Euphoria||Jikook [TRADUZIONE]

21.

Jimin sembrò distratto per tutto il ricevimento, lo avevano notato tutti, specialmente Jungkook. I due si sedettero al loro tavolo dopo essere passati per i tavoli a salutare e a chiacchierare un po' con gli invitati.

Jimin aveva lo sguardo sulla fede sul suo dito., si sentiva felice ma allo stesso tempo era ancora molto turbato. "Amore?" Jungkook si avvicinò al suo orecchiò e sussurrò.

"Cosa c'è che non va, sei sembrato giù tutto il giorno." Egli aveva notato. "Sto bene, Jungkook." Jimin lo rassicurò. "Per favore, non mentirmi. Voglio che tu mi dica cosa c'è che non va quando torniamo a casa più tardi." Egli disse con fermezza, il ragazzo annuì esitante.

Egli non sapeva come dire all'uomo che forse provava qualcosa per Taehyung.

...

Il resto del ricevimento andò bene e ben presto i due stavano per tornare a casa.

"Mio padre terrà Haneul sta notte. Non ti preoccupare, lui ha già le sue cose." Jungkook spiegò mentre camminavano verso la sua auto.

Jimin stette in silenzio per quasi tutto il tragitto verso casa, iniziando a sentirsi di nuovo nauseato riguardo tutta la situazione.

"Tutto bene?" Jungkook chiese, posando delicatamente una mano sulla gamba di Jimin. "Mmhm." Mormorò Jimin, mettendo la mano su quella di Jungkook così da poterla tenere.

Una volta arrivati a casa, Jungkook guidò Jimin fino a dentro casa, chiudendo la porta dietro di sé prima di avvolgere la vita di Jimin con le braccia per poi sporgersi e unire le loro labbra per un momento.

"Siamo finalmente sposati, piccolo. N-Non sei felice?" Jungkook strinse il giovane tra le sue braccia, apparentemente triste del fatto che Jimin non fosse tanto entusiasta a riguardo quanto lo era lui.

"Sono felice Jungkook. Sono davvero felice, è solo che..." Jimin non concluse, le lacirme iniziarono a riempirgli gli occhi perché davvero non voleva dire la verità a Jungkook.

"Cosa? Dimmi che succede, piccolo. Perché stavi piangendo così tanto prima. Ti ho sentito al telefono." L'uomo voleva disperatamente saperlo.

"Mi hai sentito?!" Jimin andò nel panico. "Sì, ti ho sentito. Ero così preoccupato che sono quasi corso a casa per vedere cosa fosse successo." Jungkook spiegò mentre salivano le scale per andare nella loro camera da letto.

Jungkook posò le loro scarpe nella cabina armadio prima di sedersi accanto a Jimin sul letto, tenendogli la mano mentre lo guardava.

"Non posso dirtelo." Egli scosse la testa. "Mi o-odierai così tanto." 

La sua voce tremò mentre alzava lo sguardo per incrociare quello di Jungkook.

"Jimin, oggi ti ho promesso che ti avrei amato e ci sarei stato per te, per qualsiasi cosa. Non potrei mai odiarti." Jungkook scosse la testa.

Jimin semplicemente lo guardò negli occhi per qualche istante in più prima di premere le labbra contro quelle di Jungkook. Egli pensava che magari se avesse distratto l'uomo se ne sarebbero entrambi dimenticati per quella notte, così da prendere tempo.

L'uomo portò delicatamente la mani intorno la vita di Jimin mentre lo faceva sdraiare, posizionandosi su di lui. Egli si staccò momentaneamente dal bacio, Jimin lo afferrò per la cravatta per ricongiungere le loro labbra.  

Jungkook iniziò lentamente a percorrere il bacio dalle labbra di Jimin al suo collo, il giovane mugolò leggermente alla sensazione di calore che gli scorreva dentro.

Ma Jungkook sapeva cosa Jimin stesse cercando di fare e si allontanò d'improvviso per guardarlo negli occhi. "Non continuo se non mi dici cosa sta succedendo." Jungkook scosse la testa, entrambi si misero di nuovo a sedere.

Jungkook notò un pezzo di carta accartocciato vicino al cuscino, si sporse per prenderlo mentre gli occhi di Jimin seguivano i suoi movimenti. "Cos'è-" "No!" Jimin lo afferrò rapidamente.

"Perché non posso leggerlo. Cos'è? È per quello che piangevi?" Jungkook lo bombardò di domande.

E quindi Jimin finalmente scoppiò di nuovo in lacrime.

Egli porse con riluttanza il foglio a Jungkook, guardandolo tristemente mentre l'uomo lo leggeva. Jungkook tirò un piccolo sospiro quando finì di leggerla, posandola sul comodino.

"Jimin, voglio che tu sia onesto quando risponderai a questo, ok?" Egli iniziò. "Provi qualcosa per Taehyung?" Jungkook chiese.

"Mi d-dispiace." Jimin singhiozzò. "Rispondi e basta, piccolo. Va bene se è così." Jungkook lo rassicurò. Jimin annuì leggermente, tirando su con il naso mentre Jungkook lo tirò tra le sue braccia.

"Shh, va tutto bene, Jimin. Non sono arrabbiato." Egli provò a calmarlo. "Provavi qualcosa per lui prima che se ne andasse quando voi due eravate ancora alle scuole superiori?" Chiese l'uomo.

"S-Sì e non ne abbiamo mai seriamente preso atto p-perché credevamo che saremmo solo stati migliori amici e niente di più. Ma prima che uno dei due p-potesse esprimere i propri sentimenti, lui se ne andò all'improvviso e dopo un po' iniziai finalmente a superare la cotta e poi ho incontrato te." Jimin iniziò a spiegare.

"Avevo finalmente superato la cosa ed ero così felice quando è tornato e credevo che magari anche lui l'avesse superata, ma quella stupida l-lettera ha solo riportato a galla tutti quei sentimenti." Il ragazzo ricominciò a piangere a dirotto.

"I sentimenti sono probabilmente solo un caso per via della lettera, m-ma comunque mi sento davvero in colpa perché sento di aver rovinato questo giorno per via di questo. Vorrei non avesse lasciato quella lettera oggi e se ne fosse andato senza dire addio." Egli pianse.

"Shh, amore, guardami." Jungkook parlò dolcemente, Jimin alzò con esitazione la testa per guardarlo negli occhi. "È tutto ok, lo prometto. Capisco come ti senti in questo momento e non voglio che pensi che io sia arrabbiato, o che ti odi. Tu non puoi farci niente." L'uomo iniziò.

"Ti amo, davvero tanto. Spero che tu lo sappia." Jungkook concluse. "Ti amo anch'io, mi dispiace. Prometto che lo dimenticherò." Jimin si scusò. "No, non dispiacerti. So che sono solo sentimenti temporanei." Egli sussurrò, posando un bacio sulla sua fronte.

"Andiamo a dormire, ok? Credo che la tua mente abbia solo bisogno di riposare un po'. Jungkook suggerì, sperando che questo non avrebbe influito affatto sulla loro relazione.

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