Quando Kim Taehyung, il miglior amico di Jimin, mi propose la sua stramba, folle e a tratti indecente idea, accettai.
Non accettai immediatamente, perché fingere di stare con un ragazzo quando ancora amavo il mio ex, poteva risultare un'impresa molt...
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Quella mattina Taehyung si svegliò con un enorme sorriso stampato sul volto. Un sorrisone che partiva da un orecchio e finiva raggiungendo l'altro; quella notte il biondo aveva dormito bene, il sonno lo aveva accolto a braccia aperte non appena il suo corpo si era gettato stanco sul materasso.
Le immagini del giorno prima si presentarono nella testa del ragazzo: il corpo nudo di Hana, i suoi gemiti, le sue pieghe calde e umide che lo avevano stritolato così tanto da farlo travolgere dalla goduria più bollente. Le parole sporche, e la lingua di Hana su di sé. Non avrebbe mai dimenticato il meraviglioso pompino della mora; la sua bocca piccola e calda, la saliva di lei che si mescolava con i succhi di lui, i suoni osceni del risucchio, gli occhi di Hana incatenati nei suoi mentre prendeva tutto ciò che poteva.
"Porca puttana." Taehyung imprecò sottovoce, guardò la zona inferiore del corpo e notò che il suo membro si era alzato prima di lui, al solo pensiero di tutto quel che aveva fatto assieme ad Hana.
"Sul serio? Sei così debole?" Taehyung sospirò, infilò la mano nei boxer e afferrò il suo membro duro come il marmo.
Lo tirò fuori dall'indumento, perline di liquido emergevano dalla punta arrossata, Taehyung le usò per lubrificare tutta la lunghezza della sua asta venosa e ruvida e cominciò a pompare energicamente. Il movimento della mano si fece sempre più veloce; le labbra del ragazzo erano schiuse, il respiro iniziava a diventare irregolare. Taehyung avvicinò la mano libera alla bocca e sputò sul palmo; usò la sua stessa saliva per bagnare ancor di più il cazzo, così da poter continuare a darsi piacere senza problemi, con movimenti fluidi. Il palmo della mano scivolava su tutta l'asta; Taehyung ringhiò infervorato, non era previsto quel lavoretto di prima mattina, per colpa di Hana avrebbe fatto tardi a lezione.
No, non era colpa di Hana... ma Taehyung dentro di sé diede comunque la colpa a lei.
Dopo una serie di pompe forti e decise Taehyung si riversò nella sua mano. Il ragazzo respirò a fondo, si alzò e si diresse immediatamente verso la doccia.
Sotto la doccia Taehyung ebbe modo di pensare più lucidamente a tutta la situazione venutasi a creare. Ieri era andato da Hana con lo scopo in realtà di finirla con lei, di non avere più a che fare con lei, di accontentarla e di mettere una notevole distanza tra loro due.
Ma la discussione con la mora aveva cambiato tutto. Tutto. Quando Hana gli aveva chiesto cosa volesse da lei, Taehyung non poteva non rispondere in quel modo. La voleva. La voleva da tanto, e glielo voleva far capire... e adesso, sembrava che la ragazza lo avesse capito a meraviglia.
Un brivido lo fece tremare non appena si rese conto che non aveva più risposto ad Iseul. Iseul. Gli occhi di Taehyung si spalancarono; si morse nervoso il labbro inferiore, quello stesso labbro che Hana aveva morso e leccato il giorno prima. Un altro sorriso fece capolino, la ragazza dai capelli color pece era continuamente al centro dei suoi pensieri, anche senza che lui lo volesse.
