Federico
Non ho avuto neanche il tempo di entrare in casa, sono corso via come un fulmine per raggiungerla!
Cazzo!
Cosa gli è successo?!
Cosa ha fatto la sua amica?!
Vorrei tanto chiederglielo, ma il pianto che sento dall'altro capo del telefono mi impedisce di farlo.
-Arrivo Eva! Sarò da te in un attimo!-
-Vai piano..se..se ti succedesse qualcosa..io..-
-Sarò prudente..-
Durante il tragitto cerco di cavarle qualche informazione, ma nulla piange soltanto..
Arrivo sotto casa sua.
-Sono qui, apri il cancello..-
-S-Si..-
Riattacca subito.
-Sei tu? Il suo ragazzo?- mi blocco all'udire di quella voce.
Una ragazza dagli occhi chiarissimi e dai capelli biondi mi guarda in modo agghiacciante.
-Chi sei?-
-Martina, la sua amica.-
-Ah! Sei tu!! Che le hai fatto?! Cosa le hai fatto per farla stare così male?!- dico.
-Non sono affari tuoi. Lei non è tua, non è affar tuo. È mia, non tua. Non ti permetterò di portarmela via.-
-Intanto non stai parlando di un oggetto, ma di una persona, quindi il concetto di "mia" è relativo. Sta malissimo, mi ha detto che tu ne sei la causa, quindi togliti dai piedi e lasciami andare da lei!-
-Non gli servi.-
-Ha chiamato me. Lei ha chiamato me, vuole me in questo momento ed io non la lascerò da sola.- mi incammino per entrare all'interno del palazzo, ma si mette tra me e il portone.
Sbuffo.
-Togliti, devo raggiungere Eva.-
-Ripeto, non gli servi.-
-Questo non spetta a te deciderlo, togliti dai piedi.-
-Per te lei è solo un giocattolo, calciatore.-
-No, non lo è. Non lo è mai stata e mai lo sarà.-
-La ami?-
-Che significa?! Mi piace e ci stiamo frequentando, ma non la amo, non ancora. È troppo presto, troppo prematuro parlare d'amore.-
-Io la amo, la amo da sempre, da impazzire! E tu, tu stai cercando di portarmela via!-
-Tu stai fuori.-
-Sono innamorata di lei, per questo ho fatto quello che ho fatto!-
-Non so di cosa tu stia parlando sinceramente e non c'è niente di male nell'amare una persona, ma se hai fatto qualcosa che l'ha fatta soffrire, beh, forse non la ami abbastanza.-
-Stronzate! Volevo che si accorgesse del mio amore per lei, ma stava insieme a quell'idiota di Valerio e adesso tu!-
-Spostati. Devo raggiungerla, ho perso anche fin troppo tempo.-
-No! Stalle alla larga!-
-Stalle lontana tu, se lei sta male è a causa tua.-
La sposto ed entro all'interno del cancello chiudendomelo alle spalle per non farmi seguire.
Salgo i gradini a due a due, abita al secondo piano, faccio prima dell'ascensore.
Suono il campanello.
-Eva! Sono io apri!- toglie il blocco dalla serratura e apre la porta di scatto abbracciandomi immediatamente.
-Fede..-
La faccio entrare in casa tenendola vicino a me e chiudo la porta.
-Ssssh..sono qua, sono qua Eva..-
-Lei..lei..-
-Mi ha accennato qualcosa giù, ma non ho ancora capito..-
-Lei ancora qui?!-
Annuisco..
Vedo la paura..il dolore e la confusione nel suo sguardo..
Il verde dei suoi occhi è spento..
-Cosa ti ha fatto? Giù faceva discorsi un po' confusionari..lei mi ha detto..-
-Cosa?!-
-Che ti ama, che è innamorata di te per questo ha fatto quel che ha fatto, ma non so a cosa si riferisse..diceva che l'aveva fatto per farti odiare gli uomini, che voleva che ti accorgessi del suo amore per te..-
-Ha detto a quei ragazzi di violentarmi, li ha assoldati lei! Perché voleva che stessi lontana dagli uomini per accorgermi dei suoi sentimenti!! Quella pazza mi ha fatto una cosa del genere! E adesso pensa di poter giustificare le sue azioni con la scusa dell'amore?! Ho vissuto l'inferno per causa sua, colei che credevo la mia più cara amica!!-
Non riesco a credere alle mie orecchie..
La stringo a me d'istinto..
-Io non posso crederci..chi potrebbe mai arrivare a tanto..?-
-Mi sento come se stessi rivivendo quella notte...mi sento a pezzi! Violata ancora una volta! Umiliata!- urla tra le lacrime..
-Ehi ehi..respira..ci sono io con te..non sei sola..-
Si sfoga piangendo contro petto..
Le accarezzo la testa per calmarla..
Come può averle fatto una cosa del genere?
Come può aver fatto subire una violenza come quella alla persona che dice di amare?
Come?
Mi vengono i brividi al sol pensiero, se penso a cosa passi nella testa di quella donna..
Come può usare la scusa dell'amore per giustificare quell'atto disgustoso e disumano che ha compiuto..
-Respira..ti prego Eva..cerca di prendere dei lunghi respiri..-
-Mi sento schiacciare..proprio qui..- dice indicandosi il petto..
-Guardami..devi andare via da qui..ti serve un posto sicuro, non puoi restare da sola con quella nei paraggi..-
Annuisce con gli occhi pieni di lacrime..
-Ti sto incasinando con i miei problemi..ne ho parlato solo con te..i-io..-
-Ehi, nessun casino. Non preoccuparti per me, puoi dirmi qualsiasi cosa..ti starò vicino..-
-Ma Fede..-
-Ascoltami.. non devi in alcun modo pensare di crearmi problemi! Non potrei mai lasciarti sola dopo qualcosa del genere. Dovrai denunciarla, lo sai vero?-
-S-Si..-
-Ti porto a casa dei tuoi genitori..loro devono sapere, avrai bisogno di tutto l'amore ed il sostegno possibile..-
Mi abbraccia nuovamente piangendo ancora..
-Andrà tutto bene..avrai la giustizia che meriti..-
-Non volevo crederci..-
-Faccio fatica anch'io a pensare che una cosa del genere le sia passata per la mente..-
Restiamo così per minuti che sembrano ore..
Ho ignorato le continue telefonate della mia famiglia, che mi ha visto correre via come un matto..
Saranno preoccupati..
Mando un messaggio a Lore.
A Fratellino
È successa una cosa di cui non posso parlarti, c'entra Eva, sono con lei in questo momento, non preoccupatevi per me, ci vediamo dopo..
Da Fratellino
Eva sta bene?! Va bene, l'ho detto a mamma e papà. Erano preoccupati.
A Fratellino
Non proprio, ma per adesso non posso parlarvene, è una cosa personale di Eva..
Da Fratellino
Va bene, dille che siamo con lei e che per qualsiasi cosa noi ci siamo!
A Fratellino
Okey.
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Meteore ~Federico Chiesa~
FanfictionEra da poco più di un mese che viveva a Torino. Il trasferimento alla Juventus era stato un salto di qualità incredibile per un ragazzo di 22 anni. In una serata di fine settembre, decise di recarsi all'osservatorio. Amava quel genere di posti. Soli...