1.
Dell'effettiva prima volta non ha memoria.
In più occasioni è stata raccontata, per suscitare l'ilarità del parentado (da suo padre) o cercare conforto e solidarietà (sua madre).
Inutile sperare che non dovesse sorbirsela pure Niccolò, ad una cena di compleanno. Quando Martino manco poteva prendersela con mamma, essendo lei la festeggiata.
"Ah, quindi sei duro de capoccia fin dalla più tenera età... " È stata la sua sola reazione, che ovviamente ha spinto Marti a ribattere subito.
"Eh? Scusa? Come? Parli tu che manco te scomponi quando prendi lo spigolo della finestra in testa, perché tanto ce l'hai dura come il marmo..." S'è premurato di mandargli un messaggio sul cellulare, che Nico ha subito letto. 'Ni, vedi di non menzionare altre cose dure quando siamo con mia madre, grazie'
Al che è scoppiato a ridere, per poi cambiare totalmente argomento e distogliere l'attenzione da banali ed imbarazzanti incidenti dell'infanzia di Marti.
Che poi non è nemmeno stato chissà che, s'era intestardito nel voler dimostrare che era grande e sapeva prendersi cura di sé stesso ha pensato di dimostrarlo tentando di farsi la colazione da solo a casa dei nonni.
Prima ancora che potesse riportare ustioni di secondo grado o mozzarsi falangi, aveva aperto un certo mobile della cucina. Sì, esattamente quello che gli era sempre stato detto di lasciar stare e chiamare un adulto se mai avesse avuto bisogno di qualcosa lì dentro.
Una valanga di roba gli era caduta addosso, lui era volato giù dalla sedia... E l'era cavata con qualche graffio, un trauma cranico lieve ed una giornata al pronto soccorso per far riprendere sua nonna.
Ridicolo, davvero.
2.
Decisamente meno stupido il modo in cui c'era finito anni dopo, anche se... Con il senno di poi, non saprebbe dire se il giudizio possa restare lo stesso.
Cioè... Era una cosa che, davvero, poteva capitare a chiunque.
Giusto prima delle vacanze di Pasqua 2017 – roba che ormai Nico e Gio si son ripromessi di tenerlo chiuso in una stanza ricoperta di pluriball in quel periodo, negli anni a venire – s'era rotto il polso nel tentare un nuovo trick con lo skate. Polso destro, naturalmente, perché non sia mai che la vita possa evitargli mesi di prese per il culo.
"Daje, Martì! Che è quella faccia, sentiamo, quando c'ha la Passarelli che 'na mano te la dà volentieri..." L'avevano ampiamente sfottuto, mentre aspettavano il suo turno al pronto soccorso. Martino nemmeno era riuscito a ribattere in modo convincente, non quando era così sollevato nel vedere che Gio aveva riacquistato un po' di colorito dopo il suo urlo straziante e la corsa in ospedale.
Ecco. Le motivazioni... Quelle erano state piuttosto idiote, sì.
Aveva lasciato credere che lo stesse facendo per far colpo su Sara, perché gli faceva comodo. Esattamente come gli faceva come gli faceva comodo che tutti credessero che la loro fosse una storia seria.
Se l'era giusto paccata una volta, ad una festa. Chi diavolo l'aveva tirato fuori il gioco della bottiglia? In seconda superiore non erano un po' grandi per certe cose?
Poi lei, qualche giorno dopo, gli aveva offerto un caffè alla macchinetta. Avevano così scoperto di avere diverse cose in comune. Gusti simili in fatto di cinema, serie TV, musica... Famiglia disastrata che per ora preferiva fingere di essere meglio di quelle del Mulino Bianco... Se la cavava con FIFA ed era fortissima sui picchiaduro, ma soprattutto non le interessava affatto avere una replica di quella serata.
Tra svariati tira e molla – crisi create ad hoc per affogare i dispiaceri nell'alcool e nell'erba con Giovanni, più che altro – son durati per oltre un anno insieme, alla fine. Si vedevano giusto quando il Peccio ne aveva combinata un'altra delle sue, quando Elia si chiudeva in casa per recuperare un'insufficienza. Quando non voleva assolutamente chiedersi cosa stesse facendo Giovanni, con Laura prima e con Eva in seguito.
Poi Martino era sparito per l'intera estate e a settembre aveva saputo che s'era trasferita chissà dove, senza dirgli niente. Perché dai, sì, suo padre aveva lanciato un trend che era proprio un peccato non adottare... no?Buon per lei, comunque. Ovunque sia, spera che abbia trovato una persona un po' meno stronza. Un po' più onesta.
Perché lo sapeva benissimo, già allora, che era per Giovanni che aveva tentato quella nuova impresa. Mica per la Passarelli.
Ovvio che era per lui.
Per riempirlo d'orgoglio, venire abbracciato e poi... Poi cosa?
Non gli è mai stato chiaro.
Nulla lo è davvero stato, finché non è arrivato Niccolò.
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Lunga vita al nostro viaggio
FanfictionGrazie per la copertina a babykit87l :) !! Nonostante scriva principalmente in inglese (mi trovate come Akira14 su AO3), ho un paio di cose pure in italiano ed ho deciso di raccoglierle tutte qui. Sono state scritte dalla messa in onda nel 2018 in p...