capitolo 44

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Entrai in casa. Ad aspettarmi c'erano i miei e luca. Erano seduti sul tavolo e appena entrai mi guardarono.

ali: "eccomi"

Nessuno parlò.

ali: "ehm, siamo arrivati terzi"

Loro non mi risposero. Non so perché ma mi avevano messo un ansia incredibile.

ali: "mamma? papà?"
chiara: "dobbiamo parlare"
ali: "lo so. Luca, per favore puoi andare di là, dopo vengo anche da te"

Lui annuì e se ne andò lasciandoci da soli. Non so cosa stavano facendo insieme ma in quel momento non ci pensai tanto. 

ali: "volevo dirvi che ho sbagliato ma ieri ero a quella festa e non ho calcolato bene l'orario"
chiara: "hai bevuto?"
ali: "si"

Sapevo che dicendo di no avrei solo peggiorato la situazione. L'unica cosa che volevo fare era andare a parlare con luca.

chiara: "sei in punizione per una settimana"
ali: "questa settimana c'è pure il mio compleanno"
roberto: "non dovevi comportarti così"
ali: "ma perché tutti i ragazzi possono divertirsi e io no?"
chiara: "luca non è tornato ubriaco"
ali: "certo non beve"
chiara: "basta alice"
ali: "NO. Almeno il giorno del mio compleanno posso essere libera?"
chiara: "no"
ali: "ma vaffanculo" sussurrai incazzata.

I miei mi sentirono e appena mi girai per andare da luca mio padre mi prese per un braccio e mi lasciò uno schiaffo che mi fece diventare la faccia bordeaux. Quel segno mi rimase per giorni, tanto che ero obbligata a copiarlo con il trucco, che non risolveva granché. Con le lacrime agli occhi andai da luca, che era in camera sua.

ali: "luca? possiamo parlare?"
luca: "entra. Che hai fatto alla faccia!?"
ali: "nulla tranquillo"
luca: "devi metterci il ghiaccio"
ali: "no davvero non è nulla. Mi interessa parlare con te ora"
luca: "spero ti sia divertita a scoparti sconosciuti allora"

Ma che è bipolare? Prima mi parla in un modo e subito dopo in un'altro.

ali: "luca, ieri ero andata"
luca: "si tanto andata da scopare in mezzo alla gente davanti a tutti"
ali: "davanti a tutti?"
luca: "eri in salotto alice"
ali: "cosa? Cioè la gente mi ha vista?"
luca: "no, non eravate proprio davanti, ma chiunque sarebbe potuto venire lì"
ali: "luca, ascoltami, ieri ho iniziato a bere per quella "litigata" che c'è stata tra noi"
luca: "e che ti aspettavi"
ali: "no no, ascoltami. Non te lo avevo detto perché mi sentivo a disagio a parlare di questa cosa. Poi l'ho scoperto poco fa e per me è veramente tutto nuovo e-"
luca: "e giulia? Lei lo sapeva"
ali: "beh perché io-"
luca: "hai finito le scuse?"
ali: "non sono scuse. Luca io ti amo ma devi cercare si capirmi. Non so da dove vengo e nemmeno chi sono. L'ho scoperto una settimana fa."
luca: "sii sincera, so che c'è altro"
ali: "e va bene. Quel giorno dovevo scendere a parlare con i miei di noi due, ed è stato proprio in quel momento che ho trovato questi documenti sul tavolo. Volevo dirtelo ma non mi sembrava il momento adatto. Dopo qualche giorno tu mi hai tradito. Cerca di capirmi, è stato difficile per me"
luca: "scusami"
ali: "no scusami tu, sono stata una cogliona luca. Mi fido ciecamente di te, e so che anche tu provi le stesse cose che provo io. Luca te lo giuro, non mi sarei mai rimessa con te sennò"
luca: "lo so"
ali: "luca io ti amo"

Mi sedetti sul letto e gli accarezza i la guancia. Lui mi sorrise.

luca: "è tutto apposto."
ali: "luca perdonami"
luca: "alice tranquilla. Alla fine avevo fatto lo stesso anche io. Dopo due settimane sono venuto a dirti che ero stato adottato da genitori che erano di napoli. Siamo pari."
ali: "più che pari siamo proprio uguali ahahah"

Scoppiammo a ridere ma dopo poco quella risata si trasformò in un lungo ed appassionato bacio.

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