a: "mamma, mammaaa dove vai?"
m(mamma): "sono qui, prendi la mia mano"
a: "mammaa"Mi svegliai di colpo. Non capivo proprio niente. Scesi giù in cucina dove trovai mia madre e mio padre fare colazione, così mi unì a loro.
c: "buongiorno amore"
a: "ciao" dissi con una voce strana
r: "tutto ok?"
a: "sisi papà tranquillo"
Feci colazione ma non spiccicai parola. Stavo ancora pensando al sogno che mi sembrava veramente molto strano. Mio padre si alzò da tavola e guardò mia madre che mi sorrise e iniziò a farmi mille domande, mentre mio padre se ne stava andando.
c: "tesoro ti vedo strana sta mattina, come mai non mangi? è successo qualcosa? sai che a me puoi dire tutto"
a: "mamma tranquilla sto bene, sono solo un po' triste per il trasferimento, tutto qui"
c: "va bene"
a: "oggi posso uscire un po'? così per vedere anche il paese." Noi non abitavamo in centro Milano ma in periferia quindi era una paesino abbastanza grande, con molti locali.
c: "certo ma torna presto mi raccomando, anche perché sta sera io e tuo padre dobbiamo dirti una cosa importante"
a: "va bene"
Andai in camera mia e mi buttai sul letto. Dopo qualche ora decisi di vestirmi per uscire un po' e prendere un po' di aria fresca.POV'S LUCA
Mi ero appena svegliato ed erano le 10.00. Apri le persiane di camera mia per far entrare un po' di luce, e proprio in quel momento vidi Alice passare per uscire. In un primo momento avrei tanto voluto rincorrerla ma sapevo che la mia madrina non me lo avrebbe permesso.
*qualche minuto dopo*
*porta sbatte*
t: "LUCA!"
Io mi giro spaventato.
l: "madrina! perdonami ma avevo sonno.
t: "non mi interessa. Non sei più in vacanza. Tra qualche giorno inizia la scuola. Lo sai benissimo che qui c'è un orario per la colazione, va rispettato"
l: "scusami, domani mi sveglio presto"
t: "comunque ora dovrebbe venire margherita a lasciarti la divisa"
l: "ok, grazie"Odiavo andare in quella scuola. È veramente tosta come scuola e ha le divise. Io però ho sempre rimorchiato anche con una divisa scolastica.
POV'S ALICE
Stavo uscendo dal cancello. Nel mentre che uscivo decisi di chiamare la mia a migliore amica Laura che mi rispose subito.
a: "ei lau"
lau: "si alii, come stai?"
a: "male"
lau: "che è successo? Problemi con Tatiana?"
a: "no, non c'entra niente"
lau: "luca immagino"
a: "no ma va. Questa notte ho fatto un sogno stranissimo"
lau: "vai racconta"
a: "in pratica c'ero io che ero una bambina, ma non si capiva molto perché vedevo tutto sfocato, cioè io sentivo questa voce di una bambina che mi sentivo proprio che ero io."
lau: "si ho capito che intendi"
a: "e tipo ho intravisto una mano, ma non ho capito bene di chi era. Sentivo una voce femminile e io intanto continua a ripetere la parola "mamma". Te lo giuro è stato stranissimo, una sensazione bruttissima"
lau: "immagino. Tu che pensi voglia significare?"
a: "in che senso?"
lau: "beh solitamente i sogni hanno un significato"
a: "ah, non lo so, è così strano che non so neanche cosa potesse voler dire. Nel senso, la voce non sembrava neanche quella di mia madre, quindi non lo so. Comunque ora devo andare"
lau: "va bene ci sentiamo poi. Fammi sapere come stai eh"
a: "certo! Ciao lau, ti voglio bene"
lau: "anche io, ciaoo"Attaccai e davanti a me vidi un locale carino, così decisi di entrarci. Ok era strano entrare la mattina ma avevo voglia di conoscere un po' il paese in cui abitavo. Mi sedetti su un tavolino. Dopo circa 10 min vedo entrare delle ragazze. Erano le solite puttanelle vanitose. Non avevo proprio niente da fare e mi misi ad origliarle.
rag. 1: "comunque sabato ci sarà la gara di canto qui io e Luca sicuramente non ce la perderemo. Siamo un grandissimo duo"
rag. 2: "si hai proprio ragione. Io avevo chiesto a Davide di cantare con me ma si è rifiutato"
rag. 3: "non gli piaci"
rag. 2: "non è vero, oggi te lo dimostrerò"
rag. 3: "e come? dai sentiamo"
rag. 2: gli chiederò di uscire"
rag. 3: "si certo, ti scopa e poi ritorna dove cazzo è venuto, ma che vadi a fare in culo"
rag. 1: "RAGAZZE BASTA ADESSO"Gara di canto? Avevo sentito bene?In un primo momento pensai di partecipare e decisi di chiederlo ad un cameriere che si trovava lì vicino al tavolo.
a: "ei, scusa"
x: "dimmi tutto"
a: "piacere sono alice. Volevo sapere se terrete una gara di canto questo sabato"
d: "piacere mio, dennis. Si ci sarà una gara di canto a coppie, può partecipare chi vuole."
a: "ah ok grazie mille"
Perfetto non ho nessun amico qui, non potevo partecipare. Tornai a casa un po' triste ma quando andai a pagare il mio frullato vidi una persona.
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chi sono io? | AKA7EVEN
General FictionUna ragazza di 18 anni di nome Alice vive a Roma con la sua famiglia. La sua vita è fatta di pattinaggio e di amicizie. Durante il suo trasferimento incontra nuove persone e la su vita cambierà poiché scoprirà molte cose che la lasceranno a bocca ap...