Miriam's Pov.
-Buon San Valentino amore.- apro delicatamente gli occhi e mi ritrovo davanti Piero, intento a sventolarmi una rosa rossa sotto il naso. La afferro e ne inalo l'odore. Giulia dorme beatamente. Mi farà morire quella ragazza, non si sveglierebbe neanche con un terremoto! Elena inveve non c'è, stanotte ha dormito di nuovo con Gianluca.
-Grazie. Auguri anche a te.- rispondo.
-Allora un bacetto me lo dai?-
-Ma certo.- facciamo combaciare le nostre labbra in un delicato bacio. Una volta separati, Piero mi sorride dolcemente.
-Ti amo.- sussurra.
-Ti amo anch' io, amore.- rispondo attirandolo a me per regalargi un dolce bacio. Lentamente ci facciamo trasportare dal vento della passione. Le mia mano fa cadere la rosa a terra, per scivolare sotto la sua maglia e accarezzarlo delicatamnete; la mano di Piero é intenta a fare dei piccoli centri concentrici sul mio viso. Dopo aver fatto una serie di cerchietti, sempre col suo tocco morbito, inizia a solleticarmi il mento.
-A-amore, s-smettila.- sussurro tra le sue labbra.
-Perché?- ci dividiamo, ma lui continua a farmi il solletico.
-D-dai amore basta. Non resisto.- inizio a dimenarmi e a ridere. Ma per fortuna Piero la smette.
-Posso?-
-Posso cosa?- chiedo stranita.
-Mettermi sotto le coperte accanto alla mia dolce ragazza.-
-Ma certo.- gli faccio spazzio tra le coperte e lui si adagia accanto a me. Anche se siamo un pó stretti sono davvero contenta di stare con lui.
-Sei cosí bella quando dormi.-
-Hey, ti prego smettila di dire stupidaggini.-
-No, ti giuro. Sembri un angelo sceso dal cielo. Ed io ringrazio vivamente Dio per questo splendido regalo.-
-Oh amore... Ti amo.- gli accarezzo il viso, per poi finire alle sue labbra. Piero prende la mia mano e la bacia.
-Ti amo anche io picciridda.-
-Amore, ma non senti anche tu un odore di puncake?-
-Si. Igazio li sta cucinando per Giulia.-
-Li voglio anche io!- sobbalzo dal letto, ma Piero mi ferma per il polso e aggiunge
-Loro sono in cucina, Elena e Gianluca sono nella loro camera, noi siamo soli soletti. Pensaci. Quando portà mai riaccadere?-
-Non lo so. Ma volevo un puncake.- dico triste.
-Te ne faró in quantità industriale, ma ti prego restiamo un altro pó solo io e te. Ti prego.- mi rivolge uno sguardo cuccioloso.
-E va bene.- acconsento. Ci rimettiamo sotto le coperte ed io, cullata dal dolce abbraccio di Piero mi addormento.
*****
-Piero.- sussurro ancora nel sonno.
-Piero ci sei?- inizio a svegliarmi.
-Piero dove sei?- sobbalzo. Mi rigiro tra le coperte e sento un tocco freddo sfiorami il bacino. Mi alzo e noto un fogliettino. Lo prendo e leggo.
"Ciao amore.
Sei crollata tra le mie braccia, come un bambino tra quelle della madre. Non volevo svegliarti, quindi ti ho scritto questo bigliettino per dirti che Giulia e Ignazio sono usciti. Gianluca ed Elena sono ancora nel mondo dei sogni.
Io purtroppo sono dovuto scappare.
Quando ti svegli chiamami, mi raccomando.
Ti amo amore.
Mille baci.
Tuo Piero."
Aww... Che tesoro. Anche se preferivo esser svegliata da un suo bacio. Mi alzo delicatamente e controllo l'orologio. Sono le 10:40.
Puff! É presto.
Bussano alla porta.
-Miriam sono Gianluca posso entrare?-
-Certo!- la porta si apre ed entra Gianluca.
-Dimmi Gianlú, cosa c'é?-
-Vado al bar a prendere un cornetto per Elena, lo vuoi anche tu?-
-Si grazie.-
-A cioccolato?-
-Si.-
-Okay. Io vado. Ciao.- fa per andarsene; quando di botto si rigira e mi informa
-Ah. Mi ha detto Piero di riferirti che verso le quattro ti passa a prendere.-
-Per andare dove?-
-Ma che domande. In un posto romantico!-
-Oddio! Devo prepararmi!-
-Miriam, ma sono le dieci!-
-Zitto tu. Va a prendermi il cornetto!- lo scaccio.
-Vado, vado.- sono sola nella mia stanza. Prendo la rosa da terra e la sistemo in un vaso adagiandola sul mio comodino. Esco dalla stanza e vado in cucina dove trovo Elena seduta a contemplare chissà cosa.
-Hey.-
-Ciao Mí.-
-Che fai sta sera?-
-Esco con Gianluca.-
-A che ora?-
-Otto, perché?-
-Che ne dici di un'uscita sole ragazze?-
-Come mai?-
-Perché sta sera esco con Piero e devi aiutarmi a decidere cosa mettere.-
-Okay.-
-Perfetto. Allora dopo colazione si esce!-
-Si. Solo io e te?-
-Si.-
-E Giulia?-
-Con Ignazio.-
-Capisco.-
-Ele ti posso chiedere un favore?-
-Dimmi.-
-Posso usare il tuo cellulare? Devo chiamare Piero. Purtroppo il mio telefono si é rotto e non sono andata a prendere il vecchio a casa.-
-Certo. Ma perché non te ne compri uno nuovo?-
-Si vorrei. Ma per ora non é il caso. Mi accontento del mio vecchio Iphon 4S.-
-Okay.- mi porge il suo galaxy S5. Lo afferro, compongo il numero di Piero e attendo risposta.
-Si pronto? -
-Piero sono Miriam.-
-Hey amore. Ma questo non è il tuo numero.-
-Si lo so, è il telefono di Elena.-
-Aa... Dimmi, come stai?-
-Bene, te.-
-Un po giu.-
-Come mai?-
-Mi manca la tua dolce compagnia.-
-Aww...-
-Allora, che stai facendo?-
-Attendo il cornetto. Gianluca si é offerto di andarlo a comprare.-
-Ah, approposito di Gianluca, ti ha detto che alle quattro usciamo?-
-Si. Ma perché poi proprio alle quattro? Lo sai che io dopo pranzo voglio riposare.-
-Quando vendrai quello che ho in servo per te mi ringrazierai.-
-D'accordo.-
-E poi andremo a cena.-
-Yee.-
-Sei felice perché staremo tutta la giornata insieme o per la cena?-
-Ma ovvio, per la cena.-
-Hey, sei cattiva.-
-Yes.-
-Mo che vengo a casa ti...-
-Non mi farai niente perché noi ci vedremo alle quattro.-
-Perché?-
-Perché vado a mangiare dai miei.-
-Quindi ti devo passare a prendere a casa dei tuoi?-
-Esatto.-
-Ti amo.-
-Anche io. Ma ora ti devo salutare, devo dare il telefono ad Elena.-
-Okay, ma sappi che ti amo.-
-Lo so e ti amo anche io.-
-Ciao amore.-
-Ciao.-
Riattacco la chiamata e do il cellulare ad Elena.
-Grazie della telefonata.-
-E di ché.-
-Ragazze, sono tornato.- urla Gianluca rincasando.
-Amoree!!- grida Elena saltandogli al collo e riempendolo di baci.
-Cornetti!- urlo strappando da mano a Gianluca la busta e iniziando a mangiare il mio delizioso cornetto al cioccolato.
-É buono?- chiede Gianluca scoccandomi un bacio sulla guancia.
-Si. Buonissimo.-
-Si é proprio buono.- concorda dando un morso di nascosto al mio cornetto.
-Gianlucaaa!- gli do una pacca dietro la schiene mentre lui ride come un cretino.
-Scemo!- lo rimprovero.
Una volta finito il mio cornetto dico.
-Ele, vatti a preparare che usciamo.-
-Dove andate?- chiede Gianluca.
-Dove anndiamo, non te enteressa.- vado in camera. Mi vesto velocemente, mi sistemo e sono pronta. Giulia è già uscita con Ignazio.
-Elena, andiamo, sono pronta!- urlo uscendo dal bagno.
-Elena sei ancora in pigiama! Vestiti che é tardi!- le urlo.
-Si vado vado.- lascia il suo amato e si dirige in camera, lasciamo me e Gianluca soli.
-Ahh... La amo.- sussurra.
-Cosa?- sbando.
- Io non ho detto niente.-
-Nono io ho sentito. Hai detto che la ami.-
-Beh si, mi hai smascherato. La amo.-
-Uuu... Che bello.- saltello.
-Però shhh... Non dire niente a nessuno.-
-Sisi, ci penseró.-
-E dai Miriam, ti prego. Giulia manterrebbe il segreto.- mi supplica.
-Ma io non sono Giulia e domani mattina voglio un altro cornetto.-
-Affare fatto.- ci stringiamo la mano.