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Erano trascorse quasi due settimane e oggi era il compleanno di Jimin, un giorno che probabilmente aspettava impazientemente più Jungkook dato che, ovviamente, glielo avrebbe reso speciale. 

Purtroppo a Jimin non fu concesso un giorno libero alla caffetteria, quindi il ragazzo avrebbe dovuto lavorare fino alle tre del pomeriggio e poi Jungkook lo avrebbe portato ad un appuntamento. 

Il ragazzo si svegliò quella mattina con dei piccoli baci su tutto il viso, ridendo dolcemente quando il fidanzato gli lasciò un ultimo bacio sulle labbra. 

"Buon compleanno, piccolo." Sussurrò dolcemente. "Grazie." Sussurrò Jimin. "Hai dormito bene?" Chiese l'uomo mettendosi a sedere. "Sì." Il ragazzo annuì.

"È solo che... non mi sento proprio alla grande in questo momento." Jimin sentì lo stomaco contorcersi e i coniati di vomito salire a causa della nausea mattutina. "Vuoi prendere le tue medicine?" Suggerì l'uomo.

"Se provo ad ingoiare una pillola ora, vomito." Jimin rise nervosamente. "Oh, ok. Scusa." Disse il maggiore.

"Beh, prova a riaddormentarti per un altro po', non devi essere a lavoro fino alle dieci, giusto?" Jungkook disse e il ragazzo annuì, vedendo che fossero le 8:00 del mattino.

Jimin chiuse gli occhi, concentrandosi sul provare a non vomitare perché gli avrebbe rovinato l'umore per la maggior parte della giornata. 

Jungkook posò una mano sullo stomaco del fidanzato e lo massaggiò gentilmente. "Ti è di aiuto in qualche modo?" Chiese. "In realtà, sì, lo è." Jimin rise leggermente e così Jungkook continuò a farlo fino a quando il ragazzo non disse di sentirsi meglio. 

Egli si mise lentamente a sedere, sospirando e l'uomo gli si avvicinò. Egli posò entrambe le mani sulle guance soffici di Jimin, chinandosi per baciarlo.

"Non vedo l'ora di portarti fuori oggi." Jungkook sorrise. "Dove andiamo?" Domandò Jimin.

"Allora, dopo che finisci di lavorare, stavo pensando che potremmo andare a fare una piccola passeggiata al parco, poi potremmo andare un po' al centro commerciale per fare delle compere per la bambina e poi possiamo finalmente andare a cena la sera. Che ne dici?" 

"Va benissimo." Il ragazzo sorrise. "Fantastico." Commentò l'uomo.

...

Dopo essersi preparato per andare a lavoro, Jimin scese in cucina dove Jungkook aveva preparato la colazione, muffins alla fragola.

Il tuo colore preferito è il rosa, giusto?" Chiese l'uomo. "Sì, perché?" Mormorò il minore in risposta, avendo dato il primo morso al delizioso muffin. "Volevo solo esserne certo." Rispose Jungkook.

"È per il mio regalo?" Jimin sorrise. "Forse." Il maggiore ghignò, premendogli la punta del naso come fosse un bottone.

"Sei proprio carino." Jungkook sorrise contento per poi sedersi accanto a Jimin, allungando il braccio per tenergli la mano. "Non so dove sarei senza di te." Disse l'uomo amorevolmente, facendo arrossire il fidanzato.

"E ti amo così tanto." Continuò Jungkook, il suo pollice accarezzava dolcemente la mano più piccola di Jimin. "Va tutto bene, Jungkook?" Chiese invece Jimin. "Sto benissimo." Rispose.

"Non so, stai diventando così sentimentale per nessun motivo." Il ragazzo rise. "Sto bene, lo giuro." Anche Jungkook rise.

"Sei proprio carino oggi." L'uomo gli fece un complimento. "Aw, grazie." Rispose Jimin, entusiasta. Il ragazzo indossava una felpa a righe rosa e blu, i capelli un po' arricciati e il volto coperto da un leggero strato di trucco.

Euphoria||Jikook [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora