Capitolo 32.

479 21 9
                                    

Miriam's Pov.

Stanotte non ho chiuso occhio. Mi alzo lentamente dal letto, vado in cucina e faccio colazione. Una volta mangiato salgo di sopra e mi preparo.

Mentre sto per scendere le scale mi squilla il telelefono, é Orlando.

-Pronto?-

-Ciao dormigliona. Oggi niente scuola!-

-Sei contento?-

-Si. Io amo gli scioperi!-

-Anche io.- sorrido.

-Allora, che facciamo?-

-Andiamo a farci un bel giro? Ti va?-

-Libreria?-

-Libreria.-

-Allora preparati che ti passo a prendere tra poco per poi sfrecciare al centro commerciale.-

-Ti aspetto.-

-A dopo.-

-Ciao.- chiudo.

Dopo qualche minuto finalmente Orlando arriva.

-Ciao Orlando.- lo saluto.

-Ciao Mí.- mi abbraccia.

-Andiamo?- mi chiede Orlando.

-Ciao Mamma! Noi usciamo!-

-Ciao ragazzi!- ci saluta mia madre. Una volta usciti di casa ci avviamo a piedi al centro commerciale.

Piero's Pov.

Mi alzo dal letto e vado in cucina. Oggi Giulia non é in gran forma per colpa della sbronza di ieri. Quindi oggi la colazione mi tocca prepararmela da solo. Prendo un pentolino, ci verso il latte e aspetto che si riscaldi. Nel frattempo apparecchio la tavola sistemando pane, nutella, fette biscottate e cereali.

-Buongiorno picciriddú.- mi saluta Ignazio, intento ad aggiustarsi i capelli scompigliati.

-Come sta Giulia?- chiedo mangiando una fetta biscottata.

-Meglio.- risponde sedendosi a tavola.

-Oggi ti sei dato alla cucina?- chiede Ignazio ridendo.

-Eh si...- sospiro.

-Ignazio, ma cos'hai? Non ti senti bene?- chiedo sedendomi e versando il latte nella mia ciotola e in quella di Ignazio.

-Sono preoccupato.- risponde giocherellando con il cucchiaio.

-Per cosa?-

-Stanotte Giulia parlava nel sonno e diceva cose strane. Ad esempio ha urlato il mio nome, poi il tuo e quello di Miriam. Sto cercando di capire che significhi, ma niente.-

-Mm...- mugolo pensando alla mia dolce Miriam. Ieri sera le stavo scrivendo un messaggio, ma non ho avuto il coraggio di inviarglielo. Voglio far pace con lei, a tutti i costi, ma non so proprio come.

-Piero, nemmeno tu stai un granché però.- mi fa notare il mio amico.

-É Miriam. Mi manca tantissimo. Quando stavamo ritornando da Pescara credevo che mi avrebbe perdonato, ma ora come ora sto realizzando che forse tra noi é finita veramente.-

-Piero non fare cosí. Vedrai che tutto si risolverà.-

-No Ignazio. Nulla si risolverà. Le ho mentito e lei non mi perdonerà.-

-Può darsi che già ti abbia perdonato ma non lo voglia ammettere.-

-Chissà.- faccio spallucce.

Mas que Amor ~Il Volo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora