Lunga vita al nostro viaggio

L'amico ritrovato?

Sono stata io, la cattiva della situazione.
Be', certo.
Mai una colpa, tu.
Che hai nascosto, mentito, e rigirato le cose tanto quanto me.
Prima Luai, poi Martino... Scusa, ma io cosa avrei dovuto pensare?

Okay, okay. Diamoci una calmata.
Son sempre posata e razionale, io.
Ho sempre dato tutto, fatto del mio meglio.
Non ho rimpianti, né rimorsi.

È finita da tempo, ormai.
Non dovrei lasciare che la tua assenza al mio compleanno - che per anni abbiamo festeggiato insieme - mi intristisca a tal punto.
Non ti porto alcun rancore, Nico, anche se potrebbe sembrare diversamente. Vorrei fosse lo stesso per te.

Mi manchi. Mi manca l'amico con cui andavo a ballare, che mi faceva morire dalle risate con le sue mosse improponibili. Mi mancano gli assurdi esperimenti culinari, e la torta immangiabile che ogni anno ti sei ostinato a preparare. Mi mancano perfino le giornate passate a letto... per intossicazione alimentare.
Le lunghe chiamate mentre guardavamo lo stesso telefilm, e non ci trovavamo mai d'accordo su chi fosse il personaggio migliore.

Non è il mio ex, a mancarmi.
È Colino. L'allampanato ragazzino con la testa gonfia di riccioli, a cui non bastavano mai i fazzoletti ed un giorno si pulì con la mia manica.
Che s'aspettava che io dicessi "Ewww, che schifo" come ogni persona normale - Maddi, davvero, dovremmo smetterla di usare quella parola - ed invece t'avevo offerto un pacchetto e apostrofato con un "Ehi! Magari la prossima volta usa questi!"
Che era scoppiato a ridere, allora, e la cui risata aveva scosso tutto il corpo.

Il Colino che sapeva distrarmi da un pomeriggio di studio disperato costruendo un fortino di cuscini nel mio salotto.
Che oggi avrebbe radunato tutti quanti per intonare un "Tanti auguri a te", ed invece...

Manco un messaggio, mi merito.
Manco un pensiero.
Ma va bene così. Son felice per te, davvero.
So che ciò che hai con Martino è profondo, sincero, e vi auguro ogni bene.
So che stai procedendo dritto per la tua strada, e che saprai sempre rialzarti.
So che ora hai trovato la persona che davvero sa come sostenerti, darti una mano quando sei un po' azzoppato senza tentare di fermarti per evitare che tu ti faccia nuovamente del male.

Se per il quieto vivere devo essere la cattiva, se ti serve pensar questo di me per essere in pace con te stesso e con l'aver calpestato la nostra amicizia... Me lo dovrò far andar bene. Mi ci dovrò rassegnare, prima o poi.
Andare avanti, dimenticandoti del tutto.

"Maddi? Ehi? Ti sta suonando il cellulare. È Niccolò."