-Demo!- urlò Phoenix.
Demo si voltò verso le ragazze e Luni.
-Che c'è?- chiese a Phoenix.
Phoenix indicò la figura incappucciata.
-Chi è?- chiese.
-Nathan- disse Demo, tranquillo.
Luni guardò Nathan diffidente.
-Come fai a conoscerlo? E come è entrato?- chiese.
E poi arrivò Giuly che rovinò tutto.
-Stai per arrivare in ritardo in un posto dove devono darti dei soldi perchè hai vinto alla lotteria. Ma per strada incontri un gattino che sta per morire. Tu che fai?-
Phoenix sbuffò.
-Non lo so, Giuly! Vado nel posto dei soldi!- disse, sparando una cosa a caso.
-E con i soldi cosa ci fai?- chiese la ragazza dai capelli verde acqua.
-Salvo il gattino- disse lei, capendo finalmente tutto.Tutte le persone (se così si possono definire) li stavano guardando confusi.
Phoenix prese la parola.
-No, niente. Una sciocchezza. Ma passiamo a cose più importanti. Demo, come conosci Nathan?- chiese.
Demo scrollò le spalle.
-Non lo conoscevo. Ma poi abbiamo parlato e abbiamo scoperto di avere amici in comune- disse.
Tutti si rilassarono un po', apparte Luni e Alexandra.
-Come hai fatto ad entrare?- chiese Luni.
-"Amici in comune"? E dove li hai trovati, questi amici?- chiese invece Alexandra.
Phoenix intervenne.
-Ragazzi, se si fida Demo mi fido anche io- disse decisa.
Luni e Alexandra erano ancora diffidenti.
-Posso salire?-
Per la prima volta sentirono la voce di Nathan.
Era strana ma normale, nel senso che era come tutte le altre voci, ma mancava qualcosa, Phoenix non capiva cosa, ma mancava. E lo voleva scoprire.Luni guardò Nathan ancora più diffidente.
-Da sono non ti ci mando. Demo, accompagnalo. Non voglio che mi distrugge casa- disse.
Pensò un po'.
-Visiti la casa poi vai via- aggiunse.
-Ok- disse Nathan e, accompagnato da Demo, salì le scale.Dopo che Demo e Nathan sparirono dalla loro vista, Luni decise che potevano ricominciare il loro allenamento. Incominciando da Phoenix.
-Dobbiamo spostarci in un'altra caverna- disse Luni mentre camminava verso un passaggio nascosto.
Phoenix non fece a meno di pensare che qui c'erano troppi passaggi nascosti.
Luni rise.
-Non immagini quanti- disse.
Giuly lanciò un'occhiata interrogativa a Phoenix. Il quale si ricordò che Luni poteva leggere nel pensiero.
Si diede una pacca in testa.I quattro arrivarono in una grotta dal soffitto altissimo, che quasi non si vedeva. Phoenix si chiese come facesse ad essere così alto, visto che non erano scesi tanto in basso. Per fare luce c'erano tre lanterne appese nelle pareti, che emanavano una fortissima luce gialla, tanto che sembravano piccoli soli e non dovevi fissarle, per evitare che ti bruciassero gli occhi.
-Bene, qua Phoenix si dovrà esercitare nel volo. Phoenix, trasformati- ordinò Luni a Phoenix, che si trasformò lentamente in un drago.
Spalancò le ali e le guardò. Erano bellissime.
Provò a sbatterle per volare. Due lenti battiti ed era già sollevata da terra. Volare era facilissimo. E bellissimo.
Nessuno poteva descrivere le sensazioni che il volo scatenava.
Si sentiva leggerissima, con la sensazione che i suoi organi interni non esistessero più.
Immersa in una bolla d'aria, Phoenix non sentiva nulla. Era diventata parte di un nuovo mondo che gli uccelli conoscevano benissimo: l'aria. Era pura e libera, ma se velenosa ti può uccidere. È respirabile o irrespirabile, inodore. Questo mondo faceva parte ormai anche di Phoenix.La ragazza ruggì, felice.
Poi decise di atterrare.
Ecco la parte difficile.
Provò a sbattere le ali più lentamente, fino a non sbatterle proprio e cominciare a planare in tondo, scendrndo sempre più giù. Poi, quando fu abbastanza vicina a terra, cominciò a planare dritto, fino a toccare terra.
Ma, nonostante la manovra complessa e dettagliata, quando Phoenix toccò terra, fece due capriole di fila.
Si ritrasformò e, ancora ammaccata, disse -Devo migliorare l'atterraggio-.
Luni andò da lei e si congratulò per l'ottimo volo, ma che doveva migliorare l'atterraggio.
A quel punto arrivò Demo che, vedendo Phoenix a terra, fece un'espressione triste.
-Oh, no! Mi sono perso il volo di Phoenix!- disse.
La ragazza si alzò, massaggiandosi il fondoschiena.
-Fa nulla. Adesso non ti perderai quello che fa Giuly- disse per consolarlo.Giuly nuotava.
Ma non un nuoto normale da sirena, né un nuoto acrobatico.
In verità era un misto fra i due.
Con aggiunta di magia.
Infatti la coda verde-azzurra era avvolta da scariche elettriche, che si allungavano in tutta la piscina, rendendo l'acqua mortale per tutti, a parte che per Giuly e le altre sirene.
Giuly nuotava velocissima, facendo capriole e avvitamenti su se stessa.
Phoenix pensava che Giuly si sentisse nel suo elemento, nel suo mondo, come lei in aria.
Giuly fece un salto fuori dall'acqua, facendo allontanare Luni e Phoenix per evitare di finire abbrustoliti dalle scariche elettriche.Dopo un po' erano tutti (apparte Demo e Alexandra) sopra a mangiare per il pranzo. Compreso Nathan.
Aleggiava un'aria pesante, e tutti erano in silenzio. Si sentivano solo le posate sbattere contro i piatti e il canto degli uccellini e delle cicale fuori dalla finestra.
Tutti guardavano Nathan, che era seduto a tavola con il piatto di pasta con la salsa ancora fumante davanti a lui.
Non si era tolto il mantello, e sembrava la Morte senza la falce. O almeno, secondo Phoenix.
-Vuoi mangiare o no?- chiese Luni ancora diffidente.
Le prime parole da quando avevano iniziato a mangiare.
-Non ho fame- disse Nathan.
Phoenix era immersa nei suoi pensieri, e stava fantasticando su dove potesse essere il Custode di Nathan.
L'aria era diventata troppo pesante, così Phoenix si alzò, con il piatto in mano, e andò fuori.
-Io mangio qua!- urlò per farsi sentire dagli altri.
Silenzio. Anche gli uccellini avevano smesso di cantare. Poi ripresero, anche più forte di prima.
Luni si rivolse a Nathan.
-Ehi, tu. Non ti hanno insegnato le buone maniere? Togliti il cappuccio, per mangiare- disse sussurrando.
Nathan rimase impassibile.
-Io non sto mangiando- disse a Luni.All'improvviso si sentì un urlo da fuori, ma non era di Phoenix.
Tutti si alzarono di scatto, e si precipitarono fuori.
Videro Phoenix trasformata da Mezzo-Drago che teneva la mano sulla gola di un tizio sconosciuto, con la uniforme della squadra che li voleva morti.
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Il Mio Demone Custode
FantasyPhoenix è una normale umana in un mondo popolato di creature fantastiche, licantropi, vampiri, maghi, fate, streghe e molte altre ancora. Lei vive una vita normale, ma ha due desideri: Non essere umana e avere un migliore amico. Tutto cambia con la...