Quando Kim Taehyung, il miglior amico di Jimin, mi propose la sua stramba, folle e a tratti indecente idea, accettai.
Non accettai immediatamente, perché fingere di stare con un ragazzo quando ancora amavo il mio ex, poteva risultare un'impresa molt...
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Hana continuava a muoversi durante il viaggio, era terribilmente agitata. Dopo una lunga discussione, Iseul era davvero salita sull'auto di Taehyung e lei adesso si trovava con Jimin. L'unica differenza era che assieme a Taehyung e Iseul c'erano anche Jungkook e Kira, Hana e Jimin invece erano soli.
"Perché nessun'altro è venuto con noi?" Hana domandò un po' seccata.
"Perché probabilmente volevano lasciarci soli." Jimin sorrise.
"Potevano evitare." La ragazza borbottò, Jimin si sbatté una mano sul petto, finse di essersi offeso.
"Mi hai appena spezzato il cuore!"
"Tu lo hai spezzato a me, siamo pari." La mora ribatté senza peli sulla lingua.
Quelle parole incupirono Jimin all'istante. Il più grande cercava di scherzare con Hana, di metterla a suo agio ma se la più piccola se ne usciva con certe frasi, il disagio in quella macchina regnava sovrano. Dopo quel che aveva detto Hana il silenzio scese su di loro; per pochi minuti però, perché Jimin decise di romperlo quasi subito.
"In onore dei vecchi tempi..." Jimin cominciò a dire, Hana si voltò verso di lui con un sopracciglio inarcato.
"Fammi un pompino."
"Vaffanculo Jimin! Sei disgustoso!"
Jimin scoppiò a ridere mentre Hana era sempre più rossa in viso, sembrava una bomba pronta ad esplodere.
"Non mi era mancata la tua linguaccia volgare." Hana ringhiò.
"Un tempo ti piaceva la mia linguaccia."
"Un tempo molto lontano."
"Mh... non così lontano dai." Jimin arricciò il naso, continuò a guardare davanti a sé ma se la mano sinistra reggeva il volante, quella destra finì sulla coscia della sua ex.
"Mano sul volante Jimin."
"Ce l'ho."
"Tutte e due."
"Posso guidare anche con una sola."
"Puoi anche segarti con una sola, perché questa te la taglio se non la allontani da me."
La risposta di Hana fece ridere Jimin ancora una volta. Se alla ragazza non era mancato il linguaggio colorito del suo ex, a quest'ultimo al contrario era mancato molto l'atteggiamento peperino di lei.
"Non sono l'unico ad avere una linguaccia volgare."
"Io non sono volgare di solito, è che con te mi viene naturale... certe parole mi vengono direttamente dal cuore."
"Sono lusingato mia cara."
"Sarai anche lusingato ma la tua mano è ancora sopra la mia coscia."
"Posso spostarla un po' più in su, se vuoi." Jimin ammiccò.