Miriam's Pov.
*un giorno dopo*
-Miriam dai andiamo!- urla Giulia.
-Si, un secondo.- rispondo.
-Hai fatto?-
-Si, arrivo.- afferro il gubbino e insieme a Giulia e Piero esco di casa.
-Piero, allora, dove vai?- domando.
-Vado a prendere un caffé al bar con un vecchio amico.-
-Ah. E posso prendere il mio zaino nella tua macchina?-
-Certo.- raggiungiamo la macchina di Piero ed io prendo il mio zaino. Dopo un affettuoso bacio, io e Giulia prendiamo il pullman.
-Che fai oggi?- mi domanda la mia amica.
-Non so. Credo che andró a trovare i miei. E tu?-
-Ah. Io non ne ho la piú pallida idea.-
-Ah.-
-Come stai oggi?-
-Bene.- mi passo una mano fra i capelli.
-Menomale. E Orlando?-
-Ieri non l'ho sentito.- abbasso il capo.
-Su dai. Vedrai che tutto si sistemerà!- mi abbraccia.
-Grazie Giulia. Grazie di esserci sempre.- ricambio il suo affetto.
-Miriam!- una voce dal fondo del bus ci divide.
-Orlando!- gli corro incontro; per poi scioglermi tra le sue braccia.
-Oh... Miriam- sussurra.
-Orlando, perdonami, non volevo. Non volevo che per colpa mia ti facessero del male.- confesso tra le lacrime.
-Shh... Basta. É tutto okay. Non é colpa tua.- mi rassicura con un dolce bacio sulla fronte.
-Miriam! Orlando! Dovete scendere!- ci informa Giulia.
-Oh...grazie. Ciao Giulia.- la saluto.
-Ciao Bionda.- fa lo stesso Orlando.
-Ciao ragazzi!- ci saluta la nostra amica, mentre scendiamo. Una volta entrati in classe ci sediamo ognuno al nostro posso ed ascoltiamo la spiegazione della professoressa di geo-storia.*****
-Ciao Orlando!- saluto il mio amico uscendo da scuola.
-Ciao Miriam!- ricambia. Sto per raggiungere il pullman quando una macchina color puffo mi si piazza davanti. La guardo a lungo aspettando che si sposti, ma nulla. Il finestrino del guidatore si abbassa e un sorriso ammaliante mi colpisce.
-Ignà!-
-Dai sali!- entro in macchina, mi allaccio la cintura e chiedo:
-Dove andiamo?-
-Al centro commerciale.-
-Perché?-
-Compere?!-
-Ma perché?-
-Perché domani é San Valentino. Miriam sveglia!-
-Oddio. Me ne ero dimenticata. Dai muoviti andiamo. Devo comprare il regalo a Piero.-
-Ed io a Giulia!-
-E tu mi aiuterai!- diciamo in coro. Dopo una piccola risata Ignazio sfreccia verso il centro commerciale.
-Ignà rallenta!- urlo.
-Ma dai. Sta tranquilla.- ride.
-Ignà, ti ricordo che stavamo per fare un incidente .-
-Calma, siamo arrivati.- parcheggia.
-Ti avviso. Al ritorno prendo il bus.-
-Sisi. Come no.- scendiamo dall'auto e entriamo nel centro commerciale.
-Allora prima il regalo a Giulia?- domanda Ignazio.
-E va bene.Allora cosa ti piacerebbe regalare alla tua principessa?- chiedo.
-Ma che so. Un vestito?-
-Troppo banale.-
-Una collana?-
-Sempre la solita cosa.-
-Orecchini?-
-Bleah.-
-Delle scarpe?-
-Regalo troppo personale.-
-Dei trucchi?-
-Naa...Giulia è una persona un po', ehm, particolare, ecco!-
-Miriam, ma allora cosa le compro?-
-Un bel profumo!- lo prendo per il polso e lo trascino in una profumeria completamente femminile.
-Miriam mi sento a disagio.- bisbiglia.
-Ritieniti fortunato perché non ti ho portato nel negozio di Intimissimi.-
-No, lí no. Ti prego. Tutto quelle vecchiette che mi guardano scegliere delle mutandine da donna. Brrr... Al sol pensiero mi viene la pelle d'oca.- scoppio a ridere.
-Prendiamo quello!- indico un profumo tra gli scaffali.
-Perché proprio quello?-
-Perché Giulia adora La vie est belle.-
-Allora prendiamo quello.- ci rechiamo alla cassa.
-Mi scusi signorina vorrei La vie est belle.-
-Certo ve lo prendo subito.- la signorina prende il profumo e ce lo porge. Ignazio paga ed usciamo.
-Grazie Miriam!-
-E di che. Ora peró dobbiamo scegliere un regalo per Piero.-
-Sai già che cosa comprargli?-
-No. Tabula rasa.-
-Degli occhiali sarebbero perfetti.-
-Ma si devono ordinare e sicuramente per domani non saranno pronti.-
-Mmm... un papillon?-
-Ne ha molti. Non voglio regalargli qualcosa di banale.-
-Capisco. Dai andiamo a mangiare, pensare mi ha fatto venire fame.-
-Affare fatto.- afferro il suo braccetto ed entriamo in una paninoteca.
-Cosa prendi?- domando.
-Il Mec.Ciken, e tu?-
-Il kebab.-
-Mm... buono.-
Una volta ordinato e mangiato usciamo dalla paninoteca alla ricerca di qualcosa da regalare a Piero.
-Dai, cosa posso regalare a Piero?-
-Non saprei.-
-E dai! Io ti ho aiutata!-
-Mm... una maglia del Milan?-
-Si, ma personalizzata. Vieni andiamo dal fotografo.- lo prendo per il polso e lo trascino fino ad un negozio. Una volta entrati creo la maglia per il mio ragazzo. Una bella maglia come quella dei calciatori del Milan; soltanto che dietro ho fatto mettere il numero 1 e il cognome "BARONE". Una volta impacchettata siamo pronti per uscire.
-Mi piace tanto il regalo chr gli hai fatto. Anche se preferivo che la maglia fosse Juventina.-
-Ignà ti prego non iniziare con questi fanatismi calcisctici.-
-D'accordo.-
-Per l'appunto, anche io tifo Juve.- bisbiglio.
-Veramente?-
-Si.-
-Ma vieni qua. Brava la mia picciotta!- esclama abbracciandomi. Ma una voce stridula ci divide.
-Adesso te la fai anche con l'amica di quella sciatta della tua ragazza?-
-Jasmine!- urla Ignazio. Non l'ho mai visto arrabbiato. E mi fa paura.
-In carne ed ossa.-
-Sparisci. Non voglio vederti.-
-Dai. Non fare l'attore. La tua ragazza non c'é. Andiamo a spassarcela.-
-Ma sei cretina o cosa? Ti ha detto di sparire. Ti serve amplifon?- dico a denti stretti.
-Senti carina. Ops scusa per il carina. Sei ridotta proprio male. Comunque taci.- continua lei.
-Guarda chi parla. La puttana in persona. Potrei anche non essere carina, ma almeno non mi vesto come le donne di malaffare. Come te.- la indico.
-Miss orrore. Ti prego smamma e riferisci alla tua amica inguardabile che tra lei e Ignazio é finita.-
-Adesso basta! Ignazio di te non ne vuole sapere niente. Non vedi? Abbiamo fatto compere, ma per Giulia e non per te. Perché Ignazio la ma! Mi sono spiegata o ti devo fare un disegnino?-
-Infatti. Potresti anche essere la donna bella del mondo, ma non sarai mai Giulia. Non sarai mai dolce, delicata, quanto lei. - continua Ignazio.
-D'accordo. Sta volta avete vinto. Ma sappi Ignazio che quando Giulia non ci sarà piú io non asciugheró le tue lacrime.- finalmente se ne é andata.
-Quella é tutta matta.- dico.
-Si, hai proprio ragione! Comunque grazie di aver difeso Giulia!-
-Nessuno puó prendere in giro la mia amica.-
-Wow. Ci tieni molto a lei.-
-Si. Per me é come una sorella.-
-Che dolce!-
-Dai andiamo. Voglio tornare a casa.-
-Hai ragione.- concorda Ignazio.
-Ma nascondiamo ciò che abbiamo comprato, Giulia ha un fiuto particolare quando si tratta di regali!- concludo.Giulia' s Pov.
Sono appena uscita da scuola, domani sarà San Valentino e io non ho ancora comprato un regalo per Ignazio.
Agguanto il cellulare e chiamo Piero.
-Pronto?-
-Pronto Giulia.-
-Piero, lo sai che ti voglio tanto bene?-
-Giulia, forza, dimmi, di cosa hai bisogno?-
-I-io? N-niente. È solo che domani sarà San Valentino e io non ho ancora comprato un regalo per Ignazio, ecco!-
-Facciamo una cosa: vengo a prenderti fra dieci minuti, io ti aiuto a cercare qualcosa per Ignazio e tu mi aiuti a comprare qualcosa per Miriam.-
-Grazie, Piero. L'ho già detto che ti voglio bene?-
-Si, l'hai già detto. Anch'io ti voglio bene.-
Attacco la telefonata e attendo Piero.
Salgo in macchina e gli dico
-Hai qualche idea per il regalo di Ignazio?-
-Mh, io direi che un bracciale potrebbe piacergli.-
-Piero Barone, sei un genio!- dico schioccandogli un bacio sulla guancia.
-Sai, me lo dicono in tanti!-
-Modesto il ragazzo! Forza, andiamo in gioielleria, gli comprerò un Pandora maschile.-
-E a Miriam?-
-Ci penso io.-
Ci rechiamo presso la gioielleria e dico
-Mi scusi, signore, potrebbe mostrarmi qualche Pandora modelo maschile?-
-Certo!- esclama il signore calvo dietro al bancone, facendomi cenno di avvicinarmi.
Alla fine opto per un cinturino di cuoio e tre ciondoli fantastici.
-Quanto le devo?-
-Sono 150 euro.-
Porgo la carta di credito al signore e pago.
-E a Miriam cosa potrei regalare?-
-Che ne dici di un orologio, eh?- dico indicandone alcuni.
-Nah, troppo scontato.-
-Idea! Una collana d'argento con il suo nome inciso.-
-Perché non d'oro?-
-Piè!-
-Che c'è?-
-Miriam è allergica all'oro!-
-L'avevo completamente dimenticato!-
Comunichiamo al gioielliere quanto abbiamo scelto e dopo aver pagato, usciamo soddisfatti.
-Che ore sono?- chiedo entrando in macchina.
-Le 14.00, perché?-
-Perchè io ho fame!-
-Pizza?-
-E pizza sia!- concludo ridendo.
Entriamo in pizzeria e ordiniamo.
Piero sceglie una pizza prosciutto e mais, senza mozzarella, ne è allergico, io opto per una wurstel e patatine. Mi sento una bambina!
-Pensi che a Ignazio piacerà il regalo che gli ho comprato?- dico abbassando lo sguardo.
-Ehi, cos'hai?-
-Piero, sai che il nostro rapporto è sempre stato burrascoso, ma io lo amo. Lo amo come non ho mai amato nessun altro e ho paura di perderlo. Voi sarete continuamente in giro per il mondo e io non so se ce la farò a stargli lontano. Sarà accerchiato da mille ragazze più carine di me.-
-Ignazio ha occhi solo per te. Sono sicura che ce la farete e che il tuo regalo lo farà impazzire!-
-Su, dai, andiamo a casa ora, o i ragazzi sospetteranno qualcosa.-
Varchiamo la soglia di casa, lasciando i regali nella macchina. Li prenderemo domattina.
-Hey, che facciamo oggi?- dico avvicinandomi a Ignazio e baciandolo.
-Avrei una mezza idea.- ride maliziosamente.
-Igna, no. Sai che non sono ancora pronta.-
-E io rispetto la tua scelta.- dice lasciandomi piccoli baci umidi sul collo.
-Vabeh, io vado a farmi una doccia rilassante. A dopo!- esclamo entrando in bagno.
Mi spoglio e mi lascio accarezzare dall'acqua calda.
Mi infilo l'accappatoio arancione di Ignazio e inizio ad asciugarmi i capelli.
Bussano alla porta.
-Amore apri, sono io!-
-Okay!- dico aprendo la porta.
Lascio entrare Ignazio e faccio scattare la chiave nella serratura.
-Sei davvero sexy con il mio accappatoio.-
-Volevo avere addosso il tuo profumo.-
Dico baciandolo.
-Si, ma io come mi asciugo?-
-Usa questa!- gli porgo un'asciugamano.
-Vabene!- dice.
-Igna, allora io esco dal bagno, ti lascio sola.-
-No, voglio che tu rimanga. Continua pure ad asciugarti i capelli mentre faccio la doccia.-
Abbasso lo sguardo. Sono molto imbarazzata.
-Ehi, ti imbarazza vedermi nudo?- ridacchia.
-Mi sentirei a disagio. Sai, io non sono mai 'stata' con un ragazzo.-
-Non preoccuparti tesoro, io ti amo per quello che sei. Il sesso può aspettare.-
-Sono contenta che tu la pensi così.- dico baciandolo e uscendo dal bagno.
Mi vesto e mi reco in salotto.
-Allora, ragazzi, che si fa?- dico rivolgendomi a Gianluca, Miriam e Piero.
Miriam mi guarda e mi scocca un'occhiata cucciolosa. Lo stesso fanno Gianluca e Piero e Elena.
-Ho capito! Vado a preparare la cena!-
-Ti vogliamo bene!- dice Gianluca dandomi un bacio sulla guancia.
Corro in cucina e dopo aver preparato la pasta con panna e funghi e la scaloppina al lime, urlo
-Ragazzi! È pronto!-
Finito di cenare dico
-Bene, io ho cucinato, voi ora sparecchiate!-
-Certo, chef!- dice Miriam.
Mi distendo sul divano e qualche minuto dopo mi raggiunge tutta la truppa.
Guardiamo un po' di TV e poi tutti a letto! Sono molto emozionata, domani sarà San Valentino. Non credo che andremo a scuola.
Sciaoo!
Dedichiamo il capitolo a FedericaDirectioner3.
Grazie a tutti, spero davvero che vi piaccia!
Continuate a commentare se vorrete una dedica al capitolo 24. Sciaoo!