32.

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Federico's Pov

Sono nella sala d'attesa della caserma insieme a papà e Rafael che non appena ha saputo che quei due sono stati presi, si è precipitato da noi.
È agitatissimo e fa avanti e indietro passandosi la mano tra i capelli ricci.
Mette ansia pure a me se continua così..
Mio padre invece è seduto e calmo, ma so che sta bollendo dentro..
-Prego, accomodatevi.- dice l'agente affacciando la testa dalla porta.
Tutti e tre entriamo nella stanza, dove trovo con sorpresa anche il camionista che ha fatto l'identikit.
Oltre la vetrata, vediamo i due seduti e controllati da degli agenti.
-Sono loro?- chiede Rafael.
-Si, sono loro.- dico rivivendo gli attimi di quel giorno.
-Bastardi..-
-Signor Chiesa! Sono loro!- dice l'uomo.
-Lo so! Lo so bene..-
-Li stanno interrogando?- chiede mio padre.
-Si, ma possono mentire quanto gli pare, abbiamo delle prove schiaccianti a loro carico. Per di più l'auto che ha causato l'incidente è la stessa che è stata vista fuori dal residence la sera dell'agguato nella vostra abitazione. Sono sempre stati loro. E sono anche gli stessi che hanno fatto recapitare quelle foto alla signorina Martinez. Nei loro cellulari abbiamo trovato le stesse foto.- dice l'agente.
-Pensa che faranno il nome della loro mandante?-
-Tipi come quelli, non affondano da soli. Trascinano sempre quelli che li assoldano con loro.-
Poco dopo infatti i due hanno fatto il nome di Martina ed hanno raccontato tutto per filo e per segno nella speranza di uno sconto di pena, assolutamente fuori discussione.
Mi sono sentito estremamente sollevato..tanto che non ho saputo trattenere le lacrime..
-È finita Federico..è finita..- Rafael si unisce a me nel pianto consapevole che adesso la nostra Eva..
-Siamo liberi finalmente..-
-Vieni qua figlio mio!- dice mio padre stringendomi in un abbraccio.
I due vengono arrestati e aumentino notevolmente i capi d'accusa contro Martina.
Torniamo all'ospedale con un sorriso a trentadue denti.
I miei fratelli e mia madre sono qui insieme alla mamma di Eva.
-È successo qualcosa?- chiede Rafael preoccupato.
-No, è insieme alla psicologa..- risponde Ginevra.
-Come è andata?- chiede mamma.
-Benissimo! Sono stati arrestati! Hanno confessato!- dico felice. -Non vedo l'ora di dirglielo.-
La psicologa esce dalla porta.
-Come va dottoressa?- chiede Adri.
-Non posso parlare della salute della paziente con chiunque. Mi spiace..-
-Siamo i suoi genitori..vorremo sapere cosa le è passato per la testa?!- si ribella Ginevra.
-Lo capisco, ma..-
-Cosa ha spinto mia figlia a compiere un gesto del genere?- chiede.
-Perché non lo chiede a sua figlia, se vorrà glielo dirà.- risponde.
-Pensa che non ci abbia provato!?-
Guarda i due genitori dispiaciuta.
-Eva ha una mente davvero complessa. È una ragazza dall'intelligenza notevolmente sopra la media, sa come evadere alle domande scomode. Se non vuole dire qualcosa non c'è nulla che riesce a smuoverla, ma ha un punto debole..-
Mi guarda -Ed il suo punto debole è il suo fidanzato. Quando gli ho chiesto di te è entrata subito sulla difensiva. Non vuole che si dica anche solo lontanamente qualcosa di negativo su di te. Ha un senso di protezione nei tuoi confronti  davvero spropositato. Vuole proteggerti più di chiunque altro..- dice
-In che senso?- chiedo.
-Che farebbe qualsiasi cosa pur di tenerti al sicuro, anche togliersi la vita per salvarti da chi minaccia le vostre vite.-
-Ve ne ha parlato? Si è aperta molto più di quel che pensassi..-
-Mi ha raccontato la sua vita partendo dalla sera dell'aggressione.. due anni fa..-
Annuisco.
-È una persona estremamente sensibile, anche se non vuole darlo a vedere. Ha bisogno di sicurezza..non posso dirvi altro..-
-Grazie..-
Entro nella stanza e la vedo seduta sul letto con le gambe nude che dondolano ritmicamente..
I capelli acconciati in modo su di lei assolutamente adorabile..
Lo sguardo al cellulare..
Alza gli occhi regalandomi un sorriso meraviglioso che ormai non vedevo da giorni..
Quanto mi è mancata..
-Ciao Amore! Come è andata?- chiede.
Mi avvicino lentamente e la abbraccio regolando comunque la stretta..
-Ciao amore..lo sai che sei la più bella del mondo e che non ti cambierei mai per nessuna?-
Mi allontano per guardarla e sono sempre più convinto di quello che ho detto..
-Ma che più bella del mondo? I miei capelli non hanno un senso, tra l'altro sono più lunghi, sono bianca cadavere, ho le occhiaie perché dormo malissimo e le mie giornate sono noiose e deprimenti, ho le labbra screpolate perché quando bevo e mangio mi fa male ovunque, un braccio bloccato, due costole rotto, una ferita con dei punti, gli occhi sempre rossi per il pianto, ricevo minacce di morte, i giornalisti mi dipingono come la tua rovina, ogni cosa che faccio crea casini, voglio tornare a casa con te e non posso..insomma c'è una lista infinita per la quale non posso essere la più bella del mondo.- dice tutto d'un fiato.
-Amore non sono assolutamente d'accordo con quasi nulla di ciò che hai detto. Sei stupenda, hai un'acconciatura adorabile, gli occhioni miei bellissimi in ogni caso, le labbra che sono io so cosa ci farei, le ferite guariranno presto, dei giornalisti non devi preoccuparti perché sei la cosa più bella che mi sia mai capitata e le minacce di morte resteranno solo un brutto ricordo, perché adesso amore è finalmente tutto finito!- dico prendendole il viso tra le mani.
-Non è vero sono..cosa hai detto?- chiede.
-È tutto finito amore..tutto..siamo liberi e vivremo finalmente la nostra vita in pace..sono stati arrestati ed hanno anche fatto il nome di quella lì..- ripeto felice.
Urla felice abbracciandomi!!
-AMORE!!! Dici davvero!!?-
Annuisco.
Mi bacia felicissima!
-YEEEE!!!!- urla facendomi ridere.
Le nostre famiglie entrano in camera!
-SIAMO LIBERI!!- comunica a tutti, che ne erano già a conoscenza. -Megaabbraccio di grupp?- propone.
Nessuno rifiuta.
-Attenti alle mie costole eh!- ci ricorda.
-Cos'è questo caos?- chiede il medico interrompendo le nostre accese chiacchiere.
-Dottore! Siamo liberi!-
-In che senso?- chiede confuso.
-Tutti i sensi!-
-Vedo che oggi sei di buon umore Martinez!-
-Direi proprio di sì!-
-Bene ho una notizia da darti.-
-Cioè?-
-Viste le tue infinite richieste di tornare a casa, il primario ha deciso di dimetterti in via del tutto straordinaria, visto anche l'aumento dei contagi.-
-Grande!!- dice Lore.
-Ma ad alcune condizioni.- frena l'entusiasmo di mio fratello.
-Tali condizioni richiedono: Massimo riposo, proseguimento delle cure antibiotiche. Controlli periodici ogni settimana. E soprattutto gli incontro con la psicologa non possono essere saltati. Chiaro?- chiede categorico.
-Come l'acqua.- dice la mia fidanzata super felice.
-Prepara pure le tue cose e poi vai a firmare le dimissioni piccola peste.- dice il medico.
Che sono tutte ste confidenze con la mia fidanzata?
-Okey.- dice lei.
Esce dalla stanza.
-Piccola peste?- chiede.
