Jimin era pesantemente preoccupato per Jungkook negli ultimi giorni. Dopo essere tornati da casa del padre di quest'ultimo, il suo stato d'animo aveva iniziato a deteriorarsi completamente.
Sorrideva molto di meno e sembrava di non voler fare altre se non stare a letto tutto il giorno.
Dopo che Jimin ebbe posato Haneul nella culla per il suo riposino, egli tornò nella loro camera da letto dove Jungkook era sdraiato, uno sguardo cupo sul suo viso.
"Ti senti bene?" Chiese Jimin sedendosi accanto a lui sul letto. "Sto bene, sono solo un po' stanco. " Egli rispose blandamente. "Stai così da quasi 3 giorni ormai, sei sicuro?" Chiese ancora il ragazzo.
"Sto bene, Jimin. Per favore non mi disturbare." Disse Jungkook con lacrime evidenti a riempirgli gli occhi. "Ok, stavo solo chiedendo." Sussurrò Jimin, passando le dita tra i capelli d fidanzato per dargli un po' di conforto.
"Se qualcosa non andasse, me lo diresti, vero?" Domandò poi. Jimin non stava provando a forzare Jungkook nell'esprimere i suoi sentimenti, ma poi allo stesso tempo, non voleva che le emozioni dell'uomo si accumulassero così tanto fino ad esplodere.
"Sì, ma non c'è niente che non va. Jimin non sai cosa cazzo mi passa per la testa quindi smettila di supporre cose." L'uomo aggrottò leggermente la fronte.
Jimin rimase piuttosto stupito, sapendo Jungkook avesse risposto in quel modo perché fosse turbato. "Ok, mi dispiace." Il ragazzo si scusò.
"Esco, vado a casa di Jin. Pensi che starai bene da solo con Haneul?" Chiese Jimin. "Sì." Mormorò Jungkook." Ok, ti amo." Il ragazzo si chinò, posando un bacio sulla fronte di Jungkook.
"Qualsiasi cosa ti stia succedendo, spero che me la dirai così potrò aiutarti." Gli sussurrò nell'orecchio. L'uomo non rispose, Jimin sospirò per poi alzarsi ed andarsene.
...
Una volta arrivato a casa di Namjoon e Jin, questo lo lasciò entrare. "Ehi, come va?" Jin lo salutò mentre si andavano a sedere nel soggiorno.
"Non lo so, credo che ci sia qualcosa che non va con Jungkook. Sua madre gli ha detto delle cose davvero cattive qualche giorno fa ed è continuamente turbato da allora. Non si è nemmeno alzato dal letto questa mattina." Jimin spiegò.
"Jimin, forse sta lottando con la depressione. Ci hai mai pensato?" Domandò Jin. "Sì, ma io non so seriamente che cosa fare. Mi ha raccontato di come ne avesse sofferto alle scuole superiori ma nom sapevo fosse ancora così." Egli sospirò.
"Credo che la lite con sua madre l'abbia scatenata." Jin suggerì.
"Non mi lascia parlare con lui di ciò e ho paura che possa finire per avere... quei pensieri." Il giovane espresse le sue preoccupazioni.
"Magari riprovaci stasera. Oppure dagli ancora qualche giorno, ok?" Jin disse e Jimin annuì.
...
Eventualmente, Jungkook dovette alzarsi dal letto una volta che Haneul si fosse svegliata dal suo pisolino. Jimin non era ancora tornato a casa, cosa per cui stranamente l'uomo stava iniziando a pentirsi di averlo lasciato andare. Gli avrebbe dovuto dire di rimanere così da potergli dire come si sentiva.
Jungkook prese la bimba in braccio, guardandola con un sorriso triste. "Mi dispiace, amore. Tu e Jimin davvero non mi meritate." Sussurrò accarezzandole delicatamente la guancia paffuta con il pollice.
"Ho ferito i suoi sentimenti così tante volte e anche se mi sono scusato e lui mi ha perdonato, io ancora non riesco a perdonare me stesso per ciò. Fa davvero male." Jungkook sospirò, Haneul fece dei piccoli suoni mentre stendeva il suo piccolo braccio per afferrare una delle dita del padre con la sua manina.
"Mhh." Egli mormorò con gli occhi pieni di lacrime. "E per di più, mia madre mi odia per nessun motivo apparente. S-sembra che tutti mi odino." Jungkook iniziò a piangere.
"Forse sono davvero una persona terribile." Sussurrò, tirando su con il naso mentre Haneul piagnucolava. "Lo so, papà non dovrebbe piangere, ma non posso farne a meno." Egli disse con una risata amara.
"Per favore, non odiarmi quando sarai grande." Jungkook sussurrò alla bambina mentre lacrime continuavano a rigargli le guance, stringendo la bambina tra le sue braccia.
Sentì la porta d'ingresso aprirsi e poi chiudersi e imprecò internamente per il tempismo. Jungkook davvero non voleva che Jimin lo vedesse piangere.
Si avvicinò alla finestra, guardando il sole che iniziava a calare, l'uomo ascoltò Jimin aprire la porta della stanza, irrigidendosi quando il ragazzo gli si avvicinò.
"Ciao piccola, ti sei riposata un po'." Jimin parlò con tono pacato ad Haneul. "Jungkook?" Egli iniziò. "Hmm?" Jungkook mugulò, temendo che se avesse aperto la bocca per parlare avrebbe ricominciato a piangere.
"Ti senti un po' meglio?" Chiese Jimin, dando all'uomo un abbraccio confortante da dietro. "Non lo so." Mormorò Jungkook.
"Puoi parlare con me, lo sai? Qualsiasi cosa ti stia preoccupando non se ne andrà finché non ne parli. Anche io ci sono per te, Jungkook." Disse Jimin.
"Jimin, davvero io n-non- dannazione."
Esclamò il maggiore quando la sua voce tremò un po'. Rimise Haneul nella sua culla così che potesse frettolosamente asciugarsi le lacrime.
Si girò poi per guardare Jimin, portando le sue braccia ad avvolgerlo forte prima di arrendersi e lasciar uscire le lacrime. "Jungkook, ti prego dimmi cosa c'è che non va. Mi stai facendo preoccupare." Il ragazzo riprovò. "Te l'ho già detto un centinaio di volte, e pensavo che ormai lo sapessi." Jungkook singhiozzò. "Io non ne ho proprio idea, Jungkook." Disse il minore.
"So che probabilmente non me lo dirai oggi, ma ti prego, parlamene presto. Fa male anche per me vederti così." Egli insistette.
"Mi dispiace, piccolo." Sussurrò Jungkook. "No, non scusarti. Non hai fatto niente." Jimin scosse la testa. "Invece sì. Non avrei dovuto parlarti in quel modo prima." L'uomo menzionò l'episodio di quella mattina.
"Perché continuo a rovinare le cose tra di noi?!" Jungkook pianse. "Jungkook..." Jimin accarezzò delicatamente il volto del fidanzato. "Non ho preso quello che hai detto sul personale. Capisco perché tu ti sia comportato in quel modo, e non sono arrabbiato." Disse il minore.
"Ma ciò non lo rende giusto." Jungkook ribattè.
"Che ne dici se ne parliamo più tardi, ok? Dopo aver fatto addormentare Haneul. Mi dirai tutto poi?" Jimin ci provò per l'ultima volta.
Jungkook annuì con esitazione, Jimin gli asciugò le lacrime prima di baciarlo. "Ti amo e tutto ciò che voglio adesso è che tu sia di nuovo felice." Sussurrò.
Jungkook sarebbe tornato ad essere se stesso eventualmente, ma non sarebbe stato semplice.
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Euphoria||Jikook [TRADUZIONE]
FanfictionJungkook non si aspettava di avere una famiglia con la sua avventura di una notte... Traduzione italiana. La storia non è mia. Tutti i crediti vanno all'autore originale @/1_800_hobiwater. •Top¡Jungkook! •Bottom¡Jimin! •Mpreg •Leggero abuso verbale...