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Ricominciare l'allenamento intensivo dopo giorni di pausa era stancante.
Luni aveva testato se Nathan e Mortis avevano bisogno dell'allenamento.
Aveva tirato fuori dal ripostiglio degli attrezzi da ginnastica una persona.
-Non vi preoccupate, è un manichino- aveva rassicurato e poi lo aveva messo davanti a Nathan.
-Che devo fare?- aveva chiesto lui.
-Devi ucciderlo- aveva risposto Luni, calmo.
-Ma è un manichino!- aveva detto Nathan.
-Appunto, ti puoi permetterlo di ucciderlo-
Nathan aveva sbuffato e lo aveva ucciso. Così, senza che nessuno lo vedesse.
Un attimo prima era accanto a Luni e l'attimo dopo era accanto al manichino, con la sua testa a terra.
Si era mosso veloce, e aveva infranto i sogni di Phoenix di vederlo di persona.
Luni aveva messo la testa al suo posto e si era complimentato.
-Ora tocca a te- aveva detto a Mortis. Lei aveva preso una cintura con le tasche, e se l'era messa. Aveva riempito le tasche di una polvere bordeaux.
Poi si era alzata le maniche.
Le sue mani, come il resto della sua pelle, era bianca, ma le punte delle dita erano nere.
Aveva immerso le dita nella polvere bordeaux.
Poi si era messa davanti al manichino.
Aveva corso contro di esso.
Arrivata davanti, aveva disegnato rapidamente qualcosa sul suo petto, ci aveva messo la mano sopra e aveva urlato -IROUM-.
Il tutto meno di tre secondi.
I Custodi avevano fatto una danza selvaggia, uno dentro l'altro, come in Custode che ballava selvaggiamente.
Il manichino era stato scaraventato nella parete opposta.
Phoenix si era avvicinata e aveva visto che il disegno era una stella dentro un cerchio.
-Un rito di uccisione, complimenti- aveva detto Luni, un po' impressionato.
Mortis aveva ringraziato e si era seduta sulla panchina accanto a Nathan.

Adesso si erano spostati nell'altra stanza e Phoenix stava volteggiando in aria sotto forma di Drago. Giuly era sirena nella piscina che faceva salti a delfino.
Da lassù Phoenix vedeva soltanto una piccola linea verde-acqua che saltava dall'acqua e mandava scariche elettriche a manichini. Accanto c'erano mucchi di cenere dei manichini che aveva già bruciato Phoenix.
Mortis alternava lo sguardo da lei e Giuly.
Allora Phoenix si ricordò di una cosa.
-Luni- chiamò con la sua roca voce da Drago.
-Anche Mortis è un Mezzo. Può esercitarsi nella trasformazione- disse.
Luni batté la mani.
-Ottimo. Mortis, puoi venire?- chiese.
Mortis si alzò e si mise vicino a Luni.
-Trasformati- disse lui.
Mortis inclinò la testa.
-Ma io non mi trasformo- disse.
Luni cambiò domanda.
-Ok, allora... cosa sono i tuoi genitori?-
Mortis alzò le spalle.
-L'unica cosa che mi ricordo prima che mi abbandonassero era che entrambi avevano le ali- disse.
Silenzio.
-Cioè, i tuoi genitori avevano le ali?- chiese per confermare Luni.
-Sì, te l'ho appena detto. Papà aveva delle ali da pipistrello bianche e mamma delle ali da uccello nere- disse Mortis.
Demo e Alexandra si irrigidirono a quella descrizione.
-Altri dettagli?- chiese Phoenix, che aveva notato la reazione dei Custodi.
Mortis si sforzò di ricordare.
I suoi Custodi stavano girando abbracciati veloci al centro del disco di fumo.
-Papà... aveva delle corna. E mi sembra pure una coda. Era bianco, tipo il colorito del mio viso. Aveva gli occhi rossi, questo me lo ricordo bene. Era gentile. Mamma, invece aveva un disco cavo, tipo la circonferenza di un cerchio sopra la testa. Però era nera, come la mia pelle da metà busto in giù. Aveva gli occhi... o bianchi o azzurro chiaro. Era scontrosa- disse Mortis vaga.
Demo e Alexandra erano seriamente preoccupati.
-Demo, Alex, qualcosa che non va?- chiese Nathan.
Tutti a parte Mortis si girarono verso l'Angela e il Demone.
Demo fece un gran respiro.
-I genitori di Mortis... sono un' Angelo del Buio e un Demone di Luce- disse poi.
Tutti si guardarono con punti interrogativi stampati in faccia.
-E cioè?- chiese Giuly.
Questa volta parlò Alex.
-Gli Angeli del Buoi e i Demoni della Luce sono visibili anche ad occhi umani, e a quattro anni vengono subito esiliati, perchè essendo l'opposto dell'Elemento che li compone causano solo guai. Non vengono accettati nemmeno dal luogo di Luce o Buio, a seconda di chi parliamo. Cioè, per esempio: un Demone di Luce esiliato non può andare in Paradiso perchè non accettato. L'unica cosa che mantengono dalla loro razza sono gli occhi. È un'evento rarissimo che nascono un Demone della Luce e un'Angeli del Buio nello stesso anno o a pochi anni di distanza, adatti per fidanzarsi.
Ancora più raro e che si fidanzino e fanno un figlio.
Mortis è quindi un'evento rarissimo- spiegò. Demo annuì alle parole dell'Angelo.
-Che è successo?- chiese Mortis, probabilmente notando le facce delle persone presenti.
Giuly si occupò di informare Mortis, mentre Luni dichiarava l'allenamento finito.
Appena salirono, Mortis disse che voleva stare da sola, dicendo che non sapeva se i destini con questa informazione non si sarebbero rovesciati.
Inutile dirlo, Phoenix non ci capì niente. E, ci avrebbe scommesso, nemmeno gli altri.

Phoenix si stava dondolando debolmente sulla dondolo, in giardino.
Vedeva Demo volare sopra le cime del boschetto. Quasi quasi si univa anche lei. Però un Drago era troppo grande, si sarebbe visto. Poteva trasformarsi in Mezzo-Drago ma non voleva rivivere quel dolore immenso (anche se la seconda volta non aveva sentito niente).
Mentre pensava, spostò la coda perché gli dava fastidio come era messa.
"Un'attimo" pensò.
Si toccò la testa. Aveva le corna.
"Alla fine mi sono trasformata" pensò sorridendo.
Si alzò, spiegò le ali e si alzò in volo, raggiungendo Demo.
Lui la guardò sorpreso.
-Non ti sei fatta male?- chiese.
Phoenix scosse la testa.
-No. E poi, volevo raggiungerti. Dopotutto, sei il mio migliore amico- disse, abbracciandolo.
Demo non se lo aspettava.
-Dai, tra poco c'è il tramonto. E da quell'albero laggiù è una meraviglia- disse Demo, staccandosi dall'abbraccio e insieme volarono a vederlo, non vedendo Giuly che aveva preso il posto di Phoenix e li stava guardando triste.

Il Mio Demone CustodeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora