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1100 parole, pronti a scoprire chi è Eun?

Jimin si svegliò per via di uno strano rumore affianco al suo letto, ma riconobbe subito che fossero dei silenziosi singhiozzi. Egli aprì piano gli occhi, spaventandosi nel vedere Jungkook lì in piedi.

Quest'ultimo stringeva la mano del minore, accarezzandola delicatamente con il pollice mentre le lacrime scendevano sulle sue guance.

"Jungkook?" Jimin sussurrò. "Ero c-così preoccupato per te." Disse l'uomo con un sospiro. "Perché eri così stressato? E non mi hai detto ti amo anch'io la scorsa sera. Puoi dirmi che sta succedendo, per favore?" Era così disperato di saperlo.

"Perché tu ami lei ora." Mormorò Jimin. "C-cosa? Amo chi- aspetta..." Jungkook si fermò, facendo una risata amara mentre altre lacrime gli rigavano il volto.

"Invece di t-tradire potevi solo lasciarmi andare facilmente, sai." Jimin corrugò leggermente la fronte. "Piccolo, di cosa parli? Intendi quella foto che ho postato un paio di sere fa?" Jungkook chiese e il minore annuì con esitazione.

"Jimin, Eun è mia cugina. Siamo cresciuti davvero uniti perché i nostri genitori lavorano insieme nel dirigere l'azienda." Iniziò Jungkook. 

"Si è trasferita in America alla fine delle scuole elementari perché una parte dell'azienda fu trasferita lì. Non la vedevo da allora ed ero davvero emozionato di rivederla." Egli finì di spiegare.

Jimin non si era mai sentito così un completo stupido nella sua vita. "Non ti tradirei mai, mai. E perché dovrei farlo proprio ora che stiamo per avere un bambino? P-pensi che non ti ami più?" Gli occhi dell'uomo iniziarono di nuovo a riempirsi di lacrime.

"M-mi dispiace." Jimin tirò su con il naso mentre anche lui ricominciava a piangere. "Non sarei dovuto giungere proprio a quella conclusione. Sono proprio un ipocrita anch'io." Egli scosse la testa. "Ho quasi perso nostra figlia per via dei miei stupidi pensieri intrusivi. Mi d-dispiace così tanto." Jimin alzò lo sguardo per guardarlo finalmente negli occhi.

"Shhh, va tutto bene. Capisco perfettamente perché a te è parso così. E i tuoi ormoni stanno impazzendo quindi è ovvio che tu abbia pensieri diversi ora rispetto a quelli di meesi fa." Jungkook accarezzò dolcemente il viso di Jimin.

"N-non è giusto però perché mi sono arrabbiato con te per aver p-pensato lo stesso di me e Taehyung. Mi sento così male." Egli pianse. "Non devi sentirti così, ok? Non hai più bisogno di essere stressato. Ti amo davvero tanto, ok? Più di qualsiasi altra cosa in questo momento." Jungkook lo rassicurò.

"Anche io ti amo." Jimin annuì. L'uomo si sporse e posò un bacio sulle sue labbra, sollevando leggermente la maglia del ragazzo per lasciare qualche bacio anche sul suo pancione.

"Hai intenzione di tornare lì così puoi finire le riunioni questa settimana?" Jimin domandò. "No, resterò qui con te. Sorprendentemente, mio padre ha detto che era meglio che restassi qui." Jungkook ridacchiò.

"Pensi mi odi un po' di meno ora?" Chiese il minore con il broncio. "Lui non ti odia, Jimin. Semplicemente non va pazzo per te, ma sono sicuro che quando ti incontrerà la smetterà di fare così tanto l'ignorante." L'uomo roteò gli occhi.

"Per quanto tempo devi restare qui?" Domandò Jungkook. "La mia dottoressa deve fare un ultimo controllo su me e la bambina, poi posso andare." Rispose Jimin. 

"Oh, ok." Disse Jungkook seguito da un sospiro pesante. "Che c'è che non va?" Mormorò Jimin. "Niente, piccolo. Sto bene." Jungkook annuì.

"No invece, hai fatto quella cosa strana dove fai un respiro profondo e guardi via in lontananza. Fai sempre così quando stai per piangere." Jimin spiegò, e ciò fu abbastanza per far piangere Jungkook ancora una volta. 

"P-perché io ti ho fatto questo. Ti avevo promesso che non avrei ferito i tuoi sentimenti quest'anno, ma ho già fallito." Disse l'uomo asciugandosi in fretta le lacrime che scendevano sul suo volto.

"Non piangere, vieni qui." Jimin aprì le braccia per lui, Jungkook si chinò così che il fidanzato potesse abbracciarlo. "Ogni giorno è un nuovo giorno, giusto?" Egli iniziò, e Jungkook annuì.

"Allora possiamo dimenticarci di questo e andare avanti, va bene?" Jimin si staccò dall'abbraccio per guardarlo negli occhi. "Per te potrebbe anche essere semplice, ma è dura vivere con me stesso sapendo che continuo a rovinare tutto e a farti queste cose. Odio ferire i tuoi sentimenti." Jungkook tirò su con il naso.

"Ma non è stata colpa tua, Jungkook. Ti prego, non pensare che lo fosse." Jimin scosse la testa mentre portava entrambi le mani sulle guance del fidanzato. 

Egli sorrise debolmente, sporgendosi per lasciare un bacio sulla punta del naso di Jungkook. "Ti amo davvero tanto, spero che tu lo sappia. Mi rendi davvero felice e non voglio che tu ti arrabbi con te stesso per ciò che è accaduto." Jimin sussurrò dolcemente, asciugando con cautela le lacrime dal volto di Jungkook.

"Anche io ti amo, piccolo. Significhi tutto per me." Jungkook sussurrò in risposta.

...

Jungkook riportò Jimin a casa quando a questo fu permesso di lasciare l'ospedale, tirando il minore tra le sue braccia mentre entravano nella loro camera da letto.

"Jungkook-" "Shhh." L'uomo lo zittì. "Mentre ero lì, riuscivo a malapena a concentrarmi durante le mie riunioni. Avevo questa terribile sensazione che qualcosa di brutto ti accadesse mentre ero via." Jungkook iniziò.

"È normale che ti sentissi così." Jimin gli sorrise. "Avrei dovuto semplicemente pregare mio padre di farmi restare a casa. Niente di questo sarebbe accaduto." Jungkook corrugò le sopracciglia.

"Ora è finita, non rimuginiamoci sopra." Jimin alzò lo sguardo sul fidanzato, che annuì. "Beh, dimmi se cominci a sentire di nuovo dolore, ok?" Disse l'uomo.

"Sì, lo farò." Jimin annuì, baciandogli velocemente le labbra prima di camminare verso il letto per sdraiarsi.

Jungkook si sedette accanto a lui, il ragazzo gli sorrise dolcemente. "Quanto ancora, due settimane?" Disse Jungkook, andando a posare una mano sul suo pancione.

"Sì, ma comincio ad essere agitato. Non l'ho mai vissuto prima." Disse il minore con un piccolo broncio. "Non essere nervoso, sarò qui con te tutto il tempo." L'uomo lo rassicurò. 

"È ciò che mi ha detto Jin qualche giorno fa. Che saresti stato qui con me." Il ragazzo rise. "Visto, anche lui lo sa." L'uomo rise.

"Pensi che assomiglierà più a me o a te." Domandò Jimin. "Non so." Jungkook sorrise nel sentire i piccoli movimenti della bambina contro lo stomaco di Jimin.

"Sarà davvero bella, è tutto ciò che so. Specialmente se finirà per assomigliare di più a te." Egli predisse. "Awww, sei così dolce. Ma immagino che assomiglierà più a te." Disse il minore.

"Tu dici?" L'uomo alzò un sopracciglio. "Sì, decisamente. O quello, o assomiglierò a entrambi in qualche modo." Il ragazzo annuì. "Sì, probabile." Il maggiore fece spallucce.

Jungkook continuò semplicemente a sorridere tra sé e sé mentre Jimin farneticava di quanto anche lui fossi emozionato, felice che le cose siano finite bene.

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Aww che carini, ma solo io non vedo l'ora che la bambina nasca?!

Euphoria||Jikook [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora