Hands

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Era da poco iniziata l'estate e Jimin stava male da ormai una settimana. C'era un virus intestinale che girava nell'università durante gli ultimi giorni di lezione, quindi Jimin non capiva come avesse fatto ad ammalarsi proprio ora. In realtà ciò che aveva Jimin non era un semplice virus intestinale, ma il ragazzo non lo sapeva ancora. 

In questo momento, il povero ragazzo era sdraiato sul suo comodo letto mentre tutti i suoi amici si erano presentati a casa sua per controllare le sue condizioni di salute e aiutarlo con il suo "mal di stomaco". 

"Come hai fatto ad ammalarti? Siamo in estate!" Chiese Hoseok mentre porgeva a Jimin un bicchiere di ginger ale. "Non lo so." Mormorò il ragazzo.

"Non parli di Jungkook da quasi due settimane. Avete smesso di parlarvi?" Chiese Jin. "Credo di sì. Sto provando a dimenticarlo perché è chiaro che non vuole avere a che fare con me." Jimin rise amaramente. 

"Aww, andrà tutto bene. Prova a parlargli un'ultima volta prima di arrenderti definitivamente." Suggerì Namjoon. "Credo che lo farò." Jimin fece spallucce. "Quando hai cominciato a sentirti così male?" Chiese Yoongi. "Un paio di giorni fa." Mormorò il minore, sdraiandosi nuovamente sotto le coperte. 

"Se i dolori peggiorano, penso proprio che tu debba andare in ospedale. Ho sentito che alcuni studenti che si sono ammalati per via di quel virus intestinale sono dovuti andarci." Disse Jin.

"Probabilmente ci andrò domani, sono troppo esausto ora." Jimin tirò un lungo sospiro. Il ragazzo guardò l'orologio e si accorse che erano già le 18.

Era stato a letto praticamente tutto il giorno, ma il tempo era passato molto velocemente. "Io e Yoongi torniamo a casa allora. Okay?" Hoseok disse e Jimin annuì. "Grazie per essere venuti ragazzi." Il ragazzo gli sorrise dolcemente. 

"Jimin." Jin disse a bassa voce. "Hmm?" "Quanto tempo è passato da quando hai dormito con Jungkook?" Chiese Jin. "Penso quasi tre settimane. Perchè?" Chiese il minore. 

"Avete usato il preservativo?" Chiese il maggiore. Il cuore di Jimin smise di battere per qualche secondo. "N-no, non ricordo che lui ne abbia indossato uno." Mormorò il ragazzo. "Jimin, non pensi che potresti essere-" "No, è impossibile." Jimin scosse la testa incredulo. 

"Non puoi restare incinta per una sola volta senza protezioni." Jimin provò a cercare una scusa. "Certo che puoi Jimin..." Disse Jin. "Dovresti fare un test."  "No, so di non essere incinta. È solo quel maledetto virus intestinale." Jimin scosse la testa; sentiva come se il cuore potesse esplodergli al solo pensiero...

"Ho dei test a casa mia, potrei portartene uno." Propose Jin. "Perchè hai dei test di gravidanza?" Chiese Jimin. "Ohh. Umm falsi allarmi, sai?!" Il maggiore gli rispose e Namjoon rise leggermente.

"Dovresti farne uno ora, è meglio scoprirlo ora che aspettare per troppo tempo." Suggerì Jin. "Non voglio." Jimin stava quasi per piangere. "Lo so, ma devi, ok?" Continuò Jin.

Namjoon era andato a prendere i test nel loro appartamento, lasciando Jin e Jimin da soli. "Se lo sono, Jungkook mi odierà ancora di più." Jimin iniziò a piangere. "Shh, non sai mai cosa può succedere, ok?" Jin provò a rassicurarlo. 

Quando Namjoon tornò con i test, Jimin aveva ormai trovato la forza - più mentale che fisica - per alzarsi dal letto. Il ragazzo tremava leggermente mentre guardava il test di gravidanza nelle mani di Namjoon che glielo porse con un dolce sorriso. 

"Noi ti aspettiamo qui, se hai bisogno di noi." Jin disse mentre Jimin andava esitante nel bagno di camera sua. "Non posso essere incinta." Sussurrò a sé stesso il povero ragazzo spaventato. 

Dopo aver usato il bagno, Jimin posò il test sul lavandino e si girò dall'altra parte, con gli occhi lucidi e il cuore che batteva forte. Non può essere positivo, non può, non può-  Il test emise un beep. 

Il minore deglutì e chiuse gli occhi prima di girarsi e dover affrontare una dura realtà. Il ragazzo aprì lentamente gli occhi prendendo il test tra le mani per vedere il risultato.

"Che cazzo-" Jimin iniziò a piangere incontrollabilmente. Positivo. C'era scritto. Il ragazzo, che stava ormai singhiozzando, non voleva uscire dal bagno, si lasciò scivolare sul muro e si sedette a terra. 

Il ragazzo non riusciva a fare, a pensare o a dire niente. Riusciva solo a piangere da quanto la situazione fosse troppo opprimente, fisicamente e mentalmente, da gestire. 

Jin bussò alla porta. "Va tutto bene?" Ma non ricevette alcuna risposta. Jin allora aprì la porta e spalancò leggermente gli occhi vedendo Jimin che piangeva disperatamente sul pavimento con il test in mano. Il maggiore si inginocchiò al livello del ragazzo e gli prese il test dalle mani. "Oh, Jimin..." Mormorò prima di abbracciarlo. "Andrà tutto bene, te lo prometto. Noi saremo qui ad aiutarti se Jungkook non lo farà, ma devi dirglielo. Il bambino è anche suo." 

"Non p-posso, Jin non p-può essere vero-" Jimin riuscì a dire mentre singhiozzava. "Lo so, ma andrà tutto bene, te lo prometto." Jin lo rassicurò. "Vuoi andare dal dottore per confermarlo?" Il maggiore chiese e Jimin annuì, asciugandosi le lacrime.

"Posso restare da solo per il resto della serata?" Chiese Jimin. Jin gli diede un sorriso triste. "Certo. Noi andiamo a casa. Per favore chiamami subito se hai bisogno di qualcosa, ok?" Jimin annuì e i due ragazzi se ne andarono, lasciando Jimin da solo a piangere. Era così sotto shock che quasi non riusciva nemmeno a muoversi. Il ragazzo prese il suo telefono e rimase a fissare la chat con Jungkook per quasi 5 minuti prima di decidere di scrivergli qualcosa.

Jimin: Hey, per favore possiamo incontrarci? Ho bisogno di parlarti di una cosa.                                    Jungkook❤️: Che cazzo?                                                                                                                                                  Jungkook❤️: No. Pensavo di averti fottutamente detto di non cercarmi più.                                            Jimin: Ma è una cosa davvero importante.

                                              Sei stato bloccato da 'Jungkook❤️'

Jimin restò a fissare incredulo lo schermo per qualche secondo per poi ricominciare a piangere. Non sapeva come avrebbe fatto a crescere un bambino da solo, per lo più a una così giovane età e poi dover dire a quel bambino perché non aveva un padre.

Era troppo sconvolgente per Jimin pensarci e quindi finì per addormentarsi, troppo triste e arrabbiato per cucinarsi la cena. Gli sarebbe piaciuto poter andare indietro nel tempo  così che tutto questo non fosse mai accaduto a lui. 

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Oh mio dio avete ascoltato Permission To Dance??? È stupendaaaa

Ad ogni modo cosa ve ne sembra della storia?

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Euphoria||Jikook [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora