Capitolo 28.

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Miriam' s Pov.

Non posso ancora crederci, Giulia ha dormito con Ignazio e mi ha lasciata sola soletta in camera. Ancora in stato di dormi veglia, mi alzo dal letto. Infilo le pantofole e vado in cucina.

-Miriam sei già sveglia?- mi chiede Giulia intenta a versare il succo di frutta nei bicchieri.

-Si.- dico prendendone uno e sorseggiando il delizioso succo all'ace.

-Oggi scuola!-

-Che noia!- borbotto.

-Eh si... Miriam io vado un attimo a cambiarmi, tu finisci di far colazione e dopo vestiti. D'accordo?-

-D'accordo mami.- mi da un bacio sulla fronte.

Suonano al campanello.

-Vado io!- urlo dirigendomi alla porta.

-Chi sarà mai alle sette del mattino?- dico tra me e me.

Una volta aperta la porta, resto basita.

-Salve, tu devi essere la governante. Mi potresti chiamare Piero, il mio ragazzo?- sbotta una ragazza alta e slanciata. É veramente bella, ha i capelli castani e corti che le mettono il risalto il volto. Gli occhi color nocciola scurutano ogni minimo dettaglio dietro gli occhiali da sole che, con una gesto facile e e veloce vengono portati sul capo a mó di cerchietto.

-Em... scusa?- chiedo ancora in stato di confusione.

-Ma sei scema per caso? Ho detto che devi chiamare il mio fidanzato, Piero Barone.-

-Cosa? Ma stai scherzando?-

-Sei così buffa. Guarda mi sei simpatica, quindi non dirò niente al mio amore del tuo sciocco comportamento.-

-Allora senti, per prima cosa io non sono la governante e secondo, Piero non é il tuo ragazzo!-

-Ah... credi veramente che Piero si metterebbe con una mocciosa come te? Dai non farmi ridere. Tutti sanno che a Piero piacciono le ragazze mature come me.- dice accomodandosi sul divano.

-Senti carina. Questa é casa mia e non hai il diritto di entrare e fare come ti pare, hai capito?- non ci sto capendo niente. Sento la testa girarmi. Ho paura che questa spocchiosa abbia ragione.

-Ehmm... senti non voglio discutere con una bimba. Per piacere chiama Piero.- le gambe non reggono più, cerco di fare dei respiri profondi. Gli occhi lentamente si appannano per colpa delle lacrime che trattengo.

-Ma sei sorda per caso?-

-No! Non lo sono. E se vuoi una cosa da me me la devi chiedere con gentilezza brutta snob!-

-Senti bellezza! Tra poco perdo le staffe! O vai a chiamare il mio fidanzato o ti giuro che...-

-Che le fai ah? Sentiamo? Sono proprio curiosa!- la interrompe Giulia.

-E tu che vuoi! Chi sei?-

-Sono Giulia e abito qui! Tu chi sei?-

-Sara, la futura moglie di Piero Barone.-

-S-sara...- si lascia scappare Giulia.

-Cosa? La conosci?- chiedo rivolgendomi a Giulia.

-No Miriam. Io ti posso spiegare.-

-Giulia...-

-Giorno.- dice Ignazio uscendo dalla sua stanza.

-S-s-sara... c-cosa...- balbetta Ignazio.

-Anche tu! Ma che sta succedendo qui?- mi altero.

-Hey, come va?- escono Gianluca e Piero dalle proprie stanze.

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