Miriam's Pov.
*una settimana dopo*
Mi strofino gli occhi e lentamente mi alzo dal mio letto facendo attenzione a non svegliare le ragazze.
Esco dalla stanza e vado in bagno. Mi lavo la faccia e mi dirigo in camera di Piero, facendo attenzione a non fare rumore.
Una volta dentro mi infilo nel letto, al fianco del mio ragazzo.
-Buongiorno amore.- gli lascio un delicato bacio a stampo.
-Mmm...- mugugna.
-Su dai, svegliati.-
-E dai amore veni qua e dormiamo.- mi tira a se e ritorna a dormire.
-No. Alzati.- inizio a riempirlo di bacetti.
-E dai. Ma che ore sono?-
-Le cinque e mezza.-
-Oddio Miriam. Ma sei pazza?! Ritorna a dormire.-
-Shhh... fa silenzio. Si possono svegliare gli altri.-
-Che?-
-Aspettami qui. Nel frattempo alzati, io vado a chiamare gli altri.-
-Mm...- Scendo dal suo letto e camminando sulle punte vado in camera mia e delle ragazze.
-Giulia... sono Ignazio... svegliati amore.- la prendo in giro imitando la voce del suo amato.
-Mm...amore. Ti amo.- bisbiglia nel sonno.
-Dai alzati che voglio baciarti!- continuo.
-Aspetta ci baciamo dopo. Ora fammi dormire.-
-Ah si?- corro in cucina. Prendo una bottiglia piena d'acqua e ritorno in camera.
-Giulia; questo é per il bacio che non hai voluto dare a me. Ignazio Boschetto.- bisbiglio. Lentamente faccio cadere l'acqua gelida lungo il collo della mia amica, che non la smette di dimenarsi nel letto.
-Ignà sei un coglione!- urla alzandosi di scatto.
-Buongiorno amore.- rido.
-Miriam sei una deficiente. Mi hai bagnato tutti i capelli.-
-Prego. Ma adesso fa silenzio e va a svegliare Ignazio senza far rumore mi raccomando, e dopo venite in salotto. Chiaro?-
-Okay.- risponde Giulia uscendo dalla stanza.
-Chissa se a Elena piacerà un bel bagnetto.- mi propongo.
-Scordatelo!- mi blocca lei alzandosi di botto dal suo stato di dormiveglia.
-Hey ma che?-
-Non riesco a dormire con te che cammini a destra e a sinistra.-
-Ops. Scusa.-
-Per la cronaca, quando cammini sulle punte sembri James Bond.- ride.
-Shh... Non dirlo a nessuno. Non devono sapere del mio impiego da spia.- ridiamo entrambi.
-Vado a chiamare Gianluca?-
-No! Fa silenzio. Dobbiamo fare una riunione in salotto, senza lui. Tu va. Io ti raggiungo dopo.-
-Va bene.- esce dalla stanza ed io la seguo, per poi andare da Piero. Apro delicatamnete la porta e lo trovo ancora sul letto a pancia in giù intento a schiacciare un pisolino.
-Pierooo... alzatii...-
-No!-
-Pié alzati che mi incazzo.- mi avvicino a lui.