La famiglia Chiesa è davvero speciale.
Mi sono sentita accolta, mai fuori posto, cosa che nemmeno accade con la mia di famiglia ormai da tempo..
Federico durante la cena mi prendeva spesso per mano sotto il tavolo per poi sorridere sotto ai baffi quando mi irrigidivo.
Che stronzo.
-Devi proprio andare?- Francesca sembra dispiaciuta.
-Mi spiace, è stato imposto il coprifuoco e non vorrei creare problemi a Federico..-
-Sei una brava ragazza Eva, con la testa sulle spalle e responsabile. Mi ha fatto piacere conoscerti.- Enrico Chiesa è un uomo severo, ma giusto.
Non so, mi da quest'impressione..
-Grazie, anche per me è stato un piacere conoscervi..siete una famiglia splendida..-
-A fatto piacere a tutti noi! Noi torniamo a casa nostra dopo domani, ma speriamo di rivederti presto cara..- li saluti tutti e segui Fede in auto.
-Gli piaci.-
-Ah si? Mi fa piacere..-
-Si, non avevo mai visto papà così loquace e mamma così entusiasta. Per di più è difficile mettere d'accordo Adri e Lore, ma tu ci sei riuscita.-
-Wow, avrò i super poteri secondo te?- chiedo divertita
-Chi lo sa?! Può essere!-
Ridiamo per poi dirigerci verso il mio appartamento.
-Non basterà una sola vita insieme, con te ogni giorno è come fosse l'ultimo..- canticchia spesso questa canzone.
-Ti piace molto questa canzone.-
-Si, molto. A te no?-
Annuisco.
-È poetica..un po' come tutte le sue canzoni..-
-Sei stata bene stasera?-
-Moltissimo, ma sapessi quanto ti ho invidiato..-
-Perché?-
-La tua famiglia è splendida, pensavo a quanto fosse cambiata la mia..-
-Si è sempre in tempo per recuperare, non pensi?-
-Chi lo sa, forse hai ragione. Dovrei mettere da parte l'orgoglio e perdonare mamma definitivamente..-
-Devi farlo solo se lo vuoi.-
-Ora mi sembra così lontano il ricordo di noi felici..-
-Riuscirete a ricucire i rapporti, ne sono certo. Non c'è niente che tu non possa fare.-
-Neanche fossi un Avengers.-
-Una specie ahahahah!-
Con tutta la naturalezza del mondo poggia la mano destra sul mio ginocchio.
Traccia dei cerchi immaginari con il pollice di tanto in tanto.
Il suo tocco non mi da fastidio, non mi fa sentire a disagio, non mi spaventa..
Dopo due anni, forse è la prima volta che la paura di essere abusata non mi attanaglia lo stomaco, anzi con lui..sembra il mio corpo a volere che lui si avvini..
Mi fa paura questa cosa? Un po' si.
Lo allontanerò? No.
-Si ferma il tempo quando sei con me..senza sentirsi soli tra la gente...- continua a cantare.
-Perché divisi non valiamo niente..- continuo io.
-Ma insieme siamo l'opera d'arte più bella di sempre..- conclude lui.
-Pensavo..l'altro giorno mentre sentivo i miei compagni parlare del fatto che sperano nel ritorno dei tifosi allo stadio..che magari quando si potrà..potresti venire a vedermi giocare..ti piacerebbe?-
-Sarebbe bello, ma non capirei un tubo. Diversamente dalla tv, non c'è nessuno li che ti spiega che cosa sta succedendo!-
-Basta esultare per i gol! Soprattutto se miei..-
Rido di gusto.
-Va bene, ho capito. Quando sentirò urlare i tifosi esulterò anch'io!-
-Esattamente, ma di più quando segno io!-
-Ovviamente.- dico ironica.
-Ehi! È ironia quella che sento nella tua voce?!-
-Si.-
-Stronza.-
-Lo so, riesco ad esserlo anch'io a volte.-
-"A volte." Mi rincuora non sai quanto.-
-E perché?-
-Le stronze mi preoccupano, non voglio feriscano i miei sentimenti..-
-Oh tu..povero piccolo indifeso, fanciullo dal cuore tenero..- dico accarezzandogli i capelli della nuca. -Ma va!- gli do un leggero scappelloto -Ma a chi vuoi darla a bere?- chiedo mettendomi a ridere.
Resta sorpreso all'inizio, ma poi ride con me.
-È bello stare insieme a te, mi dimentico di tutto e non penso a nient'altro che non sia tu. Beh, quello anche quando non siamo insieme, diciamo pure che mi sono beccato qualche rimprovero a causa tua..-
-Mia? Ed io che c'entro!?-
-Perché mi sei entrata in testa e non vuoi saperne di uscirne.- dice serio.
-Non è colpa mia caro Chicco.-
-Si, lo è. Berna dice che a pranzo sporco sempre dappertutto perché mangio con la testa altrove. Paulo sa di te e dovresti vedere come se la ride l'infame!-
-Ahaha! Quel ragazzo è fantastico, non lo facevo così simpatico e alla mano.- dico.
-Ti piace?-
-Molto.-
-Come?!- chiede fermandosi sotto casa mia di scatto.
-Che c'è?-
-Paulo ti piace?!-
-Come persona, certo. Perché che avevi capito?- chiedo.
Ci riflette un po'.
-Scusami, hai ragione sono uno stupido. Avevo interpretato male la risposta..-
-Pensavi mi piacesse come ragazzo con cui uscire? Beh, punto primo per quanto sia simpatico e oggettivamente bello, non è il mio tipo, non penso di avere nulla in comune con lui. Poi punto secondo è fidanzato, i ragazzi impegnati sono off limits, che poi ha una fidanzata stupenda. Punto terzo, è un tuo compagno di squadra, non potrei mai farti una cosa del genere.-
-Hai dei principi ferrei.-
-Molto, peccato che degli imbecilli, mi abbiano portato via così tanto. Se non fosse stato per loro, non mi sentirei così inadeguata.-
-Non sei inadeguata..-
-Non ti senti a disagio o comunque disgustato nell'usciere con una che è stata violentata da quattro ragazzi per una notte intera?! Non ti sembro patetica?!-
-No, non mi sembri per niente patetica, ne tanto meno mi disgusta o mi mette a disagio uscire con te. Perché non è colpa tua e poi non sono nessuno per poter giudicare il passato di qualcun altro! Perché tu sei diversa, perché sei bella, ma non ne fai un vanto. Perché sei dolce e sensibile, anche se non vuoi farlo a vedere! Perché sei tante cose, che spesso penso di non riuscire a comprendere perché più grandi di me, ma poi penso a quanto non potrei incontrare un'altra come te e dico a me stesso di tirare fuori il coraggio e prenderti per tenerti con me, di impegnarmi per riuscire ad averti e conquistarti. Ed anche se non ti ho sentita per una settimana, sei stata qui dentro comunque. E stamattina non facevo altro che pensare a quanto avevo bisogno di vederti e parlarti! Quindi è impossibile provare quello che dici tu per me!-
Anche lui ha alzato il tono della voce come me in precedenza..
Le sue parole mi fanno sentire più leggera, mi fanno sentire ancora la spensieratezza dei miei 21 anni, mi fanno sentire una ragazzina che sente le farfalle nello stomaco..
-Degli sconosciuti hanno approfittato di me..mi hanno distrutta..fatta crollare..- abbasso lo sguardo..
-E allora io rimetterò a posto i pezzi uno per volta.- mi alza il volto per far incontrare i nostri occhi. -Io ti aiuterò, io rimetterò i pezzi di te ancora per terra al loro posto..-
-Non hai paura? Non è una cosa facile..ci provo da due anni..-
-So che sarà difficile, che probabilmente ci saranno dei muri e delle situazioni che non riuscirò ad affrontare facilmente e non ti prometto che ci riuscirò sempre, probabilmente spesso fallirò, però di una cosa puoi stare certa. Se scelgo di combattere per te e con te, lo farò fino in fondo, senza tirarmi mai indietro.-
Sorrido e gli lascio una carezza sul volto..
-Non prenderti il fardello di dovermi aiutare, devo rimettere a posto tutti i pezzi e devo riuscirci da sola, perché se un giorno tu deciderai di andare via, se tra noi non ci saranno degli sviluppi, ma resteremo come siamo adesso, due ragazzi che vogliono conoscersi, sarà più difficile per me..-
-Voglio davvero aiutarti..e non me ne andrò..-
-So che vuoi aiutarmi, ma sono io a dover lavorare su me stessa..non tu o gli altri..in più oggi stiamo bene, ma non siamo mai certi di cosa può accadere in futuro, di cosa condizionerà le nostre scelte e azioni, non possiamo sapere se tra noi andrà avanti..-
-Tu vuoi che vada avanti?-
-Si..-
-Anche io..-
-Se lo vuoi, puoi restarmi accanto, ma sarò io a riprendermi me stessa, non voglio che sia tu a restituirmi ciò che era mio, me lo riprenderò con le mie mani..-
-Non allontanarmi..-
-Non ne ho nessuna intenzione..-
-Ti posso baciare?- chiede.
Annuisco..
Posa le sue labbra leggermente sulle mie..
Ha capito che mi lascerò andare poco per volta..
Non è mai troppo irruente, ha rispetto di me e questo mi fa stare tranquilla..
Approfondisce il bacio con il mio consenso..
Le mie dita esplorano i lineamenti del suo viso..
Le sue percorrono la mia schiena lentamente..
Ci separiamo..
-Ho pensato ai nostri baci molte volte..- confessa mordendosi il labbro inferiore..
-A cosa pensavi esattamente?-
-A quanto mi fossero piaciuti e a quanto non vedessi l'ora di ribaciarti..-
-Grazie Fede..-
-Per cosa mi stai ringraziando? Non ho fatto niente..-
-Invece si..mi sento meglio quando sono con te, perché hai rispetto di me come donna in primis e non da quando sai la mia storia, ma fin dall'inizio non hai mai niente che mi facesse sentire sbagliata..-
-Semplicemente perché non lo sei..- guarda l'orologio.
-Io coprifuoco, quasi me ne dimenticavo..-
-Già, dovrei andare purtroppo..-
-Va bene..allora ci vediamo..-
-Quando?-
-Eh? Io non lo so..-
-Senti questa, sabato giochiamo in casa contro il Verona, che ne dici di cenare insieme? La partita è alle 18:00..-
-Oh, va bene..-
-Mi vedrai giocare alla tv?-
-Non ho l'abbonamento, penso serva per vedere le partite, no?-
-Ti passo il mio account, così potrai vedermi..-
Sorrido.
-Va bene..-
Si allunga per prendere qualcosa dal sedile posteriore.
-Cosa cerchi?-
-Per te..-
-Cos'è?-
-Apri e lo scoprirai!-
Apro la scatola e scopro al suo interno una maglia da calcio che presumo sia la sua..
-È la tua maglia!?- la tiro fuori e la osservo.
È bellissima!
-Wow Fede! È bellissima, però, hanno stile quelli della Juve! Grazie mille!-
Lo abbraccio.
-Così potrai indossarla quando mi guarderai giocare da casa o allo stadio..-
Annuisco osservando ancora i dettagli della maglia e il suo cognome sulle spalle..
-Sono felice che ti piaccia..ti accompagno al tuo appartamento..- dice.
-Non preoccuparti, non farai in tempo ad arrivare a casa così, ti mando un messaggio quando sono dentro. Va bene?-
-Perdiamo due minuti..mi sento più tranquillo nel lasciarti al sicuro a casa..-
-Non preoccuparti non voglio tu faccia tardi!- prendo l'iniziativa di baciarlo a stampo. -Buonanotte Chicco.. a domani..-
-Ti chiamo dopo, ti va?-
-Va bene, ma domani hai allenamento ed io devo mettermi a cercare un lavoro, quindi non puoi andare a nanna troppo tardi, altrimenti come segni sabato!?-
- Okeeey..- dice arrendevole..
Lo saluto un'ultima volta ed esco dall'auto salutandolo animatamente con la mano..
-Buonanotte!- urla.
-Buonanotte!!- ricambio.
Entro nel mio stabile e salgo le scale con il sorriso sulle labbra.
-Ti sei messa con uno famoso e non me ne parli?- alzo lo sguardo di scatto e incontro gli occhi di ghiaccio di Martina, già, proprio lei.
-Martina? Cosa fai qui? Non eri in viaggio per lavoro?!-
-Ti ho fatto una domanda.- dice seria.
-Ehi..che modi..non ci vediamo da un sacco e questo è il tuo umore..-
Mi avvicino inserendo la chiave nella serratura.
-Ciò che ti è successo non ti ha insegnato nulla? Gli uomini sono disgustosi e crudeli. Ti userà e ti butterà via.-
Mi blocco..
Ma come fa a sapere ciò che è successo?! Io non gliene ho mai parlato..
-Come..-
-Pensavo che sarebbe bastato a farti odiare ogni uomo sulla faccia della terra..- si avvicina ancora di più..- ma a quanto pare non era abbastanza..-
Sono pietrificata..
Cosa significano le sue parole..
-Cosa stai dicendo?-
-Dovevi essere mia, mia e basta.-
-Martina..io non sto capendo..-
-Apri la porta.-
-N-No..non mi piace la tua espressione, ne capisco cosa diamine stia succedendo..come fai a sapere cosa è successo quella sera..?- sono così confusa..
-Apri.-
-No.-
-Ho detto apri.-
-Cosa volevo dire con quelle parole?! Come fai a saperlo?! Non te ne ho mai parlato!-
-Sono stata io a chiedere a quei ragazzi di violentarti..-
Fa per accarezzarmi il viso, ma mi scanso disgustata..
-Non sei divertente, per niente.-
-Sono serissima, volevo che odiassi gli uomini e ti rendessi conto di quanto io ti amassi e che prendessi in considerazione i miei sentimenti, ma adesso salta fuori la tua relazione con quel calciatore, non volevo crederci, sono tornata qui non appena ho visto e saputo di voi..-
-Tu sei pazza!!! Tu sei completamente folle!! Dimmi che è solo uno scherzo di pessimo gusto! Dimmelo Martina!!-
Nega con il capo.
-Non è pazzia, sono innamorata di te Eva e non ho nessuna intenzione di rinunciare al mio amore per te. Ho fatto una cosa brutta, ma necessaria affinché ti odiassi il genere maschile, ma adesso si è messo in mezzo quel tipo..-
-Non ci credo! Non è possibile!! Come hai potuto farmi una cosa del genere!!!!?!- sto urlando e piangendo..
Sospira.
-Sono innamorata!- urla anche lei.
-Sei pazza!! Io ti denuncio!! Come hai potuto!!!? Ed io come una cogliona non volevo lo sapessi per non farti sentire in colpa per avermi lasciata sola quella sera!!! Pazza!! Sei una pazza!! Mi hai rovinato la vita! Sto vivendo un inferno da quella notte maledetta e tu mi dici che hai organizzato tutto perché sei innamorata di me?! - sono incredula, confusa, furiosa, a pezzi..
-Non urlare, parliamo..-
-NO!! Devi sparire!! Non avvicinarti a me! Mi fai ribrezzo!-
-Eva..-
-VA VIA!! CHIAMO LA POLIZIA!!- urlo talmente forte che il mio vicino e la moglie escono dal loro appartamento allarmati.
-Signorina Eva! Cosa succede!?- chiede l'uomo.
-Vai via!- urlo ancora.
-Possiamo parlare?-
-No!! Voglio che tu sparisca!-
-Cerca di capirmi..-
-Ha sentito cosa ha detto?! Deve andarsene!- la esorta il signor Melia.
-Tornerò domani, calmati e riposati..domani ti spiegherò tutto..-
-Oh si, lo farai..- dico -In questura.- dico con tutto il disprezzo che provo in questo momento.
Il cellulare squilla..
È Federico.
-È lui?-
-Entri in casa signorina Eva..-
Annuisco.
-Grazie Signor Melia..- entro nel mio appartamento chiudendomi dentro.
Poco dopo sento anche la porta dei vicini chiudersi..
Un'altra chiamata da Federico..
Rispondo..
-Fede...-
-Sono arrivato a casa, ma non ho ricevuto..Eva? Perché stai..piangendo!?- chiede.
-Fede..è..è stata lei..-
-Cosa?! Cosa è successo Eva!-
-M-Martina..lei..-
-Arrivo! Aspettami!!-
-Ma c'è il..coprifuoco..-
-Non mi interessa! Sto arrivando! Non riattaccare!-
Non rispondo nemmeno lasciandomi andare ad un pianto doloroso..
Non posso credere a ciò che ha fatto..
Non riesco a spiegarmelo..
Non riesco a capire..
Martina..come hai potuto!!?Autrice: Buonasera! Ecco qua sganciata la bomba!
Cosa ne pensate?!?! Ve lo sareste mai immaginato!?
A voi i commenti!!
Buona lettura!!❤️
STAI LEGGENDO
Meteore ~Federico Chiesa~
FanficEra da poco più di un mese che viveva a Torino. Il trasferimento alla Juventus era stato un salto di qualità incredibile per un ragazzo di 22 anni. In una serata di fine settembre, decise di recarsi all'osservatorio. Amava quel genere di posti. Soli...