capitolo 32

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Il giorno dopo mi svegliò mia madre. Dovevo andare a scuola. Avevo un grandissimo sonno, non ero più abituata a svegliarmi così presto.

chia: "ALICEE, è tardi che ci fai ancora a letto?"
ali: "che ore sono?!"
chia: "le 7.15 e tra 15 minuti devo scendere che ti portano"
ali: "oddio"

Mi alzai di scatto e corsi verso il bagno. Mi lavai velocemente e mi sistemai. Quella mattina uscì struccata, cosa che non era mai successa prima. Scesi giù in giardino e vidi luca aspettarmi.

luca: "finalmente"
ali: "ero in ritardo ma che vuoi"
luca: "dai sali" disse lui con un sorrisetto sul viso.

Arrivati a scuola scendemmo insieme mano nella mano. Tutti ci guardavano in modo strano ma anche sorpresi. Non si aspettavano questo ritorno, nonostante sapessero che noi stavamo insieme. Cercai tra la tanta gente giulia ma non la trovai. Quando entrai in classe la vidi parlare con dennis e gio. Dennis mi vide e fece voltare anche giulia e gio.

giuli: "aliiii"

Giulia corse ad abbracciarmi, tanto che perso l'equilibrio e caddi.

dennis: "ali ciao!"
gio: "ehi quanto tempo"
ali: "ciao raga"

Iniziammo a parlare del più e del meno. La giornata prosegui abbastanza bene. Quando tornai a casa per mangiare i miei iniziarono a farmi il terzo grado.

*bussano alla porta della cucina*

luca: "scusate sono venuto a cercare alice"

I miei si guardarono in modo strano, ancora non gli avevo detto niente. Luca mi guardò come per farmi capire che era arrivato il momento. Mi alzai, mi avvicinai a lui e gli strinsi la mano.

ali: "mamma, papà, io e luca...stiamo insieme"

Loro si guardarono un attimo. Ci fu un momento di suspense. Iniziarono a sorridere contento per la notizia appena data.

chiara: "oh sono così contenta"
robe: "si anche io ma, vorrei conoscerti meglio luca"

Mia madre diede una gomitata a mio padre. Lui, mio padre, il solito protettivo aveva messo in imbarazzo luca, che mi guardò e si mise a ridere.

luca: "se nom vi dispiace, posso portarla via?!"
chiara: "si andate pure"

Andammo al locale, dopo tanto tempo. Per la strada ci tenemmo per mano. Iniziammo a parlare.

luca: "tu canti?"
ali: "si, mi piace molto cantare"
luca: "perfetto, perché ho appena visto che hanno organizzato una nuova serata al locale è ognuno di noi può cantare"
ali: "mi stai chiedendo di cantare con te?"
luca: "si"
ali: "no, scordatelo"
luca: "dai perché?"
ali: "non sono così brava, poi mi vergogno"
luca: "sulla pista non ti vergogni però"
ali: "certo perché è la mia passione"
luca: "dai ci divertiremo"
ali: "uff va bene"

Non ci è voluto tanto a convincermi. Da una parte non volevo ma dall'altra si. Andammo al locale e li incontrai tutti, anche la mia insegnante di pattinaggio.

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