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Era passata una settimana e Jimin non era uscito dal suo appartamento nemmeno una volta. Era arrabbiato e triste e i suoi amici erano preoccupati per lui. Non volevano che pensasse troppo alla situazione e si stressasse perché non faceva bene né a lui né al bambino e non volevano che lo perdesse.

Anche Jungkook era preoccupato dato che ogni volta che si era fermato al locale dove lavorava Jimin, il ragazzo non era lì. L'uomo decise di andare di nuovo al bar. Egli lasciò l'ufficio e guidò fino al locale. Siccome sapeva che i due ragazzi che lavoravano lì erano amici di Jimin, decise di chiedere a loro se il più giovane stesse bene o meno.

"Salve, come posso aiutarla?" Chiese Hoseok con un sorriso finto in volto perché odiava davvero Jungkook al momento. "Ho una domanda, in realtà." Disse Jungkook guardando nervosamente Hoseok. Yoongi aggrottò leggermente la fronte guardando l'uomo.

"Cosa?" Hoseok smise immediatamente di sorridere, rivolgendo invece all'uomo uno sguardo irritato. "Come... sta Jimin?" Chiese. "Hai proprio un bel coraggio a venire qui a chiedere di lui." Yoongi rise amaramente. 

"Lo so, mi sento davvero male per il modo in cui ho reagito e per come l'ho trattato quel giorno.  Vorrei poter tornare indietro." Jungkook sospirò. "Sei serio?! Jimin non ha fatto che piangere tutta la settimana e non si è alzato dal letto per colpa tua. Dovresti sentirti più che 'davvero male'!" Hoseok avanzò verso Jungkook per afferrarlo per il colletto della camicia ma Yoongi lo fermò. 

"Mi dispiace." Disse Jungkook. "Non dovresti scusarti con me, dovresti scusarti sinceramente con Jimin che deve affrontare tutto questo a causa tua." Hoseok aggrottò le sopracciglia. 

"Devi farti avanti e stargli vicino perché non si meritava proprio quella merda. È ancora giovane e molto sensibile e la tua reazione è stata fin troppo esagerata. È troppo delicato per essere trattato in quel modo, chiunque lo penserebbe solo guardandolo." Disse Yoongi. 

Jungkook prese un respiro e annuì leggermente. "Avete ragione, e me ne pento davvero." Mormorò Jungkook. "Allora vai a dirlo a lui." Hoseok disse e Jungkook annuì prima di uscire dal locale. 

L'uomo guidò fino all'appartamento di Jimin, un po' nervoso al pensiero di parlare di nuovo con lui ma doveva risolvere le cose e migliorare la situazione.

Egli parcheggiò la macchina per poi entrare nell'edificio. Entrò nell'ascensore e arrivato al piano dove viveva Jimin, iniziò a camminare più lentamente per pensare a cosa dire al ragazzo. 

L'uomo rimase davanti la sua porta per qualche minuto prima di suonare il campanello. Aspettò qualche secondo e la porta si aprì e un viso per niente familiare lo salutò. "Um, Jimin ti conosce?" Chiese Jin.

"S-sì." Jungkook si strofinò nervosamente dietro il collo. "Chi sei?" Chiese Jin. "Sono Jungkook." Egli rispose e Jin subito aggrottò la fronte. "Senti, ho bisogno di parlare con Jimin." Disse mentre entrò nell'appartamento. Nel momento in cui i due incrociarono lo sguardo, Jimin saltò dal divano su cui era seduto. 

"P-perché lui è qui?" Il respiro di Jimin si fece pesante e la vista si appannò per via delle lacrime che minacciavano di uscire da un momento all'altro. "Jimin, ho bisogno di parlarti-" Jungkook corse verso di lui quando Jimin iniziò a camminare verso la sua stanza.

Jungkook lo afferrò per il polso e lo fece voltare. "C-cos'altro hai da dire, eh? Mi vuoi dare di nuovo della troia o della puttana?!" Jimin tirò su con il naso. Jungkook fece semplicemente di no con la testa e avvolse le mani intorno alla vita del ragazzo, facendolo avvicinare di più a sé per poi abbracciarlo.

Jimin rimase sorpreso dall'azione improvvisa dell'uomo, provò a spingerlo via ma poi si arrese e ricambiò l'abbraccio iniziando a piangere per l'ennesima volta. "Mi dispiace davvero tanto Jimin. Ho reagito e ti ho trattato malissimo quel giorno e so che non avrei mai dovuto dirti quelle cose. Me ne pento amaramente e mi sento terribilmente per averti dato la colpa di tutto. So che ci conosciamo a malapena e tutto, ma ci ho pensato e voglio aiutarti. Potrà volerci un po' per farmi perdonare. Cavolo, non devi perdonarmi ma per favore sappi che mi dispiace davvero davvero tanto." Jungkook disse dolcemente.

"T-ti odio." Jimin pianse mentre stringeva più forte Jungkook. L'uomo sospirò, accarezzandogli dolcemente la schiena. "Lo so, mi odio anche io. Ci sarò per te e per il nostro bambino o bambina, ok? Mi dispiace." Sussurrò Jungkook, chiudendo gli occhi e assaporando il momento semi-dolce. 

"Adesso vado, Jimin." Disse Jin prima di lasciare i due ragazzi da soli. Jimin si allontanò leggermente dal corpo di Jungkook, sciogliendo l'abbraccio. Il ragazzo si asciugò le lacrime, tirando leggermente su con il naso, guardando il pavimento. 

"Guardami, Jimin." Disse Jungkook. Jimin lentamente lo guardò negli occhi. "Questo non vuol dire che stiamo insieme o qualcosa del genere. Semplicemente..." Jungkook stava mentendo a sé stesso dicendo che non voleva Jimin. "...io ci sarò, ok?" Disse Jungkook.

"Okay." Jimin tirò un sospiro. Seppur di meno, aveva comunque fatto un po' male al ragazzo sentire quelle parole, perché voleva comunque stare così tanto con Jungkook. Non capiva perché Jungkook non voleva lentamente costruire una relazione con lui. Ma d'altronde non avrebbero comunque mai dovuto averne una quindi Jimin lasciò perdere. 

"Quando lo hai scoperto?" Chiese Jungkook. "Un paio di settimane fa." Rispose piano Jimin, il suo corpo tremava leggermente dal fatto che era nervoso. Jungkook se ne era accorto quindi lo prese per mano e lo portò sul divano. 

I due si sedettero, Jungkook avvolse le braccia intorno al ragazzo e lo avvicinò a sé. "Pensavo avessi detto che-" "Shhh." Jungkook lo interruppe. 

"Sto provando ad essere gentile, ok? Non voglio più ferire i tuoi sentimenti. Mi sento già abbastanza in colpa quindi semplicemente...lasciami fare, ok?" Jungkook sussurrò e Jimin annuì, posando la testa sul petto di Jungkook mentre quest'ultimo scorreva tra i canali tv.

L'uomo si fermò su un film che stavano trasmettendo e posò il telecomando sul tavolino. Jimin finì per addormentarsi dato che era così mentalmente esausto.

Jungkook sorrise leggermente per poi prendere in braccio il ragazzo e portarlo nella sua camera. 

"Mi dispiace tanto." Sussurrò. "Sarò qui per te, te lo prometto." Jungkook baciò la fronte di Jimin per poi uscire dall'appartamento.

Euphoria||Jikook [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora