18.

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-Phoenix- sussurrò Giuly proccupata.
-Phoenix!- disse con voce un po' più alta, ma sempre sussurrando.
-Mmm- mugolò la diretta interessata, girandosi sul letto.
-Che c'è?- chiese poi con gli occhi chiusi.
-Ma non si vede niente!- disse, dopo aver aperto gli occhi.
-Shhhh!- disse Giuly.
-Richiama gli occhi da Drago, dovresti riuscire a vedere- le consigliò poi.
-E con quale logica dovrei riuscirci?- disse Phoenix, sorpresa.
Giuly fece un gesto con la mano, anche se la ragazza dai capelli rossi non poteva vederlo.
-Tu provaci e basta- disse.
Giuly vide Phoenix strizzare gli occhi e poi riaprirli.
-Fatto?- chiese.
-Questa è una domanda stupida. Tu se lo hai fatto dovresti riuscire a vedere. Vedi? No, allora non ci sei riuscita- disse Giuly sbuffando.
Phoenix strizzò di nuovo gli occhi.
Poi li riaprì.
-Ce l'ho fatta!- disse, felice di vederci.
Giuly dovette trattenersi a scoppiare a ridere.
Phoenix... era Phoenix, solo che con la testa da Drago.
Emise solo un singhiozzo sottovoce.
-Che c'è?- chiese Phoenix, notando il comportamento della ragazza.
Aveva addirittura le mani nello stomaco.
-E che... sei, insomma... ecco, non..- tentò di spiegare Giuly.
Phoenix alzò un po'la testa dal cuscino e si sorprese di trovarla pesante.
Capì tutto.
-Noooo! Ho la testa da Drago, vero?- sussurrò amareggiata.
-Sì- rispose lei.
-Comunque, perché mi hai svegliata?- chiese Phoenix.
-Oh, per queste. Mi puoi aiutare?- disse, indicandosi le mani sullo stomaco.
Non c'era niente di strano.
Aspetta... come faceva a indicarsi le mani strette nella pancia se non aveva mani libere!?
-Ahhhh! Hai quattro braccia!- sussurrò urlando Phoenix.
Giuly fece un'espressione interrogativa.
-Eh? Ahh! No, non sono braccia mie- disse, capendo il perchè di quella stanza frase uscita dalla bocca della sua amica.
-Sono di Mortis- spiegò dopo.
Si mosse per far capire meglio a Phoenix.
Mortis stava abbracciando da dietro Giuly, mentre stava dormendo.
-Ma che...- disse Phoenix confusa.
-Sarà quel fatto che è sonnambula- disse Giuly.
-Ha detto qualcosa, intanto?- chiese Phoenix.
Giuly scosse la testa.
-No, intanto non ha detto niente- appena lei finì questa frase, Mortis parlò.
-Giulyyyy...- disse.
Sembrava uno che ti chiamava in un film horror.
Giuly e Phoenix si raddrizzarono.
-Ecco. Adesso ha parlato- disse Giuly, per togliere la tensione.
-Ho notato- ribatté Phoenix.
Mortis si accoccolò di più su Giuly.
-Vabbè, adesso provo a dormire. Buonanotte Phoenix- disse Giuly, ritrasformando i suoi occhi in occhi normali.
-Buonanotte Giuly- disse lei, mettendoci un po' a togliersi la sua testa da Drago.
Tutti e due chiusero gli occhi, e incominciarono a dormire.

-Sveglia! La colazione è pronta!- Urlò Demo, entrando in camera.
Giuly si svegliò. Mortis era ritornata nel suo letto.
Phoenix si stava svegliando.
-Ma tu... da dove sei entrato?- chiese Phoenix con voce assonnata.
-Dalla porta- rispose Demo.
-Sì, ma... chi te l'ha aperta?- chiese ancora.
-Nathan- disse lui.
Poi se ne andò.
Phoenix si alzò e si stiracchiò, alzando le braccia al cielo.
Poi uscì dalla stanza.
Giuly osservò Mortis che dormiva sul materasso messo a terra.
Sembrava quasi una ragazza normale.
La finestra si aprì, e una folata di vento entrò nella camera.
Giuly lottò per evitare che i suoi capelli verde-acqua si mettessero davanti agli occhi.
Poi osservò che i capelli di Mortis stavano immobili. Non si muoveva nemmeno un capello.
Giuly si alzò, chiuse la finestra e uscì dalla camera.
In cucina trovò tutti a mangiare, a parte Nathan, che era seduto sul divano.
Alcune volte quel ragazzo la faceva preoccupare. Sembrava morto, lei non aveva mai sentito un suo respiro. Nessuno aveva visto il suo viso, e Giuly sapeva che Phoenix voleva a tutti i costi scoprirlo.
-Buongiorno- bofonchiò, strisciando i piedi verso la ciotola di latte e cereali.
Mangiò poco, poi lasciò la ciotola suo tavolo.
-Uff... non ho fame- disse.
Poi si rivolse a Sandro.
-Tutto a posto?- chiese.
-Sì, sì. Quella ragazza di ieri mi ha fatto spaventare- disse, aggiungendo alla fine una risata forzata.
Continuò a mangiare.
Dopo un po' si schiarì la voce.
-Senti, signor Luni. Io non mi sento al mio agio, qui. Posso andare via da questa casa, senza dire a nessuno niente?- chiese poi, alzandosi.
Tutti si voltarono verso Sandro, che aveva fatto quella proposta. Giuly vide pure Nathan girarsi verso di lui. Sembrava la Morte, con quel mantello.
Pensando alla Morte, il pensiero corse a Mortis, che stava ancora dormendo.
Come se avesse sentito il suo pensiero, entrò Mortis.
-Buongiorno- disse con la sua vocina da bambina.
Sandro si irrigidì a sentire quella voce.
Luni prese parola.
-Se vuoi andare puoi farlo, ma non devi dire niente a nessuno. Intesi?- disse, cercando di distrarre Sandro da Mortis.
-Sì, ok- disse Sandro, fiondandosi verso la porta.
-Ciao!- disse, prima di scomparire.
Non si sentì niente per un po'.
-Che tipo strano- commentò dopo Nathan.
Phoenix si agitò sulla sedia.
-Vi devo dire una cosa- disse dopo.
-Ieri Mortis ha trovato un foglio senza senso, vero?- chiese per avere conferma.
Mortis annuì.
-Bene. Io ho raccolto il foglio e l'ho letto.  Era il continuo di quel libro che avevamo trovato-
Nathan e Mortis non capivano.
Giuly e Luni si fecero attenti, così come i rispettivi Custodi.
-Dov'è?- chiese Giuly.
-Nella camera, vado a prenderlo- disse Phoenix, andando via dalla cucina.
Nathan e Mortis continuavano a non capire.
-Luni- chiamò Alex -dobbiamo fargli leggere il libro- disse.
Luni annuì
-Hai ragione. Allora, dove l'avevo messo...- riflettè, girando in tondo per la stanza.
-Ah, sì- disse, prima di andare in camera sua.
Appena lui uscì dalla stanza, entrò Phoenix.
-Ecco qua- disse, sventolando il foglio sopra la sua testa.
Lo passò a Giuly.
-Leggi- disse.
Giuly lesse il foglio.
Poi sbuffò.
-Ma non è successo niente di che!- disse.
-Ma almeno abbiamo qualcosa- ribatte Phoenix.
Mortis e Nathan osservavano in disparte.
In quel momento arrivò Luni, con il libro in mano.
Prese il foglio dalle mani di Giuly, lo mise nel libro e lo diede a Nathan.
-Leggete- disse.
Nathan e Mortis lessero in libro, e quando ebbero finito, lo ridarono a Luni.
-Bel libro- commentò Nathan.
Luni sorrise.
-Sono contento che ti piaccia. Adesso tutti in palestra, non ci alleniamo da tanto- disse Luni, e già Giuly e Phoenix prevedevano una giornata stancante.

Il Mio Demone CustodeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora