3.

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Mi piace pensare che tutto accada per una ragione.
Di certo, non mi sarei mai immaginata di ritrovarmi qui Federico Chiesa.
Anche lui sembra sorpreso.
-Cosa fai qui?- chiedo mentre la penna mi sfugge dalle dita per la sorpresa.
-Cosa fai tu qui?-
-Ci lavoro, mi sembra ovvio.-
-Io ho un appuntamento per una pulizia dentale..ma di certo non mi aspettavo di incontrarti qui.-
-Ti ho detto che lavoravo come segretaria in uno studio dentistico.-
-Si, ma quante probabilità c'erano che in tutta Torino, tu lavorassi proprio dal dentista dove ho preso l'appuntamento io?!- chiede.
Già, quante probabilità c'erano?
-Non ne ho idea, ma è davvero un'assurda coincidenza.-
Sorride.
-È davvero una bella coincidenza..- si sporge in avanti per farsi sentire soltanto da me. - Il tuo turno finisce tra mezz'ora, ti va di andare a fare un giro?- chiede.
-I-Io non lo so...-
-Potremmo prendere un caffè..-
Guardo l'orologio alla mia destra, segna le 15:34.
-Va bene, ma decido io il posto, ci stai?-
-Ogni suo desiderio è un ordine.- dice con aria solenne mentre non riesce a trattenere un sorriso.
Rido.
-Va bene genio della lampada, ma adesso ti aspetta una bella pulizia, e dovresti evitare di bere bevande che possano macchiarti i denti. Quindi sappi che il caffè è escluso.-
Alza gli occhi al cielo.
-Certo Miss, e cosa vuoi bere?-
-Vedremo, avrai ampia scelta non preoccuparti!- dico entusiasta pensando a dove lo porterò.
Sorride.
Questo ragazzo ha un sorriso perenne sul viso, cosa positiva.
-Sai, ieri sera pensavo una cosa, ma avevo un po' paura a dirtela, non volevo che pensassi che fossi un pazzo maniaco..-
-Beh, non hai proprio l'aspetto di un pazzo maniaco.- dico.
-Ah si?-
Annuisco -Più che altro mi ricordi..un orsetto di peluche..- dico.
-Un orsetto di peluche?! Sul serio Eva?-
-Si, sul serio. Comunque cos'è che pensavi?- chiedo.
Mi guarda seriamente adesso, come se fosse davvero indeciso se dirmelo o meno.
-Niente, non riesco a dirtelo adesso. L'orsetto di peluche mi ha troppo scioccato!- dice.
-Cosa?! Ma dai, non si fa così! Non puoi ripensarci! Me lo dici?!-
-Mmh, vediamo..no.-
-Federico, dimmi a cosa hai pensato!-
-Più tardi te lo dirò, adesso scusami, ma come puoi notare dal dentista che ci osserva da quella porta è il mio turno!- dice vittorioso.
Mi volto e il dottor Ghirelli ci osserva confuso, anche Vanessa, la mia collega mi guarda come se avessi due teste. -A dopo!- dice scompigliandomi affettuosamente i capelli, disfando un po' la mia coda alta.
Entra,seguendo il dottore, nello studio.
-Lo conosci?- chiede Vanessa.
-Più o meno, in realtà l'ho conosciuto ieri sera in un posto.-
-Sembrate in confidenza.-
-Oh, credo sia solo un tipo molto estroverso in realtà, te l'ho detto, l'ho conosciuto ieri.-
-Ma anche tu sembravi molto a tuo agio mentre parlavi con lui.-
A mio agio? Mh, in effetti si. Mi sento molto a mio agio con lui.
-Si? Beh, stranamente mi mette a mio agio.-
-Solitamente non conversi molto con le persone, tendi sempre a stare per conto tuo.-
-Pensi questo?- chiedo. Non è che mi isolo, semplicemente sono un po' chiusa.
-Si, anche con me non parlavi all'inizio. Poi però ti sei lasciata andare e adesso siamo amiche.-
Amiche?
-Tu pensi che lo siamo?-
-Certo, io ti considero mia amica, tu no? È vero che non usciamo insieme il sabato sera e non ci telefoniamo tutti i giorni, però abbiamo un buon rapporto, molto amichevole..non pensi?-
-Si, è vero, solo che pensavo mi considerassi una collega, tutto qui..-
-Ma no! Siamo amiche e vorrei che ti aprissi un po' di più, lo vedo sai? Non hai molti amici, abito davanti al tuo condominio, sei sempre sola a casa, quando ti vedo un po' giù ti chiamo. Non hai pensato a questa coincidenza?-
No. Non ci avevo mai dato peso.
-Veramente no.-
Sospira.
-Sei un caso perso! Ragazza svegliati!- dice avvicinandosi a me. -Sei una ragazza intelligente eppure nei rapporti interpersonali fai davvero pena credimi. Come fai a non accorgerti quando qualcuno vuole stringere amicizia?!-
-Io..-
-Tu devi uscire un po' dal tuo guscio! Come hai fatto prima con lui! Non ti avevo mai vista così.-
-Che vuoi dire?-
-Che è chiaro che in qualche modo quel ragazzo ti fa uscire un lato di te che non mostri quasi mai. È una buona cosa, ma dovresti lasciare che accada anche con altri. Tipo con me! Davvero non mi consideri un'amica?!-
-Vanessa, non è che non ti considero un'amica, semplicemente pensavo che per te non fosse così. Quindi mi comportavo di conseguenza.-
-Bene adesso lo sai! Hai una nuova amica Eva!- mi abbraccia.
-O-Okey..sappi che conduco una vita molto noiosa.-
-Lascia che lo decida io se è noiosa o meno!-
Chiacchieriamo ancora un po' fin quando Federico non esce tutto felice e pimpante.
-È andata bene?- chiedo.
-Benissimo grazie! Hai ancora qualche minuto vero?- chiede.
-Si, altri cinque, ti spiace aspettare?-
-Assolutamente no, ma figurati! Intanto devo pagare il lavoro svolto, te ne occupi tu o..- guarda Vanessa.
-Oh, Federico, ti presento Vanessa, una mia amica, Vanessa, lui è Federico..un mio..-
-Amico!- si presenta lui.
Cos'è? La giornata internazionale del: Hai un nuovo amico?!
-Ciao Federico! Piacere di conoscerti!- lei le porge la mano che lui stringe.
-Ci pensi tu?- chiedo alla bionda al mio fianco.
-Sisi, questo spetta a me! Tu se vuoi puoi già andarti a cambiare, così poi potrai andare via!- dice.
-Va bene, allora vado a cambiarmi.- lascio che Vanessa si occupi della fattura di Federico.
Mi tolgo il camice ed indosso la giacchetta di pelle bianca.
Mi guardo allo specchio.
Sono vestita piuttosto bene oggi.
Indosso un jeans bianco, una camicia a azzurra, dei tacchi dello stesso colore.
Slego i capelli lasciandoli sciolti.
Le onde morbide e castane mi arrivano quasi al sedere..
Sorriso e torno all'ingresso.
-Hai fatto!?- chiede il calciatore bianconero.
-Si.. Vane, io vado!-
-A domani!-
-Domani è giovedì, ti tocca Clara.-
Alza gli occhi al cielo, non ha molta simpatia per l'altra collega.
-Odio il giovedì!- dice.
-A chi lo dici! Ciao!-
-Ciao divertiti!-
-Va bene!-
Esco seguita dal ragazzo.
-Ti sei trovato bene?- chiedo.
-Molto, davvero professionali!-
-Sono contenta! Ti fa male?-
-Solo un po' indolenzito, ma niente di che! Dove mi porti?!-
-Segreto.-
-Cosa!? E perché!?-
-Vo scoprirai quando saremo arrivati, su, adesso sali in macchina.-
-Andiamo con la tua?- chiede.
-Vuoi andare con la tua?- chiedo notando una Maserati nera parcheggiata dietro la mia Panda bianca.
-Dici che è troppo per andare dal dentista?-
-Tu che dici?-
-Mi sa di sì.-
-Già.-
-E dovrei lasciarla qui?- chiede.
-In effetti non è una buona idea. Facciamo così, la parcheggi nel parcheggio del condominio dove abito, così almeno stai sicuro che non le succede nulla.-
-Potrei lasciarla a casa.-
-Ma così riveleresti ad una sconosciuta il tuo indirizzo. Potrei fare una soffiata a qualcuno non pensi?-
-Chi tu? Nah, non penso che lo faresti.-
-Si, hai ragione non lo farei.- dico.
-Però hai ragione, portiamola da te, così non torni da sola a casa dopo ed io saprei anche dove abiti!-
-Ehi! E sei poi andassi in giro a dire dove abito?!- chiedo.
-I paparazzi non ti darebbero tregua!-
-Già, ad una star come me!-
Ci mettiamo a ridere entrambi.
-Dai fai strada!- dice entrando nella sua macchina.
Scuoto la testa divertita mentre entrò nella mia.
Arrivati sotto casa mia lui posteggia nel mio posto per poi salire sulla mia auto.
-Bel residence.-
-Grazie, allora sei pronto ad andare? Sicuro di aver chiuso la macchina?-
-Sisi, possiamo andare..- dice.
Il tragitto è piuttosto silenzioso, lo becco spesso ad osservarmi e sorridere.
-Perché sorridi?- chiedo all'ennesimo sorriso che fa.
-Mi piace la tua guida, sei brava.-
-Grazie..-
-E credo di poter confermare ciò che pensavo ieri.-
-Ancora?! Se non vuoi dirmelo allora non ricordarmelo!-
-Sei curiosa eh!?-
-Si, le cose lasciate a metà non mi vanno a genio..-
-Si, l'avevo capito! Allora te lo dico..- con la coda dell'occhio noto il suo sguardo serio, ma devo concentrarmi sul parcheggio.
-Aspetta solo un secondo, sto parcheggiando..-
-Sei bellissima..-
Mi fermo di botto andando a fuoco.
-F-Federico! Ti avevo detto di aspettare un secondo!-
-Sei tutta rossa!- dice pizzicandomi una guancia.
Voglio sotterrarmi.
Tipo ora.
Immediatamente.
-Sssshh!! Devo parcheggiare..-
Posteggio e spengo l'auto.
-Era questo che pensavi?-
Annuisce sorridente.
-È stata la prima cosa che ho pensato quando ti ho vista fuori da quella stanza..-
-G-Grazie..-
-Non devi sentirti in imbarazzo, è la verità. Sei davvero molto bella.-
-Beh..l'ultima volta che me l'hanno detto non erano esattamente ben intenzionati..-
-Chi!?-
-Vieni, entriamo, te lo racconto..- dico acciuffando la borsa dai sedili posteriori.
Mi segue fuori dall'abitacolo.
Entriamo in questa pasticceria che grida galassia, stelle e pianeti da tutti gli angoli.
Guarda sbigottivo ogni metro quadro.
-Ma è bellissimo!-
-Già, ci venivo sempre con il nonno, lui abitava qui vicino.- dico nostalgica.
-Devi avere dei ricordi bellissimi con lui..-
-Molti, si. Ci sediamo!?-
-Volentieri!-
Ci accomodiamo in un angolo appartato, per evitare che venga troppo riconosciuto.
-Allora.. di cosa parlavi prima..-
Prendo un respiro profondo...
Non ne ho mai parlato con nessuno eppure sento di poterlo fare con lui..
-È successo tutto due anni fa...-

Autrice: Buon pomeriggio! Come state?! Spero bene!
Ecco a voi il nuovo capitolo!! Spero vi piaccia!!!
Grazie mille per le stelline e i commenti!!😘😘😘😘

Meteore ~Federico Chiesa~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora