25.

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"Cosa ti va di fare oggi, hmm?" Jungkook sussurrò appena Jimin si svegliò il mattino seguente. "Non lo so." Egli mormorò. "Scegli tu." Jimin suggerì.

"Voglio anche la tua opinione." Affermò Jungkook. "Scegli qualcosa e basta." Jimin sussurrò con gli occhi ancora chiusi, strofinando la faccia contro il collo di Jungkook.

L'uomo ridacchiò alla piacevole sensazione del respiro caldo di Jimin che gli solleticava il collo, tirando il corpo del ragazzo più vicino a sé.

"Credo che andremo a visitare le cascate come abbiamo fatto l'ultima volta. Voglio che oggi sia in un certo modo rilassante per te." Jungkook concluse.

"Ok." Jimin mormorò. L'uomo si mise a sedere e fece uno sbadiglio mentre Jimin continuò ad aggrapparsi a lui. "Nooo, non alzarti." Egli mormorò.

"Non vado da nessuna parte, piccolo. Mi sono solo seduto." Jungkook rise, passando delicatamente le dita tra i capelli di Jimin che aveva posato la testa sulle sue gambe.

 "Cosa vuoi per colazione?" Jungkook domandò. "Preparo io la colazione." Jimin si offrì. "Beh, devo andare al minimarket quindi mandami una lista di cose da comprare in generale. Staremo sull'isola per quasi 2 settimane." Disse l'uomo.

"Lo farò." Jimin annuì. Egli inclinò la testa così da guardare Jungkook negli occhi. L'uomo sorrise contento mentre si sporgeva, posando qualche piccolo bacio sul viso di Jimin, l'ultimo fu sulle sue labbra.

"Ora però devi lasciarmi alzare." Egli ridacchiò. Il ragazzo fece un piccolo broncio prima di togliere la testa dalle gambe di Jungkook così che quest'ultimo potesse alzarsi e andare al minimarket.

Questo si tolse il pigiama per indossare dei vestiti più presentabili, una maglietta semplice e pantaloni della tuta, prima di uscire di casa, lasciando Jimin da solo sdraiato sul letto.

Quest'ultimo gli scrisse una lunga lista di alimenti che gli sarebbero bastati per le 2 settimane di soggiorno sull'isola, assicurandosi di aggiungere le cose che piacevano a Jungkook così che non se le dimenticasse siccome sarebbe stato troppo impegnato a cercare di prendere tutto quello che voleva Jimin.

...

Jimin si alzò dal letto quando dopo quasi mezz'ora sentì la porta d'ingresso aprirsi. Scese con calma al piano di sotto, rabbrividendo per quanto facesse freddo in casa.

"Possiamo spegnere l'aria condizionata?" Jimin domandò mentre seguiva Jungkook in cucina. "No, vai a metterti dei pantaloni." Jungkook ridacchiò.

Tutto ciò che Jimin aveva indossato per andare a letto la sera prima era un paio di boxer e una larga maglietta che apparteneva a Jungkook.

Egli decise di non fregarsene, iniziando piuttosto a preparare la colazione mentre Jungkook finiva di mettere via la spesa. "Dovresti chiamare tuo padre e vedere come sta Haneul." Jimin suggerì.

"Lo chiamo più tardi, sono sicuro che stia bene. Papà mi chiamerebbe se mai succedesse qualcosa." Disse Jungkook. "E probabilmente lei sta ancora dormendo." Egli aggiunse con una risatina.

Una volta finito di mettere via la spesa, Jungkook si avvicinò a Jimin da dietro, portando le braccia intorno alla sua vita per abbracciarlo da dietro mentre il ragazzo cucinava, cosa che l'uomo faceva quasi tutti i giorni se era Jimin a preparare il pasto.

"Che stai preparando?" Egli chiese con tono pacato, posando un bacio sul lato del collo di Jimin. "Frittata." Jimin rispose, ridendo leggermente alla calda sensazione delle labbra di Jungkook contro la sua pelle.

"La brucio se non mi lasci andare." Egli lo avvertì. "Non voglio staccarmi." Jungkook mormorò, stringendo la presa intorno al ragazzo.

"Jiminie?" Jungkook iniziò. "Hmm?" Egli mormorò, mettendo la prima frittata finita su un lato del piatto che aveva precedentemente messo lì accanto. "Come ti sentiresti ad avere un altro bambino?" Jungkook domandò, strofinando delicatamente la pancia ora piatta di Jimin.

Euphoria||Jikook [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora