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Allora intanto buon anno a tutti :)
So che sono 2 mesi che non aggiorno e non ho scuse, ma godetevi quest'altro capitolo 💜💜
1390 parole.

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Jungkook si svegliò prima di Jimin il giorno dopo. Rimase sdraiato per un po' finché non sentì dei piccoli lamenti provenire dal baby monitor.

Si alzò dal letto e uscì silenziosamente dalla stanza, diretto verso quella di Haneul per vedere se fosse già sveglia.

Aprì la porta e sorrise contento nel vedere che Haneul fosse sveglia, si sporse quindi nella culla e la prese in braccio.

"Ciao tesoro, hai dormito bene?" Sussurrò accarezzandole delicatamente la schiena mentre camminava per tutta la stanza.

"Beh, so per certo che è stato così. Io invece no perché mi hai svegliato nel bel mezzo della notte." Jungkook continuò a parlarle, sorridendo quando sentì la sua piccola testolina posarsi sulla sua spalla.

"Ma va bene, presto non sarà più così." Egli concluse, camminando lentamente lungo il corridoio e fino alla loro camera da letto.

Jimin dormiva ancora, Jungkook ridacchiò prima di chinarsi e lasciargli un dolce bacio sulla guancia. Egli ebbe uno di quei momenti dove si rendeva conto di quanto fosse fortunato ad aver incontrato Jimin, entusiasto al pensiero di passare il resto della vita con lui.

Jungkook scese con Haneul al piano di sotto nella cucina, supponendo che anche suo padre stesse ancora dormendo perché non lo aveva sentito affatto. Egli preparò il latte ad Haneul, posizionando accuratamente la punta del biberon tra le sue labbra per poi andare nel soggiorno.

Jungkook accese la TV per guardare il telegiornale, mantenendo però sempre un occhio su Haneul per assicurarsi che bevesse piano. Non voleva che su affogasse perché altrimenti sarebbe andato in panico. Jungkook non voleva che le accadesse qualcosa.

Dopo un po' egli sentì dei passi avvicinarsi per poi sentire le braccia di Jimin circondargli il collo e un piccolo bacio sull'angolo delle sue labbra.

"Mi hai lasciato da solo." Mormorò il ragazzo. "Beh, dovevo andare a svegliarla." Jungkook rispose guardando Haneul. "È così carina." Disse Jimin accarezzandole delicatamente la guancia.

"Sì, ma piange tutta la notte e non riesco mai a dormire. Non capisco come fai a non sentirla e a non svegliarti." Rispose Jungkook. "La sua bellezza ripaga tutto però." Egli annuì, sorridendo quando sentì la manina di Haneul afferrare il suo dito mignolo.

"Hai chiamato tua madre?" Jimin domandò. "Non ancora." Jungkook scosse la testa. "Dovresti chiamarla. Dai, dai Haneul a me." Jimin suggerì, Jungkook gli passò la bambina prima di alzarsi e uscire dalla stanza.

Egli camminò lungo il corridoio e uscì nella veranda sedendosi sul divano a cercare il contatto di sua madre. Erano trascorsi 5 anni da quando aveva parlato con lei.

Jungkook premette il tasto 'chiama' con esitazione, tenendo il telefono vicino l'orecchio mentre ascoltava pazientemente gli squilli.

"Siamo spiacenti, il numero da lei chiamato non è al momento raggiungibile, dopo io beep, lasciare un messaggio in segreteria-" "Strano." Sussurrò Jungkook mentre riattaccava, poi riprovò a chiamare ma rispose di nuovo la segreteria telefonica.
Egli decise di scriverle questa volta, non aspettandosi quella risposta.

  
                         Jungkook: Ciao mamma. So che non ci sentiamo da un po' ma mi chiedevo se magari volessimo incontrarci qualche volta e parlare. Ci sono un paio di persone che vorrei che tu incontrassi.

Euphoria||Jikook [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora