Capitolo 13.

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Giulia' s Pov.
Incontrare Pasquale Di Nuzzo è stato fantastico, un'esperienza unica.
È così simpatico, oltre che bello e talentuoso. È impossibile non adorarlo! Questi due giorni sono stati fantastici! Mi sono divertita tantissimo insieme a Pasquale! Inoltre ho invitato Marta a casa, oggi pomeriggio studieremo insieme. Ho un po' paura di rimanere a casa da sola. Infatti mamma, papà e mia sorella Martina sono andati ad una fiera a Parma e si tratterrano lì per una settimana.
-Marta, non riesco a fare l'equazione numero 10, me la spieghi?-
-Certo! Ma mi meraviglio di te, di solito sono io a chiederti spiegazioni!-
-Sai, in questi giorni sono stata un po' disattenta, ho avuto tanto da pensare!-
-Si, ho notato il tuo sguardo assente e i tuoi sorrisi durante l'ora di
matematica. A cosa pensavi?-
-Beh, pensavo a quanto sia stato bello conoscere Pasquale Di Nuzzo e a quanto io sia fortunata ad essere fidanzata con un ragazzo così dolce!-
-Si, sono felice per te. Il mio ragazzo non sarà famoso, ma lo amo!-
-Io non amo Ignazio perché è famoso. Io lo amo perché mi fa sentire una Principessa. E ne ho bisogno. Io non sono quella ragazza sicura di sé, che ama mettersi in mostra,  io ho un continuo bisogno di sentirmi dire Ti amo.-
-Giulia, ti conosco e ti voglio bene per il tuo modo di essere, ma l'equazione non si risolve da sola!- dice Marta ridendo.
-Okay, professoressa, la ascolto! Mi spieghi l'equazione!- dico cercando di trattenere le risate.
Dopo un paio d'ore abbiamo finalmente finito di studiare.
-Giulia, ora devo andare a casa, mica ti dispiace se ti lascio sola?-
-Vai pure, ci vediamo domani-
L'accompagno alla porta, ci salutiamo con un abbraccio e Marta va via.
E ora che faccio?
E se andassi da Ignazio?
Sicuramente sarà a casa con i ragazzi.
Ma si, ci vado, vah!
Mi preparo.
Indosso un jeans strappato e una maxyfelpa nera.
Un filo di eye-liner, un po' di gloss alla fragola e sono pronta.
Esco di casa e mi incammino verso casa dei ragazzi.
Dopo mezz'ora sono arrivata.
Busso alla porta e mi apre Piero.
-Ciao!- dico dandogli un bacio sulla guancia.
-Ehi Giulia!- dice Gianluca.
-Come mai sei qui?- continua Piero.
-Volevo vedere Ignazio. A proposito, dov'è?-
-Ehm, è in camera sua!-
-Okay, vado da lui!-
Apro la porta e Ignazio è nel letto, mezzo nudo. Con lui c'è una ragazza. Una ragazza davvero carina. E si stanno baciando. No, stanno facendo l'amore. Non è possibile. Non è vero. Ditemi che è un'allucinazione. Ditemi che è solo un sogno. Lacrime amare mi rigano il viso, mentre Ignazio agguanta la sua camicia e dice
-Non è come pensi-
Corro via ed esco di casa sbattendo la porta.
Ma Ignazio mi segue. Mi afferra un polso e mi tira a sè.
-Calmati-
-Non farmi arrabbiare per poi dirmi di calmarmi. È come se io ti sparassi e poi ti chiedessi di non sanguinare-
-Fammi spiegare-
-Non c'è niente da spiegare. Io ti ho visto. Sapevi quanto ho sofferto e mi hai tradita. Ma era amore quello che ho visto nei tuoi occhi o solo il riflesso del mio?-
-Non devi mai dubitare del mio amore per te-
-Sei tu che mi hai tradito- dico allontanandomi in lacrime.
Ma Ignazio mi viene incontro e mi dice
-Credimi, ti prego-
-Io ti guardo e non ti riconosco più. Non ce la faccio. Ti avevo detto che non avrei sopportato altro dolore. Non credevo che il cuore potesse spezzarsi due volte. E invece è successo.-
-Non andare via-
-Stavolta non ti perdono. Ignazio, è finita per sempre- dico con la voce strozzata dal pianto.
E corro via. Mi reco al parco. Il mio posto preferito. Il posto in cui mi rifugiavo da piccola tutte le volte che ero arrabbiata.
Mi siedo sull' altalena e inizio a dondolarmi, in lacrime. Non è possibile. Ma perché tutte le volte che mi affeziono a qualcuno, poi rimango delusa? Ma forse è mia la colpa? Forse non ho fatto abbastanza? Non ho saputo dimostrare il mio amore?  Ad un tratto vedo Marta sedersi su una panchina, mano nella mano con  il suo ragazzo. Sono così contenta per lei! Si merita tutto l'amore che riceve. Eppure sono un po' gelosa. Cosa ho fatto io di male per ricevere schiaffi quando ho chiesto giusto una carezza?
Comunque non posso farmi vedere in lacrime. Mi allontano di soppiatto, ma Marta mi vede e dice
-Ehi, Giulia!-
-Ciao Marta!- dico cercando di sorridere.
-Cos'hai? Perché hai gli occhi così gonfi?-
-Ehm, sono allergica al polline. Sai com'è, siamo al parco!- spero se la beva, non ho voglia di spiegare. Non ho voglia di parlare con nessuno.
-Ah, vabbè, passerà. Comunque lui è Francesco, il mio ragazzo!- dice entusiasta. Stringo la mano a Francesco e dico
-Trattamela bene! Che se la fai soffrire sono guai!-
-C-certo, io la amo!- dice Francesco.
Mi viene da piangere. I ricordi che ho delle giornate felici con Ignazio sembrano tutti così lontani. Sembra che sia passata una vita da quando ci siamo lasciati, invece è trascorsa solo qualche ora.  Congedo i ragazzi e torno a casa.
Vado in camera mia e mi getto sul letto. Ho consumato le lacrime a furia di piangere. I miei occhi bruciano, sono rossi e gonfi.
Squilla il cellulare.
Rispondo a fatica.
-Pronto?-
-Giulia, come stai?-
-Mamma, tutto okay!-
-Sei sicura di stare bene? Perché piangi?-
-Non piango, è l'allergia al polline che mi fa stare così!-
-Ma non sei mai stata allergica al polline!-
-Da oggi lo sono! Ora ti devo lasciare, ciao!-
Conludo chiudendo la telefonata.
Vado in cucina, agguanto il barattolo la nutella, accendo lo stereo e inizio a mangiare sulle note di Give me love di Ed Sheeran. Dammi amore. Chiedo amore anch'io. Voglio sentirmi dire che ne vale la pena. Voglio sentirmi bene, lontana dai tutti problemi. Voglio vivere una vita che non è la mia. Il barattolo di nutella è finito in un batter d'occhio. E ora come faccio? Lei è l'unica in grado di consolarmi in questo momento.
Ignazio' s Pov.
Come ho potuto essere così stupido? Io amo Giulia, non avrei dovuto tradirla. Ma non è stata colpa mia!
Oggi pomeriggio hanno bussato alla porta e sono andato ad aprire. Era l'ennesima fan che voleva conoscerci. Si chiamava Jasmine. L'abbiamo fatta entrare e poi mi ha chiesto di vedere la mia camera. Gliel' ho mostrata. Ad un tratto mi ha baciato. Ci siamo seduti sul letto e ha continuato a baciarmi, fino a fare l'amore. Ma io non volevo. Il mio cuore appartiene solo  a Giulia. Non ho neanche guardato negli occhi Jasmine, non è lei che voglio. Eppure avrei dovuto respingerla, ma è stato più forte di me. Un momento di debolezza può capitare a chiunque. Non so cosa fare. Devo riconquistare Giulia. Come posso fare? Prendo il cellulare dalla tasca del jeans e chiamo Miriam.
-Pronto Miriam!-
-Ciao Ignazio!-
-Miriam, devo parlarti!-
-Dimmi!-
-Ehm, beh, Giulia è arrabbiata!-
-Sai che novità!-
-È arrabbiata con me!-
-Igna?-
-Eh?-
-Igna, cosa le hai fatto?-
-I-io? Ehm, beh. L-lei m-mi ha trovato a l-letto con Jasmine.-
-Che cosa? Chi è Jasmine?-
-Una nostra fan-
-Ignazio! Io ti ammazzo! Ma come ti salta in mente! Sai come è stata male quando Marco l'ha tradita!-
-Ma io non volevo! È stato più forte di me!-
-IgnazioBoschetto, sei ufficialmente morto. Inizia a organizzare il tuo funerale. Ah, vai dal notaio per il testamento, lasciami tutto ciò che hai! Sarò lì fra dieci minuti!-
Miriam mi attacca il telefono in faccia. Spero solo che mi aiuti con Giulia. Non posso farcela, senza di lei non posso vivere.
Ehiii, sciaoo! Grazie a tutti voi che state leggendo la nostra fanfiction! Vi amo! Chissà se Ignazio e Giulia torneranno insieme! Potrebbe passare molto tempo! Vi prego, non uccidemi!
-Afrodite.

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