Insegnami la vita, Niccolò

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Prompt: Festival (Day 4)


Ah-ha!

Adesso la capisce, la spossante insistenza di sua madre nel convincerlo ad andare a lezione al suo posto.
Sicuramente, anche il timore di disturbare i compagni - chiedendo appunti e registrazioni - avrà giocato la sua parte... ma questo non può essere un caso.

E con 'questo' intende l'insegnante fregno. Ma fregno-fregno, come direbbe Luchì. Tanta roba, per citare Federica.

Avrà un paio di anni in più di lui e, a quanto pare, sta facendo qui il tirocinio per l'università.
Ha un finto accento british che solitamente a Marti farebbe venire l'orticaria, ma che in bocca Niccolò lo rende soltanto più adorabile. Come se ce ne fosse bisogno. Perché no, non poteva essere bello e stronzo. O di quelli che un po' se la tirano - o così pare - finché non li conosci meglio. Alla Edoardo Incanti, insomma.

No. È bello come il sole e buono come il pane.

Ha un entusiasmo sconfinato per la musica per l'inglese, e Martino sarebbe volentieri ad ascoltarlo per ore.

Peccato tocchi a lui parlare, ora.

Cioè, ha già monopolizzato gran parte della lezione punzecchiando Nico - e a chiedersi quanto (risposta: 'na cifra) renderebbe meglio se potesse se lo potesse fare in italiano - per cui si sente un po' in colpa ad essere pure quello che espone il lavoro di gruppo...

Ma hanno così insistito, gli altri!

Dicono che gran parte delle idee per il festival che hanno creato vengono da lui. Perciò è giusto che sia Marti ad avere l'occasione di fare bella figura con Niccolò, no?

Borbotta che non capisce di cosa stiano parlando, chiedendosi che diavolo vada in giro di lui sua madre e se davvero il suo colpo di fulmine per sto tizio sia così evidente.

"As glad as I am to keep listening to the sound of your lovely voice, Marti I'd rather hear someone else from your group... " Viene subito interrotto. Resta così ipnotizzato dal sorriso di Niccolò, che alla fine gli è andata pure bene che il compito di esporre sia andato a Ludovica.

Che s'è offerta volontaria, pur non avendo aperto bocca fino a quel momento!

La sua voce è poco più di un sussurro, e tiene gli occhi fissi sul pavimento. Niccolò, tuttavia, è chiaramente molto orgoglioso che abbia voluto esporsi così. Tutti la ascoltano rapiti, e c'è un senso di cameratismo tra queste mura che a Marti ricorda un po' gli anni delle superiori con i Contrabbandieri.
Adesso gli è chiaro perché mamma ci sia rimasta tanto male, a non poter frequentare per un paio di settimane.

Sarà l'influenza di un certo insegnante?

È un vero peccato che questa sia l'ultima volta che lo vedrà. Perché insomma, a malapena lo conosce quindi non è che puoi invitarlo fuori per un caffè... che poi si protrarrà fino a diventare una chiacchierata davanti ad un buon piatto di pasta... una colazione insieme... No, no.

Manteniamo un minimo di contegno. Di dignità.

"Ehi Marti, te la cavi piuttosto bene ma se mai t'interessasse migliorare la tua già ragguardevole dimestichezza con l'inglese..." Viene fermato poco prima di uscire, con una mano sulla spalla. Non se la laverà mai più. Ci tatuerà sopra la data in cui un semidio l'ha sfiorato.
Cazzo, la situazione è grave. Si sta trasformando in Silvietta.

Non esattamente professionale prendere gli studenti per il culo, comunque, ma Niccolò non sembra importare. Anzi. Si diverte!

Ehhh... lo vedi che alla fine un po' stronzetto lo è?

"Che c'è, ti stai offrendo di darmi lezioni private?" Che non sa nemmeno se può permettersi ma sulle quali già mettere la firma. Roba da manuale. Il manuale su come essere dei sottoni assurdi su tizi incontrati giusto un'ora fa, scritto di suo pugno. Un bestseller.

"Esatto. Ti andrebbe di discuterne davanti a un caffè?"

E già lì sente, gli echi delle prese per il culo che gli toccheranno.

Non perderanno occasione di ricordargli che avrebbe potuto benissimo chiedere ad Eleonora, quelli.

"Sì, perché no? Offri tu, però..." Ecco, rendiamogli subito chiaro quanto Martino sia pulciaro.

"Allora ti porto in un posto davvero fichissimo. Spaziale. Preparati a rimanere sbalordito, caro mio."

Ah, su questo Martino non ha alcun dubbio.

Quest'uomo sembra nato per meravigliarlo.

E questo è solo l'inizio.

Lunga vita al nostro viaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora