7.

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Giuly, Luni e Alexandra si svegliarono dall'urlo di Phoenix.
-Che cosa è successo?- chiese Alex a Luni, mentre erano in camera.
-Non lo so- rispose sincero, mentre si stava vestendo.

Quando aprirono la porta, videro una Giuly assonnata che correva nel corridoio verso l'ingresso.
-O MIO DIO!- la sentirono urlare.
Allora si fiondarono anche loro verso l'uscita, ma vennero fermati da un Demo preoccupatissimo.
-Emm... cosa si fa quando la tua persona si trasforma in un Mezzo-Drago?- chiese ad Alex.
-COSA?!- disse invece Luni, piombando nel salotto.
La scena che gli si presentò era più o meno così: Phoenix in forma Mezzo-Drago sbatteva ripetutamente i pugni contro la porta chiusa a chiave, mentre la sua coda si muoveva guizzando da una parte all'altra. Giuly osservava la ragazza dall'altra parte della stanza, con le mani nella bocca e con gli occhi che lasciavano trasparire puro terrore.
Alex e Demo osservavano senza poter fare niente.
All'improvviso Phoenix si accorse di Luni.
-DAMMI LE CHIAVI!- urlò, mentre si fiondava sopra il povero uomo.
-Basta, Phoenix! Calmati!- disse Luni mentre la ragazza cercava le chiavi in ogni tasca dei suoi pantaloni.
-Sono calma!- urlò Phoenix, continuando a cercare.
-A me non sembra- disse Alexandra con sarcasmo.
Phoenix le riservò un'occhiataccia.
Luni sospirò.
-Alex, per favore, non peggiorare le cose- disse scocciato.
Poi si rivolse alla ragazza.
-Phoenix, non ha senso andare fuori e uccidere le persone che hanno reso il tuo villaggio abbandonato. Rifletti. Tu non sai usare ancora bene i tuoi poteri e comunque loro sono molti di più rispetto a te. Calmati. Loro sono dei brutti ceffi che, appena vedranno che hai un Demone Custode, ti imprigioneranno e ti faranno passare dalla loro parte, anche torturandoti. Tu sei l'unico Mezzo-Drago al mondo, non ti lescerò sola senza averti insegnato qualcosa di utile per combattere-

Dopo questo discorso, la ragazza dai capelli rossi si calmò non poco.
Rimanevano solo gli occhi, che erano ancora gialli. Oltre a questo, l'unico segno che Phoenix si era trasformata erano i vestiti strappati.
-Dai, adesso andiamo a dormire, è tardi. Domani incomincia l'addestramento- disse Luni, congedandosi.
Gli altri lo seguirono.

                                    ***
"Ma io voglio capire, non ho fatto niente di male, allora perché sono all'Inferno?" si chiese un'anima di un ragazzo, che si era appena svegliato.
Se si trovava in quel famoso luogo infuocato, era morto. Alla fine quei soldati l'avevano ucciso.

Accanto all'anima di quel povero ragazzo passò un Demone.
Il ragazzo lo fermò.
-C'è una specie di Demone re, all'Inferno?- chiese.
Il Demone lo squadrò. Poi rise.
-Sei nuovo, vero?- chiese con una voce delicata.
L'anima ci rimase di sasso. Non si aspettava minimamente che quel Demone fosse femmina.
-Si- rispose solamente.
La Demone annuì.
-Infatti, a "governare" l'Inferno c'è la Morte. Se vuoi vederla, devi andare al castello- disse.
-Ma io sono buono. Come posso essere finito all'Inferno?- chiese il ragazzo.
La Demone divenne seria.
-Solamente voi mortali inventate cose del genere. L'Inferno non è per persone cattive e il Paradiso non è per persone buone. Nell'Inferno e nel Paradiso puoi trovare sia persone brave sia persone cattive. Vengono distribuite equamente- disse poi con la voce da professoressa.
-Ah. Dove posso trovare il castello?- chiese ancora l'anima.
La Demone sbuffò.
-Seguimi- disse soltanto.
Camminarono per molto tempo.
Il ragazzo notò che l'aria era gioiosa, le persone non litigavano, i bambini condividevano tutto.
Inoltre, molte persone stavano andando nella stessa direzione dove stavano andando loro.

All'improvviso, il ragazzo notò un Demone dall'aria preoccupata.
Si guardava intorno, come se stesse cercando una persona.
Il ragazzo si avvicinò a lui.
La Demone lo guardava incuriosita.
-Serve aiuto?- chiese, quando fu abbastanza vicino.
-Si, sto cercan...- disse, bloccandosi di colpo.
Il Demone lo guardò con un'aria incredula.
-Nathan!- esclamò gioioso, abbracciandolo.
-Emm... scusa, ma io non ti conosco- disse Nathan, imbarazzato.
Il Demone rise.
-Solo perchè non ti ricordi di me. Io ero il tuo Demone Custode. Tu non ricordi niente, perché quando muori ti ricordi solo del tuo nome e della situazione nel mondo- disse poi.
-Ah, ok. Io stavo andando al castello, vuoi venire?- chiese Nathan al suo Demone.
-Certo, ci sarei andato anche io se non mi fossi messo a cercarti- rispose il Demone.
Andarono verso la Demone (che Nathan scoprì che era la sorella del suo Demone e si chiamava Ilary) e s'incamminarono verso il castello.

Il castello era altissimo e imponente.
Era fatto di ossidiana, ma aveva striature di rubino, che faceva pensare a piccole colate di lava.
Il castello non era privo di spigoli, perché, anche se poteva fare male, le anime, Demoni e Diavoli non potevano farsi male.
Da dentro proveniva della musica e delle luci arancioni e gialle. Di sicuro c'era una festa.

Nathan, il suo Demone e Ilary entrarono nel castello.
Dentro era tutto addobbato e si faceva festa. C'erano tanti tavoli con ogni genere di cibo sopra. Miliardi di anime stavano ballando ridendo.
-Ma questo posto è fantastico!- disse Nathan, poi vide la Morte.
Era proprio come la descrivevano:
Uno scheletro opaco nascosto sotto un mantello nero con il cappuccio.
Ma dal vivo era molto di più possente.
Si capiva subito che poteva uccidere tranquillamente. Era imponente, fiera, inimmaginabile. Stava scrutando tutta la sala, con il viso coperto dal cappuccio nero. Nella mano destra aveva la sua falce. Il sguardo vagò su tutta la sala e si fermò sul ragazzo.
Si avvicinò, e il ragazzo cominciò a sudar freddo.
"Cosa potrebbe volere da me? Io non sono niente" pensò il ragazzo mente la Morte si avvicinava. Notò che tutta la sala si era zittita improvvisamente.
Il ragazzo si sentì piccolo piccolo.
-Che ci fai tu qui?- chiese la Morte.
La sua voce era profonda e bassa, ti poteva scuotere l'animo.
-Sono morto- disse Nathan quasi sussurrando. Ma la Morte lo sentì lo stesso.
-Io non invito più qui nessuno che ha meno di 24 anni. Tu quanti ne hai?- chiese la Morte con la voce neutrale.
-16- bisbigliò in risposta il ragazzo.
Silenzio.
-Non ti ho ucciso io. Sei morto contro la mia volontà- disse poi la Morte.
-Hai ancora tutta la vita davanti. Facciamo una cosa: ti riporterò nel mondo degli umani, ma sarai ancora semi-trasparente. Dovrai indossare un mantello. A 30 anni ti riporterò qui. Non avrai il tuo Demone Custode. Va bene?- propose la Morte.
Il ragazzo ci pensò.
-Va bene- accettò.
-Ti do cinque minuti. Dopo vieni qui- detto questo, la Morte si allontanò.
Le anime continuano a fare festa.
Nathan andò da Ilary e suo fratello per salutarli.
Il Demone, quando lo vide, gli disse -Nel mondo eri un Mezzo-Drago. Ora esiste solo un'altro Mezzo-Drago. È una ragazza. È rimasta l'unico Mezzo-Drago vivente. Tu potresti cercarla- il Demone aspettò ancora.
-Credo che il suo Demone Custode sia il mio amico Versus, era il più imbranato del corso- rise.
-A presto, amico mio- dissero poi i due fratelli.
-A presto- disse Nathan.
Subito dopo si ritrovò nella Terra con la Morte al suo fianco.
-Buona fortuna, scopri chi ti ha ucciso- gli augurò, prima di scomparire.

Il Mio Demone CustodeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora