And not a single fuck was given that day

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Nota: Fic scritta subito dopo la pausa della S2, quando ancora non avevo ancora NESSUNISSIMA idea di come avrebbero reagito i Contrabbandieri. POV di Elia.

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Ha rinunciato a capirlo, Rametta.
Manco è più degno di essere chiamato per nome, 'sto qui che scompare per dieci - DIECI, non due!! - cazzo di giorni senza dire niente a nessuno.
Senza chiedere scusa, senza avanzare alcuna giustificazione.
Andasse pure a farsi fottere. Forse è proprio quello il suo problema, no? Che non tromba abbastanza.
Perché scusa tanto, ma anche lui c'ha due famiglie tra cui dividersi e non ha mai tirato in ballo gli scazzi con mamma e papà per pararsi il culo.

Giovanni, ovviamente, era già disposto a dimenticare tutto al terzo giorno d'assenza consecutivo. Le puttanate su Eva, la spinta che l'aveva fatto cadere a terra... Era quasi come se gli fossero scivolate addosso. Quasi, certo, perché non gli si poteva nominare Martino senza che gli sparisse il sorriso dalla faccia e cambiasse discorso, ma lo si notava da come guardava il suo banco vuoto che se avesse potuto si sarebbe precipitato a casa dell'amico.

Il coglione, però, aveva spento il cellulare. Se anche si fossero presentati da lui tutti e tre, quello era capace di far dire dalla madre che o non era in casa o che stava troppo male per vedere qualcuno.

"Senti... Io ed Eva manco stiamo più assieme, si faccia pure chi cazzo le pare. Voglio sapere che cazzo c'ha Martino in 'sto periodo, piuttosto." Ha sbuffato, quando Elia gli ha fatto notare che non erano loro a doversi esporre quanto piuttosto chi aveva dato il via al litigio.

Luchino, come Giovanni, è piuttosto preoccupato. Si chiede se, come amici, non dovrebbero fare di più. No, cazzo. Proprio no.

Dovrebbero fare come lui, che se ne frega e non controlla mai se un certo nome è apparso sulla chat dei Contrabbandieri.
Come lui, che giusto saluta il redivivo tornato in classe il 19 e si limita a stare nel suo banco e a non invadere lo spazio vitale che Rametta considera così prezioso.

A lui, tanto, mica manca quel cazzone di Marti. Quello con la stoccata sarcastica sempre lì pronta, la sua spalla per prendere per il culo quel sottone di Gio o per salvare Luchino da sé stesso. Non si pone affatto le domande che tormentano gli altri. Chi cazzo se ne frega di quello che passa per la testa di quello là.

S'accorgerà, prima o poi, che non può e non deve reggerne tutto il peso da solo... Ci sono gli amici per questo, no?
Spera che sia prima, che poi.

Lunga vita al nostro viaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora