Giulia' s Pov.
Non posso crederci. È successo tutto così in fretta che non ho ancora avuto il tempo di metabolizzarlo.
Non resisto più e nel bel mezzo della conversazione con i ragazzi, corro in camera mia. Mi accuccio sul letto, la testa fra le gambe, e inizio a piangere. Rovino sempre tutto.
-Giulia, non fare così.- dice Gianluca entrando in camera.
-Sbaglio sempre, sono un disastro.- singhiozzo.
-Non dirlo mai più, tu sei una persona fantastica.- mi abbraccia.
-Giulia, Piero ha bisogno di te. Ha bisogno della sua migliore amica, non puoi continuare a tenergli il broncio!- dice accarezzandomi il viso.
-Io gli voglio bene, ma si è comportato davvero male.-
-Guardati, sei così orgogliosa.-
-Non sono brava a perdonare, non lo sono mai stata.-
-Posso?- dice Piero bussando alla porta.
-Entra.- rispondo.
-Io vi lascio soli.- conclude Gianluca.
-Allora, beh......- inizia Piero. Si siede sul letto, accanto a me.
È imbarazzato, si nota tantissimo.
-Senti, io ti voglio bene. Ti prego, non lasciarmi anche tu. Ho bisogno di te.-
Lo ignoro.
-Urlami contro, ma non ignorarmi, mi fai del male.-
-Vieni qui scemo!- lo abbraccio e gli schiocco un bacio sulla guancia.
-Mi sei mancata picciridda!-
-Coglione, ti voglio bene.-
-Grazie del complimento, eh!-
-Shh, abbracciami. Non sai quanto mi è costato non parlarti per una giornata.-
Restiamo abbracciati mentre lui mi dice
-Devo farmi perdonare, ho ingannato Miriam, non posso vivere senza di lei.-
Ad un tratto la porta si spalanca.
-Giu le mani, Barone!- esclama Ignazio indispettito.
-Ora tocca a me, su, via!- continua.
-M-ma....- balbetta Piero.
Lo fulmino con lo sguardo, spero abbia capito che deve lasciarci soli.
-Okay, vado vado!- dice richiudendo la porta.
-Piccola.-
-Ti amo immensamente.-
-Non piangere, non farlo.- mi sussurra.
-Non posso, Miriam mi odia!- singhiozzo.
-Shh.-
Traccia delicatamente il mio profilo con il pollice.
Mi asciugo le lacrime con le maniche della felpa.
-Credo che andrò da Miriam.-
-Ti accompagno.-
-Amore scusa, preferirei andare da sola.-
-Prima però devi darmi un bacio.-
Accarezzo delicatamente la sua barba, mentre le sue mani cingono i miei fianchi.
-Ne avevo bisogno.- dico.
-Promettimi che rimarremo sempre insieme.- continuo.
-Te lo prometto. Non ti lascio andare.-
Strofina il suo naso contro il mio.
-Ora vado.- dico alzandomi dal letto.
-Ciao ragazzi!- urlo per farmi sentire.
******
Busso alla porta.
-Ciao Luigia.- sorrido alla madre di Miriam.
-Ciao Giulia. Prego, entra.-
-Potrei andare da Miriam?- chiedo.
-Certo! È in camera sua.-
Mi dirigo in camera di Miriam e, senza bussare, apro la porta.
Sfila le cuffie dalle orecchie e sbuffa. -Cosa vuoi?-
-Far pace.-
-Dovevi pensarci prima, una vera amica mi avrebbe detto subito la verità.-
-Io l'ho saputo solo il giorno prima che tu lo scoprissi e poi non volevo farti star male.-
Mi guarda negli occhi, apatica.
-Mi sento tradita non solo da Piero, ma anche dalla mia migliore amica. Mi sento presa in giro.-
-Non devi.- l'abbraccio.
-Io ci sarò sempre, qualsiasi cosa accada. Devi fidarti di me.-
-Ti voglio bene.- conclude.
-Perché sei andata via di casa?-
-Non potevo rimanere, tu avresti fatto lo stesso.-
-Forse hai ragione, ma i ragazzi stanno davvero male senza di te.-
Squilla il mio cellulare.
-É Ignazio.- dico.
Rispondo e metto il vivavoce.
-Piccola, come va?-
-Ho appena fatto pace con Miriam.-
-Ohw. Puoi passarmela?-
-Parla pure, ho il vivavoce.-
-Miriam, ti voglio bene, sei la mia migliore amica, non posso dimenticarti.- dice.
-Igná?-
-Eh?-
-Voglio bene anche a te, forse la mia reazione è stata esagerata. In fondo, non siete voi che mi avete tradita.-
-Perdoni anche me?- continua Gianluca.
-Come potrei essere arrabbiata con il signor no-romanticismo!-
-Non vediamo l' ora di riabbracciarti!- dice Ignazio.
Sentiamo Piero singhiozzare, sta piangendo.
-Io ti amo.- dice.
-Non tornerò da te, sai che non lo farò. Dimenticami, rifatti una vita.-
Miriam mi sfila il cellulare dalle mani e chiude la telefonata.