-Che c'è? Non sarai mica geloso?-
-Di quello lì? Nemmeno per sogno, ma certe confidenze come se l'è prese?-
-Federico, quanto sei scemo!- dice mia sorella divertita.
Io non lo sono per niente.
-Lascialo perdere.- dice mamma.
Faccio morire lì il discorso non ne vale la pena di discutere infondo..
Arrivati alla reception l'infermiera le fa filmare il foglio.
-Hai fatto colpo mia cara!- dice.
Ah si?
-Che intende mi scusi?- chiede giustamente la mia ragazza.
-Il dottor Lorenzini, non fa altro che parlare di lei ed ha chiesto di essere lui stesso ad effettuare le visite mediche per la signorina Martinez d'ora in poi!-
Sto cazzo farà.
-Preferirei di no e poi sono felicemente fidanzata.- risponde.
-Beh, il primario ha già accettato la sua richiesta, quindi a meno che insorgano problemi, il Dottore si occuperà di lei.-
-Ho già detto di no.- insiste Eva.
-Ma..-
-Ha sentito? La mia fidanzata non vuole che sia quel medico a visitarla tutte le settimane.-
-Parla di me?- chiede il diretto interessato.
-Si, parlo di te. Invece di perdere tempo parlando delle donne d'altri e di chiedere l'esclusiva su una paziente solo per provarci con lei ed allungare le mani, pensa a fare il tuo lavoro lontano dalla mia fidanzata. Grazie.-
Sorride arrogante.
-Ero venuto qui proprio per dirvi che il primario ha acconsentito alle dimissioni della signorina Eva, a patto che io mi assicurassi personalmente delle sue condizioni, ci ho messo la faccia.-
-Guarda un po' che coincidenza.- dico ironico. -Delle sue visite private non ne ha bisogno, ne adesso né mai.-
-Amore..basta..- dice lei.
-Ha così poca fiducia nella donna al suo fianco? Se è così sicuro del sentimento che vi lega, non vedo il problema. O forse pensa di non essere abbastanza e che lei possa trovare di meglio e scaricarla?- chiede.
-Come si permette?!- chiede Eva.
-È con il suo fidanzato che dovrebbe arrabbiarsi, quello con poca fiducia in lei è lui.- dice.
-La smetta di fare stupide allusioni.- dice ancora.
-Quale allusioni?-
-Quelle sulla fiducia ecc.. sono davvero irrispettose.-
-Io penso..-
-Io penso che tu debba stare zitto adesso. Non varcare dei limiti che non puoi permetterti di superare.-
-Solo perché sei un calciatore e sei pieno di soldi non sei autorizzato ad essere così maleducato. Sei molto aggressivo nei confronti del medico che ha aiutato la signorina al tuo fianco.-
-Non lo sarei se il medico in questione non guardasse la mia fidanzata come se volesse portarsela a letto. Non lo sarei se non avesse dato disposizioni di visitarla personalmente ogni settimana soprattutto dopo aver saputo che non fa altro che parlare in giro della mia fidanzata. Non lo sarei se non percepissi che ha strane intenzioni.-
Non dice niente.
-Questo ospedale è legato al JMedical vero?- chiedo alla signora dietro al bancone che annuisce.
Prendo il telefono e chiamo niente poco di meno che il mio adorato presidente.
-Presidente Agnelli..scusi il disturbo..si stiamo bene..volevo chiederle un favore.-
-Tutto quello che vuoi!- dice
-È possibile far visitare Eva al JMedical?-
-Assolutamente. Chiamo il primario e chiedo di poter trasferire le visite di Eva al JMedical! Così è anche più semplice per te riuscire a starle vicino!-
-Esattamente! Grazie mille presidente!-
-Ma figurati! Buona giornata!-
-Anche a lei!-
Chiudo la chiamata soddisfatto.
-Amore, tutto risolto.- dico.
Trattiene una risata.
-Non puoi ..-
-Sono un calciatore pieno di soldi, con un presidente che ha costruito un ospedale e che ci tratta come se fossimo di famiglia, posso eccome.- dico con il suo stesso tono arrogante. -Andiamo amore?-
-Si, amore.- la prendo per mano e usciamo dalla struttura.
In macchina scoppia a ridere anche se dolorante.
-Sei tremendo Chiesa!!-
-Non c'è niente di divertente! Ci provava con te.-
-Peccato per lui però che io abbia occhi solo ed esclusivamente per te..-
-Amore..sono serio..-
-Anche io..ti amo e non me ne importa niente di nessuno che non sia il mio bel Chiesa.- dice accarezzandomi la nuca..- Amò dobbiamo dare un senso a questi capelli!- dice.
-Sai amore, non ho avuto tempo nemmeno di star dietro ai cani, figurati andare dal barbiere!-
-Prima tappa domani mattina!-
-Ho allenamento!-
-Di pomeriggio.-
-Domani che giorno è?-
-Mercoledì amore.-
-Ah okey, allora si può!- dico.
-Sei fuori dal mondo amore mio!-
-Meno male che ci sei te a starmi dietro!- dico.
Sorride felice..
Arrivati a casa i piccoli Storm e Marlon fanno le feste alla mamma che non vedono da un po'.
-Ma ciao amorini!!! Come state?! Mi siete mancati proprio tanto tanto!!- dice dolce.
-Amore puoi metterti sul divano o devi stare per forza a letto?- chiedo.
-A letto, purtroppo..- dice.
-Piano piano amore tornerai in forma!-
-Lo so..-
-Il tuo datore di lavoro ti manda i suoi saluti!-
-Ah si!! Non ho pensato di chiamare..-
-Amore ha capito perfettamente la situazione e aspetta con ansia il tuo rientro! A quanto pare il tuo sostituto è pessimo! Ahahah!!-
-Come mi dispiace..se mette tutto sottosopra lo uccido!- dice seria.
Dio quanto mi mancava la nostra quotidianità!
La prendo in braccio stando attento.
-Amore!!!-
-Ti amo!- dico portandola in camere.
L'aiuto a mettersi a letto..
-Amore..fa caldo in questa casa..mi spogli..?- chiede.
-E se io ti spogliassi e poi non riuscissi a controllarmi..?- dico
Sorride..
-Chi ti ha chiesto di controllarti?-
Nonono..amore non puoi provocarmi così..
-Amore..- dico sospirando pesantemente..
-Spogliami..-
Nego..
-Federico..-
-Mh?-
-Adesso.- dice con tono che non ammette repliche.
E chi sono io per replicare?
Nessuno giusto?!
-Va bene..ma non faremo nulla..- dico.
-È davvero divertente vederti affermare qualcosa alla quale non credi nemmeno tu..- dice.
-Amore le tue ferite fanno ancora male ed ho paura che tu possa stare peggio..-
-Starò peggio se passerò un'altro giorno senza poterti avere come ti voglio!-
-Perché come mi vuoi?- chiedo..
-In tutti i modi possibili..e ti voglio adesso..- dice mentre ad un centimetro dalle sue labbra inizio a sfilarle la tuta che indossa..
Mi lecca le labbra senza smettere di guardami dritto negli occhi..
Mi sta facendo impazzire..
La mia eccitazione è già abbastanza evidente..
Sorride soddisfatta guardando il cavallo dei miei pantaloni mostrando i denti bianchissimi..
-Qui qualcuno è molto felice del mio ritorno a casa..-
-Non sono lui..- dico..
Sarà una serata impegnativa..

Autrice: Eccomiiii!! Scusate il ritardo, ma dagli impegni di ieri ne sono uscita con un dolore alla schiena terrificante quindi non sto benissimo oggi, ma non potevo lasciarvi senza il capitolo quindi eccomi qui!!
Spero come sempre che vi piaccia e fatemi sapere cosa ne pensate!
❤️❤️ buona lettura a tutti!!❤️❤️❤️

Meteore ~Federico Chiesa~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora