12.

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Federico

-Buonasera...- dico alla signora Martinez quando viene ad aprirmi la porta..
-Buonasera, accomodati..Eva sta ancora dormendo..ti accompagno da lei così provo a svegliarla.-
Saliamo le scale vicino all'ingresso.. hanno una bella casa..
Rustica e accogliente..
Dopo aver terminato le rampe di scale percorriamo il corridoio arrivando all'ultima stanza in fondo..
-Ha sempre voluto starsene un po' per i fatti suoi, motivo perché la sua camera è la più distante dalle altre..-
-Tipico di lei. Ho capito fin da subito che è una ragazza a cui non le piace circondarsi di gente.-
-Mi sento davvero in colpa per non aver capito cosa sta passando, cosa le è successo. Ho continuato ad infierire su di lei per il suo comportamento scostante e freddo, prendevo i litigi con sua sorella come una forma di ribellione, volevo proporle di tornare a vivere qui, ma non vuole e insistere mi sembra fuori discussione..mi odia già abbastanza per il mio sbaglio..-
-Eva, non la odia affatto..penso solo che tutto quello che le è successo ha causato una rottura molto profonda in lei, ha bisogno di chi le porga la mano per uscire dal buio in cui è sprofondata..-
-Sembri conoscerla da molto..-
-In realtà solo da due settimane, diciamo che abbiamo chiacchierato abbastanza e la osservo continuamente per capirla..-
-Solo per capirla? Mia figlia è una ragazza molto bella..-
-Questo è innegabile, ma non sono il tipo di persona che da molto peso all'aspetto fisico, mi piace stare bene con una persona, di una bella ragazza si ci fa ben poco, io voglio una persona con cui parlare, sfogarmi, divertirmi, passare le serate sul divano a guardare cose che piacciono ad entrambi, avere cose in comune, vederla sostenermi e tifare per me..voglio dolcezza..voglio una persona così..- dico scrutando gli occhi castani della donna, hanno la stessa forma di quelli di Eva, ma non il verde brillante che tanto mi fa impazzire della ragazza dietro questa porta...
-Eva è speciale. Forse non glielo mai detto, ma lo è. È cresciuta più in fretta degli altri, non giocava con le bambole, lei leggeva e guardava documentari, i suoi disegni non erano cuori, ma galassie. Ha sempre avuto la passione per la scienza, ma non ha continuato gli studi nonostante avesse ottenuto il punteggio massimo alla maturità.-
-Che scuola ha frequentato?-
-Liceo Scientifico.-
-Capisco.. e perché non ha continuato?-
-Non voleva pesare sulle spalle di suo padre, Elena sta ancora studiando e la scuola ha dei costi, in più è un'adolescente, penso tu sappia come siano gli adolescenti oggi giorno, pieni di pretese e forse troppo ingrati, mia figlia minore, non si distingue dagli altri, in più non ha nemmeno voti troppo alti, è troppo impegnata ad usare i social. È difficile da gestire, tutta l'opposto dei suoi fratelli maggiori. Laura, Gabriele ed Eva, non mi hanno fatto penare così.-
-Si è sempre in tempo per farle prendere la strada giusta, non si abbatta.-
-Le ho chiesto l'altro giorno cosa volesse fare nella vita, mi ha risposto l'influener. Mi sono cascate le braccia. Con tutto il rispetto per la gente che fa questo lavoro, ma vorrei qualcosa di diverso per lei..-
Sorrido.
-Risposta tipica di questi tempi. Scusi, ma non è capisco molto di social, non li uso moltissimo.-
-E fai bene caro, tutto tempo guadagnato.-
Apre la porta della camera di Eva.
La ragazza che da settimane occupa i miei pensieri è distesa sul letto tutta  chiusa su se stessa..
Indossa un legging nero ed una felpa azzurra grande due volte lei..
I capelli raccolti in una acconciatura scombinata..
Il viso totalmente privo di trucco..
Mi fa sorridere e battere il cuore contemporaneamente..
-Eva..c'è Federico..- dice la madre scuotendola.
-Mmh..- si volta dall'altra parte infastidita..
-Eva..dai..dormi da ore..-
-Cinque minuti ancora..vado a scuola dopo..-
Mi metto a ridere..
-La scuola l'hai finita da un pezzo, alza le chiappe.- la chiama ancora la madre..
-Che palle!- dice lei mettendosi a pancia in giù.
-Ehi Dormigliona!- dico avvicinandomi al suo letto.
-Dimmi che non è qui, mentre io sono in queste condizioni.-
-Si, sono qui. E sei bellissima, quindi alzati! Dobbiamo andare!- le dico prendendola in braccio.
-Federico mettimi giù! Subito!- si scioglie i capelli coprendosi il viso.
-No!- le dico.
Si dimena, perdo l'equilibrio e cadiamo sul suo letto.
Scoppio a ridere divertito..
-Stronzo.- dice lei dandomi uno schiaffo leggero sulla spalla..
-Ghiro!-
-Vi lascio soli..- la donna ci guarda divertita.
-Uffa..guarda che faccia che mi ritrovo..Fede..sono bruttissima...- dice guardandosi nello schermo del cellulare.
-Cavolate! Se te sei brutta allora evidentemente non ci vedi bene. E mi preoccupo perché chissà come mi vedi!-
Mi fa il dito medio e le spunta un sorriso sulle labbra..
-Hai dormito parecchio eh?-
-Un bel po' si, non dormivo così bene da tantissimo!-
-Sono contento, almeno hai riposato bene!-
Annuisce regalandomi un sorriso dolcissimo..
Mi sporgo verso di lei baciandole la punta del nasino..
Arretra sorpresa.
-Dove scappi??- la avvicino e le bacio le guance per poi arrivare alle labbra..
Le sue piccole mani si posano sulle mie spalle e scendono lentamente fino al petto..
Ecco che la voglia di lei si riaccende..come oggi al centro di allenamento..
Devo scacciarla altrimenti non so quanto riuscirò a trattenermi..
Le sue mani non si fermano al petto..scendono solcando i miei addominali..
Fermati..
Approfondisco il bacio e lei non si ritrae..
Non ha idea di cosa mi sta facendo..
Le mani si fermano sulle cosce dove fa una lieve pressione portandosi in avanti verso di me..
Le mie la prendono per i fianchi e lei si siede a cavalcioni su di me..
Fermati ora..
Con tutto il mio autocontrollo separo le nostre labbra..
Manca il fiato ad entrambi ed è allora che vedo nei suoi occhi quella scintilla che mai avevo visto prima nel suo sguardo..
Mi vuole..come io voglio lei.., ma sappiamo bene entrambi che non è il momento giusto..
Poggia la sua fronte sulla mia prendendo fiato..
-Sei pericoloso..-
-Io? Te non ci sei andata di certo piano con me, non toccarmi in quel modo se non vuoi che io impazzisca..-
-Ma io non ho fatto niente..- dice ghignando..
-Sisi, sei innocente, immagino che fosse tutto frutto della mia fantasia..-
-Sicuramente..-
-Già, facciamo finta che sia così.-
-Mi devo preparare..faccio in fretta..-
-Non puoi venire così?-
-Così? Sono in tenuta casalinga Chiesa.-
-Vai benissimo, metti le scarpe e andiamo!-
-Non esiste, voglio fare la doccia.-
-Va beneee..- mi arrendo.
Si alza e la felpa con lei scoprendo il suo sedere..
Con i leggings si vedono le sue forme perfette..
-Che guardi?- chiede accorgendosi del mio sguardo sulle sue gambe e sul suo culo.
-La ragazza che mi piace.- rispondo.
-Paraculo, ti ho visto sai?! Stavi guardando il mio lato B!-
-Anche le tue gambe se è per questo. Complimenti hai un bel fisico.-
-Guardone.-
-Non puoi farmene una colpa e poi guardo solo te da quando ti conosco. Visto come sono bravo?-
-Sisi, proprio un angioletto! Vado a lavarmi e cambiarmi! Puoi stare con gli altri se vuoi..-
-Certo, sondo il terreno, penso di non piacere per niente a tuo padre.-
-Naah, un pochino gli piaci, è un tipo molto protettivo, vedrai gli piacerai con il tempo.-
-Grazie, il tuo "pochino" è davvero confortante.- dico sarcastico.
-Mr.Sarcasmo, lascia che si abitui a te, mio cognato non gli piaceva proprio per niente e glielo faceva capire, adesso è sposato con mia sorella ed hanno anche una bambina. Vanno d'amore e d'accordo adesso.-
-Dovrò farmi impartire lezioni.-
-Non serve, lui è semplicemente rimasto se stesso e ha chiaramente fatto capire quanto tenesse a Laura, credo che infondo per mio padre conti questo, che le sue figlie siano amate e rispettate.-
-Capisco, bene allora vado a fare due chiacchiere! Non lasciarmi in balia del leone troppo allungo..-
-Tranquillo faccio presto, gli piace il calcio ed è un vostro tifoso comunque, non gli sei così indifferente!-
-Questo mi fa sentire meglio! Vado!- dico.
Esco dalla sua camera e raggiungo il salotto dove trovo il resto della sua famiglia..
Suo padre mi guarda immediatamente..
Sembra di aver davanti Eva al maschile.
-Lei sta andando a prepararsi..-
-Ragazzo.-
-S-Si?- chiedo.
Indica il posto sul divano vicino a lui e mi siedo..
-Com'è che vi siete conosciuti tu e mia figlia?-
-Ehm..all'osservatorio..-
-Capisco. Da quanto tempo vi conoscete?-
-Due settimane..-
-Mh, è da quando avete deciso di frequentarvi?-
-Una settimana.-
-Come sta andando?-
-Molto bene, noi..andiamo molto d'accordo..-
-Cosa pensi di mia figlia?-
Mi sta interrogando per caso? Mi mette ansia tutto questo.
-È una bravissima ragazza, ha buon cuore ed è gentile. È bellissima e soprattutto dolce e premurosa. Non mi sono mai trovato così bene con una ragazza..è...genuina..-
-Quindi ti piace.-
-Molto.-
-E tu piaci a lei?-
-Credo di si, insomma così mi ha detto..-
-Guardami bene negli occhi..- deglutisco. -Hai allungato le mani?-
-N-No, signore.-
Fa paura, posso dirlo?
Eva mi ha detto che è l'uomo più buono del mondo e che ha perdonato sua madre dopo ciò che ha fatto subito eppure mi sta mettendo in ansia.
Sorride.
-Sei un tipo apposto. Grazie per quello che hai fatto per lei, ti siamo molto grati..- dice dandomi una pacca sulla spalla.
Sospiro sollevato..
-Ma no, l'ho fatto senza nemmeno pensarci..non dovete ringraziarmi..-
-Non volevo farti sentire a disagio, ma cerca di capire..sei un calciatore famoso, puoi avere qualsiasi donna tu voglia, voglio solo che mia figlia non soffra più e volevo accertarmi che per te non fosse un gioco. Mi piaci molto come giocatore e non ho niente contro di te, ma il te calciatore passa in secondo piano quando di mezzo c'è la mia bambina.-
-Certo, lo posso capire. Eva non è un gioco o un passatempo per me. Non è mia abitudine giocare con le ragazze..-
-Capisci anche che il tuo è un mondo spietato, si è sempre al centro dell'attenzione, che sia in positivo o in negativo. Un giorno ti amano l'altro ti distruggono e non voglio che mia figlia ci stia male.-
-Farò il possibile per non farlo accadere.-
-Bene, volevo solo sapere cosa fosse per te mia figlia, ho avuto le mie risposte. Spero che andremo d'accordo. Puoi fare come se fossi a casa tua.- mi porge la mano.
-Grazie..- accetto la stretta di mano.
-Hai finito di mettere sotto torchio questo ragazzo? Non ti ha chiesto la mano di tua figlia.- lo prende in giro la donna.
-Fa lo stesso, si frequentano e volevo delle spiegazioni.- si difende. -Comunque chiamai pure Rafael.- dice.
Annuisco.
-Puoi chiamare me Ginevra.- dice la madre invece.
-Elena, piacere!- dice la sorella più piccola.
-Lo state torturando?!- chiede Eva dal piano di sopra.
-No!- urla il padre di rimando.
Sorrido.
-Lo spero!-
Il padre ride.
-Ehi scheggia! Mi mancavi a casa!- dice ancora Rafael.
-Perché scheggia?- chiedo.
-Quand'era piccola e dovevamo parlarle di qualcosa lei scappava via come una scheggia per paura di essere rimproverata. Dovevi vedere come correva via su per le scale!-
Mi immagino una piccola Eva che corre via dai rimproveri! Chissà com'era da piccola.
-Com'era da piccola?!- chiedo.
-Una bambolina! Vuoi vederla?-
Annuisco.
La donna si alza e prende un album di foto.
Lo sfoglio delicatamente..
Era una bellissima bambina, non mi stupisce..
Aveva lo sguardo vispo e furbo, di chi era più intelligente degli altri.
Rido vedendo una foto in cui Eva ha la faccia cosparsa di cioccolata e le manine dentro il barattolo di nutella.
-Che golosa!-
-Oh si! Stravedeva per il cioccolato! Era sempre la prima a finire l'uovo di Pasqua!- Ginevra ha gli occhi lucidi.
-Che bella che è!!- dico indicando una foto in cui indossava un vestitino azzurro adorabile. -Era più chiara da piccola!-
-Sisi, i capelli le si sono scuriti verso le elementari! Non è bellissima?!-
-Si, lo è moltissimo..-
-Attirava molto l'attenzione, un sacco di gente ci faceva i complimenti..-
-In effetti erano meritati..-
-Che state facendo?!- chiede la diretta interessata raggiungendoci.
Indossa una felpa nera e un paio di jeans, le Adidas ed è perfetta.
-Stiamo guardando le tue foto da piccola!-
Spalanca gli occhi!
-COSA!?- si avvicina tentando di portarmi via l'album.
-Ma dai! Eri troppo bella e adorabile!- dico divertito.
-Si certo come no! Dimmi che non hai visto la foto della nutella!?!-
-È la mia preferita!- dico
-Certo, ovviamente!- dice ironica.
Mette il broncio e vorrei prendere a morsi quelle sue labbra, ma siamo in presenza della sua famiglia, non è il caso..
-Posso fare delle foto?- chiedo a Ginevra.
-Si!- risponde la madre.
-No!- dice lei.
-L'album è di tua mamma, ho il suo permesso!-
Prendo il cellulare e ne scatto qualcuna.
-Andiamo?- chiede.
-Sisi! La porto a casa dopo!- dico salutandoli.
Lei è già davanti la porta.
Vorrebbe uccidermi!
Ahaha!
Una volta in macchina mi metto a ridere.
Metto i moto e ci dirigiamo a casa sua.
-Stronzo! Adesso potrai ricattarmi con quelle foto  imbarazzanti!-
-Non ne ho alcuna intenzione! Ahaha alle trovo davvero belle!-
-Si, certo come no, con quei vestitini improponibili poi.-
-Dovresti vedere i miei, abbiamo avuto tutti dei problemi con i vestiti a quei tempi!-
-Immagino fossi un principino.-
-Per niente! Ero sempre dietro un pallone e le ginocchia sbucciate.-
-Me le farai vedere?- chiede.
-Su internet ne trovi un sacco. Ci sono anche dei video.-
-Potevo arrivarci anche da sola, ma l'ho chiesto a te. Voglio vederle insieme a te. Che sia tu stesso a mostrarmele.- dice.
-E perché?-
-Perché chiedere ad internet, quando il diretto interessato è proprio qui di fianco?-
-Giusto, quindi non hai cercato niente su di me?-
-Proprio niente, solo la prima volta quando mi hai scritto in direct su Instagram. Ho visto il tuo profilo, ma non ho cercato online. Quello che volevo sapere l'ho sempre chiesto a te.-
-Mi fa piacere.-
Le prendo la mano intrecciando le nostre dita..
Con la coda dell'occhio la vedo trattenere un sorriso..
Anche se devo cambiare le marce, non la lascio nemmeno per un istante..
-Non fai fatica?-
-No, mi adatto. Non voglio lasciare la tua mano..ti da fastidio?-
-No..non mi da alcun fastidio..-dice.
Arriviamo da lei, ci mettiamo sul divano sono le 19:45 ripasso i riassunti per l'esame..
Lei invece di fare qualunque altra cosa, si siede di fianco e poggiando la testa sulla mia spalla legge insieme a me..
Leggo un bel po' di volte..
-È interessante.. su cosa farai la tesi?-
-Il Calcio, tra passato, presente e futuro.- dice.
-Bello! Andrai alla grande ne sono sicura! Vuoi ripetere!?- chiede entusiasta.
-Si..-
Ripeto tutto l'argomento una cosa tipo cinque volte.
-Sei stato bravissimo, non hai sbagliato nemmeno una virgola! Vado a preparare la cena! Faccio la pasta al pomodoro, ti va?-
-Va bene!- rispondo.
La seguo in cucina e la osservo.
È sicura di quello che fa, non combina guai e non sporca..
Deve piacerle molto cucinare..
-A proposito..volevo parlarti delle offerte di lavoro..- dico.
-Ti ascolto!-
-Ho visto un annuncio per biblioteca comunale, è un full time, otto ore al giorno, 48 settimanali. Dalle 8:00 alle 16:00, poi il turno pomeridiano verrà coperto da altri. Lo stipendio si aggira intorno ai 1.600€. Ferie pagate, vestivi chiusi e domenica libera.- dico leggendo l'annuncio.
-Non male, però non potrò fare la Babysitter ai piccoli. Perché il sabato dovrei lavorare, anche se con questo stipendio supererei il mio precedente e quindi non avrei bisogno di fare il doppio lavoro. Mh, non è proprio male come idea! Mi piace.-
Annuisco.
-Già, faresti un solo lavoro e con la stessa retribuzione.-
-Molto buono! Vai avanti.-
-Poi abbiamo un posto in uno studio pediatrico, 40 ore settimanali. Sabato e domenica liberi. Per otto ore al giorno. Retribuzione, 1.400€ mensili.
Infine, commessa da Gucci in centro. 48 ore settimanali, senza orario prefissato, quindi variabile, un giorno libero a settimana infrasettimanalmente, quindi no weekend, stipendio 1.400€.-
-Penso che sceglierò la biblioteca, mi piacciono i libri, gli orari sono buoni e lo stipendio ottimo!-
-È nel centro storico, è un bell'edificio grande e antico.-
-Domani presento il curriculum! Vedremo come va! Grazie Fede!- dice felice.
Butta la pasta in pentola.
Mi avvicino a lei..
-Tuo padre mi ha fatto l'interrogatorio sai?-
-Immaginavo l'avrebbe fatto. Beh, sei sopravvissuto è una buona cosa.-
-Sono sopravvissuto si! Ad un certo punto pensavo mi avrebbe minacciato di non toccarti.-
-Ahahaha esagerato.-
-Esagerato? Avresti dovuto esserci.-
-Tua madre invece è molto più easy.-
-Ah si? Valerio lo odiava.-
-Eh ma io sono Federico, non Valerio. E Valerio penso avesse ottime ragioni per odiarlo, non ti ha trattata bene.-
-Già. Credo che ci vedesse lungo mamma.-
-Ci vede lungo tutt'ora, insomma, mi approva.-
Scuote la testa sorridendo.
-Megalomane.-
-Ahaha.-
La abbraccio da dietro.
È più bassa di me di un bel po, appoggio il mento sulla sua testa..
-Mi fai sentire uno gnomo.-
-Ahaha, e non sono così alto.-
-Per me lo sei.-
-Mi piace anche questo.-
-Si, lo so.-
Si rigira tra le mie braccia guardandomi adesso negli occhi..
Arretro fino a toccare con il sedere il tavolo e lei con me.
Si alza sulle punte dei piedi e mi bacia..
Le mie mani si poggiano sulla sua schiena per tenera vicina..
Non mi rendo nemmeno troppo conto quando lentamente scendono fino al suo sedere..
È sodo e bello da toccare..
Il rumore provocato dal bollore della pentola ci fa allontanare..
Va a togliere il coperchio e mescolarne il contenuto.
Nella mia testa l'immagine di noi insieme è nitida..
Cazzo.
-Che stai pensando?- chiede tornandomi vicino.
-Niente..- mento..
Mi prende il volto tra le mani.
-Sincero.- dice categorica.
-Non riesco a mantenere molto bene il controllo quando mi baci, siamo da soli e si crea quell'atmosfera..-
Passo la mano tra i miei capelli..
-Ti faccio tutto questo effetto Federico?- chiede.
-Si e se voglio che proceda con calma tra noi, devo impegnarmi molto di più..-
-In resta, non so nemmeno io cosa succede a me. Quando un ragazzo mi si avvicinava o provava ad avere un contatto fisico con me, mi sentivo disturbata, infastidita e importunata, ma con te non succede, anzi. Non mi infastidisce, a volte mi sembra persino di cercarlo il contatto con te.-
-Non mi aiuti così.-
-Non era mia intenzione aiutarti. Lasciamo soltanto che le cose seguano il loro corso, sarà quel che sarà. So per certo, che se ti chiedessi di fermati lo faresti.. non mi forzeresti..- dice
-Non ti obbligherei mai.-
-Bene, meglio cenare, credo che se continua così  l oltre le pentole bollirà qualcun'altra o qualcun altro.-
Rido e lei con me.
Il resto della serata passa tra ripetizioni e chiacchiere.
Ci siamo baciati ancora? Si.
Ho anche scattato alcune foto.
Una fra tutte decido di pubblicarla su Instagram.
fedexchiesa

fedexchiesa: Non siamo stelle siamo Meteoriti, precipitiamo in basso, ma voliamo in alto

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fedexchiesa: Non siamo stelle siamo Meteoriti, precipitiamo in basso, ma voliamo in alto.❤️
@EvaMartinez

Sorride quando vede la nostra foto sul mio profilo.
Siamo ventenni e non voglio di certo nascondermi se sono felice.
Vivendo continuamente con l'ansia di essere visti insieme, non ci vivremo mai davvero, quindi me ne frego di ciò che pensano.
Sto bene e non mi nasconderò.
Perché noi, non abbiamo motivo di farlo.

Autrice: Nuovo aggiornamento!! Ragazzi ma questo caldo appiccicoso?!🙄
Fastidioso, voglio l'inverno!😍
Dunque! Eccomi qua con il dodicesimo capitolo, il papà di Eva interroga il povero Fede manco avesse commesso un reato! Però il giovane juventino se l'è cavata bene dai!
Come sempre vi ringrazio e aspetto le vostre impressioni nei commenti!!
Buona lettura a tutti!❤️

Meteore ~Federico Chiesa~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora