dà un bacio, oggi abbiamo lasciato qualcosa in sospeso. Gli lecco l'orecchio maliziosa. Ancora in braccio mi porta in camera sua, e si richiude la porta alle spalle.

Voglio prendere io il comando, cosi scendo e lo spingo sul letto, inizio a spogliarmi davanti al suo sguardo, desideroso di avermi.

Dopo averlo spogliato, gli metto il preservativo e salgo a cavalcioni su di lui, entro lentamente, subito vengo travolta da una scossa di piacere in tutto il corpo.

Mi muovo sopra di lui, mentre mi tiene i seni fra le mani. Si solleva in modo da potermi baciare, aumento i movimenti e questa volta raggiungo per prima del solito l'orgasmo. Continuo tremante a muovermi, mi aiuta tenendomi dal fondo schiene. Mi prende di scatto e si cambiano i ruoli adesso è lui sopra. Si porta la mia gamba sulla spalla e spinge più che può fino a quando si accascia sopra di me e lo sento venire.

Sotto il tramonto di Los AngelesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora