Miriam' s Pov.
Mi alzo. Mi é mancato tantissimo il mio lettone. Prendo il telefono, sono le 8:30. Puff! É presto. Mi getto di nuovo sul letto, ma il sonno non arriva; quindi afferro il telefono, compongo il numero di Piero e lo chiamo. Dopo vari squilli risponde la segreteria; quindi riattacco e lo richiamo. Nuovamente la segreteria. Sicuramente starà dormendo ancora. Mi alzo, vado a farmi una bella doccia rilassante. Esco e controllo l'orologio sono le 8:50. Wow, nuovo record. Vado in camera e indosso l'intimo. Oddio e ora cosa mi metto? Gironzolo per casa, portando sul capo un turbante fatto con l'asciugamano. Niente, non trovo nessun abito che oggi mi va di indossare, cosi salto sul letto e affondo la testa nel cusino.
-Miriam rispondi, il tuo telefonino non la smette di squillare!- urla mia madre. Senza dire niente agguanto il telefono e rispondo
-Mm?-
-Buongiorno Principessa!-
-Il buongiorno più bello che possa mai desiderare.-
-Ovvero?-
-Quello di sentire la voce della persona che più amo al mondo.-
-Ah, e chi sarebbe?-
-Emm... un certo Piero Barone, lo conosci?-
-É un bel ragazzo, alto, bravo, dolce...-
-Modesto!-
-Forse lo conosco!-
-Sei tu!-
-Ma davvero?-
-Si, davvero!- scoppiamo tutte e due a ridere.
-Ti amo!- continuo.
-Anche io! Dimmi un pó come mai ho ricevuto due tue chiamate?-
-Non posso chiamarti?-
-Si, ad ogni ora, quando vuoi, dovunque sei! Io voglio che mi chiami! Senza sentire la tua dolce voce scoppio!-
-Hey romanticone adesso basta senó divento peggio di un papavero!-
-Mi piaci tanto quando arrosisci.-
-Lo so!-
-E quando ti mordi il labbro sei irresisitbile.-
-Ceeerto...-
-Allora, che mi racconti?-
-Che oggi non ho scuola!-
-Come mai?-
-SCIOPEROOO!!- urlo.
-E allora che fai?-
-Avevo pensato di uscire un pó con te!- giocherello con una ciocca di capelli ancora umida, che é scappata dal mio turbante.
-Mm... okay allora ti passo a prendere tra un'oretta?-
-Perfetto!-
-Non vedo l'ora di stringerti tra le mie braccia.-
-Aww... a dopo amore!-
-A dopo piccola!- riattacca.
-Miriam asciugati i capelli che senó ti viene mal di testa!-
-Si mamma! Lo so!- Uffa!
-Ti devo passare la piastra?-
-No mamma! Li faccio ricci! E poi la so passare la piastra, mica sono scema!-