Miriam's Pov.
Stanotte non ho chiuso occhio. Mi alzo lentamente dal letto, vado in cucina e faccio colazione. Una volta mangiato salgo di sopra e mi preparo.
Mentre sto per scendere le scale mi squilla il telelefono, é Orlando.
-Pronto?-
-Ciao dormigliona. Oggi niente scuola!-
-Sei contento?-
-Si. Io amo gli scioperi!-
-Anche io.- sorrido.
-Allora, che facciamo?-
-Andiamo a farci un bel giro? Ti va?-
-Libreria?-
-Libreria.-
-Allora preparati che ti passo a prendere tra poco per poi sfrecciare al centro commerciale.-
-Ti aspetto.-
-A dopo.-
-Ciao.- chiudo.
Dopo qualche minuto finalmente Orlando arriva.
-Ciao Orlando.- lo saluto.
-Ciao Mí.- mi abbraccia.
-Andiamo?- mi chiede Orlando.
-Ciao Mamma! Noi usciamo!-
-Ciao ragazzi!- ci saluta mia madre. Una volta usciti di casa ci avviamo a piedi al centro commerciale.
Piero's Pov.
Mi alzo dal letto e vado in cucina. Oggi Giulia non é in gran forma per colpa della sbronza di ieri. Quindi oggi la colazione mi tocca prepararmela da solo. Prendo un pentolino, ci verso il latte e aspetto che si riscaldi. Nel frattempo apparecchio la tavola sistemando pane, nutella, fette biscottate e cereali.
-Buongiorno picciriddú.- mi saluta Ignazio, intento ad aggiustarsi i capelli scompigliati.
-Come sta Giulia?- chiedo mangiando una fetta biscottata.
-Meglio.- risponde sedendosi a tavola.
-Oggi ti sei dato alla cucina?- chiede Ignazio ridendo.
-Eh si...- sospiro.
-Ignazio, ma cos'hai? Non ti senti bene?- chiedo sedendomi e versando il latte nella mia ciotola e in quella di Ignazio.
-Sono preoccupato.- risponde giocherellando con il cucchiaio.
-Per cosa?-
-Stanotte Giulia parlava nel sonno e diceva cose strane. Ad esempio ha urlato il mio nome, poi il tuo e quello di Miriam. Sto cercando di capire che significhi, ma niente.-
-Mm...- mugolo pensando alla mia dolce Miriam. Ieri sera le stavo scrivendo un messaggio, ma non ho avuto il coraggio di inviarglielo. Voglio far pace con lei, a tutti i costi, ma non so proprio come.
-Piero, nemmeno tu stai un granché però.- mi fa notare il mio amico.
-É Miriam. Mi manca tantissimo. Quando stavamo ritornando da Pescara credevo che mi avrebbe perdonato, ma ora come ora sto realizzando che forse tra noi é finita veramente.-
-Piero non fare cosí. Vedrai che tutto si risolverà.-
-No Ignazio. Nulla si risolverà. Le ho mentito e lei non mi perdonerà.-
-Può darsi che già ti abbia perdonato ma non lo voglia ammettere.-
-Chissà.- faccio spallucce.