Giornata no

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A volte Martino ha l'impressione che Niccolò ci goda, a crogiolarsi nel proprio dolore. Cosa che fa anche lui, per carità, ma più per scena che per altro.
Sì, lo ammette - sottovoce, soltanto a se stesso in un angolino della sua testa - che se non c'è un pubblico allora il piangersi addosso perde di attrattiva. Studia, piuttosto. Si chiude in camera sua a giocare a FIFA o si mette a cazzeggiare sul computer e sul cellulare finché non torna di umore quanto meno accettabile.
Be', sì succedeva più spesso quando ne aveva una sua, di camera... Ora, se gli capita di avere una giornata no e Nico non ha lezioni per cui uscire piuttosto va a casa di Gio che lo ascolta sbuffare mentre lo straccia con una squadretta di Serie B e se lui non c'è allora piuttosto va a chiudersi in biblioteca. A farsi una passeggiata. A guardarsi il peggior film in programmazione per potersi lamentare dei soldi sprecati, dei pop-corn stantii e della Coca con troppo ghiaccio.

Questo suo volersi buttare ancor più giù, rigirando il coltello nella piaga... Fatica davvero a capirlo.

Che poi, gliel'ha anche chiesto di spiegarglielo. Perché non sarà mai uno di quelli che si mette a psicoanalizzarlo, e perché ogni tanto gli piace approfittare del fatto che Nico non si sia dimenticato di quella promessa che gli ha fatto per il suo diciannovesimo compleanno. Non sarà carino, ma lui mica lo è.

"Sì che lo sei, Rose. Carino e coccoloso, anche se per non darlo a vedere cerchi di essere più fastidioso della sabbia nelle mutande." Ancora gli risuonano le parole di Filo nelle orecchie, quando s'era opposto veemente a quella definizione data da Silvia. S'era semplicemente limitato al minimo dell'educazione, dandole una mano a sparecchiare e a lavare i piatti... che bisogno c'era di fare tante scene?

Comunque. Niccolò gli ha spiegato che non si tratta di un 'mal comune, mezzo gaudio'. Ci sarebbe arrivato anche da solo fin lì, perché Nico non è proprio il tipo da godere delle disgrazie altrui. Neppure di quelle di personaggi fittizi. Lui, che s'impietosisce anche di fronte al ragnetto che ha messo su casa in un angolo remoto della loro camera e ha tentato di convincerlo ad andarsene con estrema gentilezza. C'ha poi pensato Martino, a farlo uscire, sotto il suo sguardo attento. Lui lo sa, che il suo Marti non è per niente carino e quel ragno rischiava di fare una brutta fine!

Lui... S'immedesima in quelle persone che soffrono le pene dell'inferno sullo schermo. Ci sta così male da non riuscire spesso neppure a piangere, ci rimugina sopra per ore e non riesce a far nulla. A malapena mangia, e si rigira nel letto manco stesse adagiato sui tizzoni ardenti. Non sopporta di venir sfiorato - e Marti sta imparando a non prenderla sul personale - finché non tocca il fondo. Soltanto allora comincia la risalita. Questo secondo le sue strampalate convinzioni. Che, come quella del 'se non ti parlo di qualcosa è perché non ha nessuna importanza per me', sono parecchio assurde.  

A volte queste sue pratiche autolesionistiche si concludono con una catarsi che porta con sé l'ispirazione per qualche nuova opera d'arte. Spesso si limitano a lasciare strascichi di vergogna e sensi di colpa.

Quindi col cazzo che starà a guardare mentre Niccolò s'intristisce ancor di più, di proposito, guardandosi roba del tipo Million Dollar Baby, Still Alice, The Father, Never Let Me Go, American History X, Espiazione, Blue Valentine, Eternal Sunshine Of The Spotless Mind, The Fall... E poi ovviamente non possono mancare Brokeback Mountain, Philadelphia, The Normal Heart. Insomma, nemmeno film strappalacrime. No. Son calci nello stomaco con uno stivale dalla punta di ferro, pure per lui che fa tanto l'imperturbabile.

No, se ha intenzione di farlo dovrà passare sul suo cadavere.

Ha recuperato un film vecchio quanto il suo ragazzo, di quelli dove i protagonisti si prendono e si mollano fino al gran finale in cui mettono insieme due neuroni e confessano di non aver mai smesso di amarsi. Baci e abbracci, fiori d'arancio e carie assicurate. Poco importa che Nico lo chiami Mr. Bambi per una settimana - maledetta Julia Roberts per non essersi opposta a quel soprannome quando ha letto il copione! - perché è un prezzo che paga più che volentieri per scorgere l'ombra di un sorriso sulle sue labbra mentre se ne stanno spaparanzati sul divano a coccolarsi. Si sorbirà volentieri Niccolò che gli dice che questo è il loro film, cioè: tra quel nomignolo, la scena in cui scavalcano il cancello per andare nei giardini e la pellicola a cui sta lavorando Anna che guarda caso si chiama 'Helix'?

"Ehi, so che non hai granché fame e non ti va di far nulla... Ma non vorrai mica lasciarmi solo mentre mi mangio un gelato e mi guardo Notting Hill... Giusto?" Gli chiede, appoggiandogli una mano sulla spalla e sperando che se la senta di chiudere il suo portatile e rimandare la visione di Requiem For A Dream al duemilamai. Ha già preparato due cucchiaini, anche se come sempre finiranno per farlo sciogliere e lo leccheranno via l'uno dalla pelle dell'altro - con Martino che si lamenta per quanto è antigienica quella pratica, anche se non smette mica di lavar via fino all'ultima goccia - e una scorta di altre commedie romantiche da metter su casomai l'umore di Nico non fosse migliorato neanche un po'. "Tanto le lenzuola non scappano, puoi tornare a fare il burrito umano più tardi. Su, avanti." Lo incoraggia scherzosamente ad alzarsi, lasciando scendere la mano dalla spalla. Gli accarezza il braccio, arrivando poi alla mano che Niccolò ha appoggiato sul cuscino.

"Okay..." Mormora, senza troppa convinzione. Però afferra la sua mano, facendosi tirare su. Lo segue fin nel soggiorno, dove si lascia cadere mollemente sul divano. Reclama subito un abbraccio, non nascondendo il suo malcontento quando Martino deve allontanarsi quanto basta per far partire il film.

"Da burrito a cozza? Di bene in meglio, direi..." Lo prende un po' in giro, con un leggerissimo bacio sulle labbra. Ci sarà anche il passaggio a 'polipetto' , che non arriverà mai troppo presto. Probabilmente non sarà quella sera stessa, ma magari l'indomani.

Sperarci non costa nulla, no?


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A/N: I film ve li consiglio tutti che son bellissimi, ma sicuramente non da guardare per risollevarvi il morale. 

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