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Oggi, Jungkook e Jimin dovevano partire per la loro luna di miele. La loro prima destinazione era l'isola di Jeju, mentre Jungkook stava tenendo la seconda una sorpresa per Jimin. 

Il signor Jeon era arrivato per prendere Haneul e tenerla per la settimana, Jungkook mise tutte le sue cose in macchina per poi tornare dentro casa e salutare la piccola.

"Torneremo presto, ok? Non essere triste." Jimin parlò con calma mentre la bimba lo guardava imbronciata, passandola al signor Jeon. Passarono pochi istanti prima che la piccola capisse ciò che stava succedendo e scoppiasse a piangere.

"Aww, non piangere." Jungkook disse con simpatia. La bimba allungò le braccia verso di lui così il padre di Jungkook gli passò Haneul.

"Shh, va tutto bene, amore. Torneremo prima che tu te ne accorga. Non piangere." Egli mormorò dolcemente, portando una mano ad accarezzarle delicatamente la schiena per calmarla.

Egli posò un bacio sulla fronte di Haneul prima di passarla di nuovo a suo padre, salutandoli mentre uscivano di casa.

"Non mi piace vederla piangere." Jungkook corrugò la fronte. "Nemmeno a me." Jimin sospirò. "Non mi piace nemmeno vedere piangere te, mi fa venire voglia di piangere." Egli rise leggermente.

"Tenerono." Il ragazzo rise. "Come vuoi." Jungkook lo spinse giocosamente. "Vado a prendere le nostre cose poi possiamo andarcene, ok??" L'uomo disse e Jimin annuì.

Jungkook mise le loro valige nella sua macchina prima di sedersi al lato del guidatore, accanto a Jimin. "Staremo nello stesso hotel?" Jimin domandò.

"È una sorpresa." Jungkook si girò verso di lui e gli fece l'occhiolino per poi iniziare a guidare verso l'aeroporto.

Tutto il tragitto fino a lì fu piuttosto tranquillo, Jimin semplicemente sorrideva tra sé e sé mentre ogni tanto dava qualche occhiata a Jungkook. L'uomo incrociò il suo sguardo ad un certo punto, ridendo leggermente mentre tornava a guardare la strada.

"Che hai da sorridere?" Egli lo stuzzicò. "Niente, sono solo felice." Jimin rispose, Jungkook tolse una mano dal volante per tenere la mano di Jimin.

Anche lui era felice.

...

Una volta arrivati sull'isola di Jeju, Jungkook recuperò i loro bagagli prima di dirigersi al noleggio auto.

Mentre guidavano, Jimin notò che fossero passati davanti l'hotel in cui avevano alloggiato l'ultima volta. Jungkook guidò un po' più lontano prima di raggiungere un'area con cancello, sporgendo la mano fuori dal finestrino per digitare il codice.

Era una bella suddivisione di poche residenze, che Jimin sapeva costassero una fortuna vedendo quanto fossero belle.

Jungkook guidò fino all'ultima casa della suddivisione, la più grande, cosa di cui Jimin non era per nulla sorpreso, e parcheggiò nel vialetto.

"Tu possiedi questo posto?" Jimin domandò. "Mio padre lo ha comprato per la famiglia un po' di tempo fa quando ero piccolo, quando non aveva ancora rotto con mia mamma. Venivamo qui spesso ogni anno dopo la fine dell'inverno durante la primavera e l'estate, a volte venivamo anche a Natele." Jungkook spiegò per poi chiudere la macchina.

Jimin fece per prendere la sua valigia, ma Jungkook lo fermò. "Faccio io, piccolo. Tu inizia ad entrare, tieni." L'uomo gli passò la chiave per entrare.

Jimin entrò nella bella e moderna casa, un po' sconvolto da quanto questa fosse elegante. Jungkook lo seguì all'interno non molto tempo dopo, chiudendo la porta dietro di sé.

"La nostra stanza è al piano di sopra, dai." Jungkook gli fece cenno di seguirlo così Jimin lo seguì al piano di sopra.

Jungkook si fermò davanti le due porte doppie nel corridoio e le aprì, lasciando entrare entrambi nel grande rifugio dei proprietari. La stanza era enorme, ci poteva stare tre volte la vecchia camera che Jimin aveva a casa dei suoi genitori.

C'era un grande letto, un salottino con tv e camino, un bagno abbastanza grande e una cabina armadio. C'era anche una grande finestra nella parte anteriore della camera e una porta accanto che portava al balcone.

Jimin mise piede nella calda aria pomeridiana, molto stupito dalla vista che forniva il balcone. Egli poteva vedere la spiaggia e una grande porzione del resto dell'isola.

Egli si girò solo per incontrare lo sguardo di Jungkook che lo stava fissando con un sorriso felice sul suo volto. "È così bello, sono sorpreso che tu non viva qui." Jimin rise.

"Ah, mi piacerebbe." Jungkook guardò in basso e scosse leggermente la testa, riportando lentamente lo sguardo su Jimin.

Il giovane camminò contento verso il marito, avvolgendo le braccia intorno al collo dell'uomo e abbracciandolo forte.

Jungkook lo abbracciò altrettanto forte, non riuscendo a lasciar andare Jimin. Egli lo sollevò leggermente da terra e lo fece girare, incapace di contenere la sua gioia mentre Jimin rideva incontrollabilmente. Era come musica per le sue orecchie.

"Ti amo, davvero tanto." Jungkook sussurrò quando lo rimise a terra, guardandolo negli occhi. Jimin non poteva fare a meno di guardarlo e basta, facendo fatica a formulare una risposta.

Egli poteva guardare negli occhi di Jungkook per tutto il giorno senza problemi, giurando che gli occhi del maggiore contenessero l'intera galassia al loro interno dal modo in cui essi brillavano in certi momenti, come adesso.

"Ti amo anch'io." Jimin annuì, Jungkook unì le loro labbra per qualche dolce istante prima di lasciarlo andare.

Jimin si andò a sdraiare sul letto, emettendo un suono compiaciuto al suo folle livello di comodità. "Questo letto è così comodo." Jimin chiuse gli occhi, Jungkook ridacchiò.

Il minore guardò Jungkook, allungando le braccia verso di lui con un piccolo broncio. L'uomo, che pensava si sarebbe sciolto in quel momento, si arrese e si avvicinò al letto.

"Coccole?" Jimin mormorò, Jungkook annuì mentre si sdraiava accanto al ragazzo, avvolgendo le braccia intorno al suo torso.

Egli si girò per guardare Jungkook, il maggiore premette giocosamente la punta del naso di Jimin con l'indice prima di accarezzargli delicatamente il viso.

"Cosa?" Jimin sussurrò mentre Jungkook era sdraiato lì e stordito osservava ogni tratto del viso perfetto del ragazzo. "Sono solo così innamorato di te, non penso tu lo capisca." Egli sussurrò.

Jimin rise per poi baciare velocemente le labbra di Jungkook, guardandolo di nuovo negli occhi. "No, penso di capirlo." Egli gli assicurò. 

"E ora siamo sposati, non avrei mai pensato che questo sarebbe mai potuto accadere. Mi rende davvero felice." Jungkook continuò.

"Rende felice anche me." Jimin era d'accordo.

Tutto era perfetto.

Quasi troppo perfetto.

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Ciao raga, wattpad ha finalmente aggiunto l'opzione per programmare la pubblicazione dei capitoli, ora non potrò più dimenticare di pubblicare le bozze hahahha.

Commentate, votate e seguitemi se vi va.

Euphoria||Jikook [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora