Capitolo 2.

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Miriam' s Pov.

Siamo appena entrati nel ristorante e io sono seduta davanti a Piero Barone, non posso ancora crederci, sono così felice!

-Raccontami di te!- mi chiede il mio accompagnatore.

-Beh, non sono molto brava con le parole, raccontami tu di te!- dico osservandolo.

-Sono sicuro che tu sappia già qualcosa su di me!- scoppia a ridere, mentre io invece mi sento avvampare, ma subito riacquisto controllo e dico velocemente

-Beh, ho 17 anni, frequento il quarto anno di liceo scientifico tecnologico, di pomeriggio vado al conservatorio a studiare lirica e il mio strumento preferito è il pianoforte, infatti lo suono; non so cos'altro dirti-

-Complimenti, sei davvero brava- mi lusinga.

-Allora, dimmi, hai il ragazzo?- mi chiede arrossendo.

-Beh, no- dico facendo altrettanto.

-Okay. Cosa ti piacerebbe fare da grande?- mi chiede Piero mentre un cameriere ci serve da bere, ci porta un menù e un altro porta un cestino di pane che Piero stuzzica.

-Il mio sogno più grande è quello di fare la direttrice d'albergo, ma per ora scrivo dei libri-

-Oh ma tu sei quella Miriam Bruno? Ho letto quasi tutti i tuoi libri!- afferma mentre mastica un pezzo di pane.

- Ce n'è uno in particolare, il mio preferito racconta di alcuni segreti- dico sorridendo.

-Beh, visto che stiamo in vena di confidenze, vuoi sapere un segreto?- bisbiglia.

-Certo!- sobbalzo.

-Non sono mai andato a cena con una ragazza, per l'aggiunta bella come te!-  ammette rosso in viso.

-Non è possibile che un ragazzo bello come te, simpatico, dolce e carino non sia mai uscito con ragazze belle, famose e divertenti!-
Ma appena lo dico me ne pento e quindi abbasso il capo e contemplo il menù; ma Piero risponde

-Non sono mai uscito con una ragazza da solo, fino ad oggi, e poi quelle spocchiose con la puzza sotto il naso non mi piacciono, a me piacciono le sobrie, come te!- arrossisco, ma per fortuna arriva il cameriere che rompe la tensione e chiede

-Cosa volete ordinare?- Piero fissa il cameriere e giocando con gli occhiali rossi dice

-Potrei per piacere avere un altro cestino di pane? L'ho mangiato tutto, era così buono!- ridono, mentre io, invece, osservo attentamente Piero.

-Certo, e poi da mangiare cosa ordinate lei e la sua fidanzata?- chiede il cameriere

-Ma, io...non sono...cioè...non sono la sua...ehmm- cerco di rispondere, ma sia Piero che il cameriere non fanno caso al mio momento di confusione e quindi Piero continua ad ordinare

-Aragosta, grazie- il cameriere va in cucina e ritorna con un nuovo cesto di pane, mentre Piero mi domanda

-Hai mai assaggiato l'aragosta?-

-No- dico.

-Qui è deliziosa- commenta lui.

Dopo qualche minuto arriva un grandissimo piatto con all'interno un'aragosta già sbucciata,  il cameriere appoggia il piatto al centro e dice

-Buon appetito- osservo le quattro forchette e i quattro coltelli, sono disorientata, non so quale si usa per mangiare l'aragosta, quindi osservo Piero cercando di capire quale forchetta usa, ma niente, continua a fissare l'aragosta mentre sorseggia Coca-Cola ed io muoio di fame. Quindi mi avvicino un po' di più e dico bisbigliando

-Vuoi sapere un mio segreto?-

-Certo!- dice smettendo di bere.

-Non ricordo quale posata si usa per mangiare l'aragosta!- lui mi guarda e  dice

-Neanche io!- scoppiamo entrambi a ridere, prendiamo una forchetta qualunque e iniziamo a mangiare. Devo ammettere che quest'aragosta è sublime.

Finita la cena io e Piero ci rechiamo all'uscita del ristorante e io dico

-É stato un piacere stare con te e l'aragosta era deliziosa, ma ora devo scappare, domani ho scuola!- Piero mi guarda e rivolgendomi un' occhiata cucciolosa mi chiede
-Dai, una piccola partitina a Wii, ti prego-

È così bello, non posso dirgli di no e quindi rispondo

-Soltanto una- Piero mi fa l'occhiolino e poi, con la sua macchina gialla, ci rechiamo all'appartamento de "IL VOLO". Sono così emozionata. Siamo appena arrivati, è un edificio enorme. Saliamo al primo piano, entro e sono accolta da un ampio salone, con una grandissima televisione. Piero accende la Wii e mi chiede

-Wii Sport?-

-Okay- rispondo.

Piero mette il CD, mi da il telecomando blu, mentre a lui rosso come i suoi occhiali e dice

-Dai, creiamo il tuo avatar!- una volta creata una  piccola me iniziamo a giocare

Giochiamo a  tennis e io vinco con il punteggio di 3-0 e così tanti altri sport.

Controllo spesso il cellulare, ma niente, nessuna chiamata di Giulia, mi sto preoccupando. Purtroppo non la posso chiamare perché non ho soldi e nel frattempo continuo a giocare.

-Mettiamo golf- urla Piero per farsi sentire sopra la musica del gioco.

-Sono una frana e in più è tardi!- urlo io.

-E dai, due partitine e basta, promesso!- urla lui.

-Okay, due e basta!- urlo di rimando.

Piero mette golf e dopo due partite vinte da lui abbasso il volume del gioco, mi tolgo il telecomando, mi butto sull'enorme divano e sbuffo

-Non è giusto, io non so giocare- Piero si toglie il telecomando dal polso, si siede accanto a me, mi abbraccia e  dice

-E se ti insegnassi io?-

-Va bene!- scatto in piedi tutta pimpante e arzilla e scoppiamo entrambi a ridere.

Rimettiamo i rispettivi telecomandi e ci mettiamo in posizione, Piero inzia a spiegarmi, ma non capisco, quindi tiro e manco la buca, poi Piero batte e centra perfettamente la buca. Riavvia la partita e dice

-Mo ti spiego meglio-

-Okay- rispondo.

-Metti il braccio così e l'altro così, vedi come faccio io- dice, ma io continuo a non riuscirci e quindi sbotto

-Non capisco così!-

Piero slaccia il suo telecomando e si avvicina a me. Come se mi abbracciasse mi aiuta e facciamo buca.  Per la gioia mi giro, ci guardiamo intensamente negli occhi, fino a quando Piero fa combaciare le nostre labbra, la sua lingua si intreccia alla mia e una scossa mi attraversa la schiena, nel mio cervello scoppia la terza guerra mondiale, il mio cuore è peggio di un martello pneumatico, lo stomaco si sgretola mentre la terra sotto i miei piedi frana e io precipito, ma Piero corre a salvarmi.

Smettiamo di baciarci ed io smetto di fantasticare, i suoi occhi castani continuano a fissarmi ed io faccio lo stesso. Sin da piccola sognavo di baciarlo. Ed ora il mio sogno si è realizzato. Ma credo che i nostri sentimenti non siano uguali, quindi amareggiata, ma ancora speranzosa, torno alla realtà e riinizio a giocare fra le sue braccia. All'improvviso entrano Giulia, Gianluca e Ignazio.

Hey come va? Vi piace questo capitolo? Votate e commentate, ho bisogno di sapere se sbaglio.
Un bacione e un abbraccio.
-Atena.

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