Epilogo di "Escimi il cu... ore ❤️"

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Martino

“Pensavo di avere trovato l’uomo della mia vita… Ma dopo questa, mi sa che ci dovremo lasciare.” Sospira, incrociando le braccia ed alzando gli occhi al cielo.

“Addirittura.” Lo stuzzica, lo stronzetto, cercando di togliergli l'iPad dalle mani e finendo per spalmarglisi addosso.

No, non è il momento.
Ci sono... Com'è che si chiamano quelle cose importanti che uno deve fare per prime, accantonando il piacere?
Ah sì. Priorità.

Con una forza di volontà che manco Luchino nel rifiutare la quarta porzione del tiramisù della nonna di Nico - l'avevano vista tutti, la disperazione sul suo volto - se lo toglie di dosso.

“Eh sì. Non possiamo trasferirci a Casetta Mistica solo perché è una zona dal nome fico, Nì. Quindi smettila con quella faccia da cane bastonato, e con i tuoi ‘dai, ti prego’...”

“Perché potresti cedere?”

Non merita manco una risposta. Davvero.
Cedere, lui, agli occhioni di Nico e qualche supplica?
Certo che sì.

Niccolò

Eccoli. Nella loro prima casa, a cena con i suoi genitori e la mamma di Marti.
Non proprio in centro, ma quasi, perché in fondo non è che per lui fosse così importante dove andassero a stare. Ogni tanto può darla vinta, a Martino. Non troppo spesso, però, che altrimenti piglia brutte abitudini.

Ed ora si lasceranno alle spalle i selfie sul balcone di Nico, con le sue immancabili canotte o felpe e gli occhiali da sole. Così come le sfilate da tossichello-indie del suo magnifico ragazzo.
Peccato.

Non avrebbe mai pensato di poter essere così felice, non dopo che lei era venuta a mancare.
Ma Martino - e con lui tutti i loro amici - non s'era arreso nemmeno per un istante. Con incredibile - immeritata, davvero - pazienza gli aveva ricordato che non c'era un attimo da perdere. Che ogni istante andava vissuto appieno, senza eccessivi timori per quello che li aspettava. Lo aveva spinto a cercare i suoi genitori, a perdonarli per aver lasciato l'accollo della sua malattia ad un'anziana signora piuttosto che prenderselo personalmente.

Non era forse quello, il modo migliore per onorare la sua memoria?
Progettando il matrimonio da celebrare di lì ad un anno, perché non c'è ragione di aspettare quando sai di aver trovato la persona giusta?

Certo che sì.

Lunga vita al nostro viaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora