capitolo 29

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ali: "sono dell'orfanotrofio di Milano"

Iniziai a sfogliarli per capire qualcosa in più. Vidi tantissimi documenti e non ci capi più nulla.

ali: "adozione!?"

Continuai a cercare qualcosa fino a quando non trovai il foglio che stavo cercando da tempo.

ali: "adozione bambina. Nel 2002. Questa sono io?Non ci credo. Io, IO SONO STATA ADOTTATA!!"

Iniziai a piangere e proprio in quel momento scesero i miei genitori.

chiaro: "alice, che stai facendo?!"

Mi voltai verso di loro con le lacrime agli occhi.

ali: "quanto ancora volente aspettare a dirmelo?!"

Buttai il foglio sul tavolo e corsi in camera mia. Mi chiusi a chiave, non volevo che nessuno entrasse, tantomeno luca, che sapevo poteva arrivare lì da un momento all'altro.

POV'S CHIARA

chia: "come è potuto succedere? Hai lasciato tu i fogli qui?"
roberto: "no ma scherzi, io li avevo messi via ne sono sicuro"
chia: "ci voleva prudenza erano documenti importanti. Non era così che doveva saperlo"
roberto: "lo so cazzo, cazzo, CAZZO!"
chia: "tesoro, calmati. Lasciamola un po' da sola poi andiamo a parlare con lei.
rober: "siamo sei genitori di merda"

Io non risposi. Forse perché era vero. Ho fatto un grandissimo errore, e ora alice è in camera che piange. Vorrei tanto andare da lei ma non penso voglia vedermi..

POV'S LUCA

Stavo guardando beatamente il mio telefono quando entrò margherita.

marghe: "salve signorino luca. Domani verranno qui alcune persone per dei documenti che dovrà firmare riguardante la villa. Siccome la signora Tatiana non c'è più, la casa ha bisogno di un padrone, lei editerà tutti i risparmi della famiglia della signora Tatiana.
luca: "ok grazie"

Presi il telefono perché volevo raccontarlo ad Alice. La chiamai ma non rispose. Iniziai a pensare che era troppo impegnata con i genitori quindi decisi si lasciarla stare. Dopo un'oretta e mezza, la richiamai, ma ancora nulla. Decisi di andare in camera sua.

*toc toc*

Non rispose nessuno.

*toc toc*

lu: "ali sei qui?"
ali: "vattene via luca"

Mi spiazzò quella risposta, non volevo essere insistente ma sentirla piangere in quel modo mi faceva veramente male. Me ne andai ma decisi di scriverle un messaggio.

Ali, non so perché tu stia male in questo momento. Non sei obbligata a dirmelo, ero solo venuto a cercarti. Stai tranquilla non ce l'ho con te perché non mi hai fatto entrare. volevo solo dirti che se hai bisogno in qualsiasi momento mi trovi in camera, ti accoglierò a braccia aperte. ti amo❤️

Le inviai il messaggio poi mi misi sotto le coperte ad ascoltare un po' di musica. Non chiusi la porta perché non sapevo se alice sarebbe arrivata, e quindi decisi di lasciarla aperta. Mi addormentai con le cuffie all'orecchie.

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