17.

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-Ti avevo chiaramente fatto capire che la tua presenza nella mia vita non fosse necessaria. Cosa fai qui?-
-Come potevo starmene a casa dopo aver sentito una roba del genere?! Dopo aver ascoltato tutta la tua storia?!-
-Tu conoscevi quella storia. Cosa ti sconvolge tanto?-
-Cazzo Nez! Da quando sei così stronza?! Devi per forza ricordarmi che ho tenuto la bocca chiusa!!?-
-Sono precisazioni. E comunque non sono io ad aver sbagliato con te, non hai nemmeno il diritto di arrabbiarti Cla.- dico
-È così frustrante..sapere che non posso fare niente ancora una volta.-
-Non è che non puoi, non voglio. Non voglio che tu faccia qualcosa per me.-
-Dopo quello che ti ho detto quando sei venuta da me, come puoi pensare che non voglia fare niente? Come puoi allontanarmi.-
-Simpatico davvero, come vogliate riversare le vostre colpe su di me. Tu, lei e chiunque altro!-
-Eva!- Federico ritorna da noi.
-Eccolo, ci mandava solo lui.-
-Problemi?-
-Si! Sei tu il mio problema al momento! Ho bisogno di parlarle, in privato.-
-Peccato che la mia ragazza abbia già parlato con te, in privato.-
-La tua ragazza?-
Claudio mi guarda sorpreso..
-State insieme adesso?! Sono passati pochi giorni da quando abbiamo parlato..-
-Le cose tra noi..beh..progrediscono velocemente.- dico.
-Troppo velocemente. Cazzo ti ho confessato di amarti!-
Federico, a cui non avevo accennato questo particolare, ci guarda confuso.
-Mi ami? Pensa se ti stavo sul cazzo allora come sarebbero andate le cose.-
-Se mi stavi sul cazzo ti sarebbe piaciuto.- sputa velenoso.
La sua uscita a sfondo sessuale mi ha lasciata di sasso.
-Fuori di qui.- dice Federico venendo avanti quasi faccia a faccia con Claudio.
-Non è casa tua.-
-È la mia ragazza.-
-La conosco da una vita, tu da un mesetto, non pensare che solo perché sei ricco hai più diritti di me su di lei.-
-Intanto, qui di diritti non è ha nessuno, perché non stiamo parlando di un oggetto, ma di una persona, idiota, se dici di conoscerla da un vita, beh fai davvero schifo come amico, se le dici cose del genere, soprattutto dopo ciò che ha passato!-
Federico lo spinge lontano da me.
-Ehi! Ma chi ti credi di essere!? Sarai anche un calciatore, ma non vali più di me!- lo spinge anche lui.
-Ho avuto a che fare con uomini più grossi e forti di te sul campo, pensi di intimorirmi? Fuori il culo da qui e stai lontano dalla mia ragazza!-
Mi avvicino al mio ragazzo..
-Per favore...lascialo perdere..non ne vale assolutamente la pena..- dico accarezzando il suo braccio..
-Non avrebbe dovuto dirti quella cosa!-
-Lo so, sinceramente però non mi aspetto più niente da questa persona..- dico guardando il ragazzo davanti a noi.- È totalmente indifferente per me. Conta nulla.- aggiungo.
-Conto nulla?!-
-Dal momento che ho saputo del tuo coinvolgimento, si. E comunque adesso con questa uscita davvero triste, lasciatelo dire, ti sei cancellato da solo. Ora sei invitato a lasciare questa casa, nella quale non sei più il benvenuto. Mi auguro di non vederti mai più.-
-Certo, adesso hai lui che è ricco e famoso, i comuni mortali non ti interessano più. Ti servono amici alla sua altezza, gente altolocata! Eh!? Fai pure la snob per un po', ma non dimenticare da dove vieni. Sei figlia di una puttana ed un cornuto contento, sorella di una che si è fatta scopare da cani e porci, di un coglione capace soltanto di picchiare la gente come faceva coi sacchi da box, ed una ragazzina arrogante che si sente figa, ma non lo è. Non dimenticare chi sei, una sciacquetta che si è fatta scopare da quattro uomini tutta la notte, sicura che ti dispiacesse?- il pugno di Federico entra in collisione con la sua guancia..
Lui indietreggia..
Del sangue cola dal suo labbro.
-Sei un pezzo di merda! Come ti permetti di parlarle in questo modo!?-
Claudio sorride.
-Quanto pensi possa essere sconveniente che un così bravo ragazzo come Federico Chiesa, faccia parte di una rissa?- dice -Pensi che se ti denuncio per aggressione, il tuo bel nome venga infangato?- minaccia.
-Fossi in te non farei troppo lo sbruffone.- lo avverto. -Vuoi che ti ricordi nuovamente in cosa sei coinvolto? Com'è che si chiama quello che hai fatto..?- dico fingendo di rifletterci. -Ah si! Favoreggiamento! Pensi che se ti denunciassi il tuo nome venga infangato?-
Il mio ragazzo sorride.
Claudio invece spegne il suo sorriso.
-Lo faresti?-
-Non c'è niente che non farei ormai.-
Mi guarda intensamente. -Vai via, non costringermi a chiamare gli agenti qui fuori, non voglio più avere a che fare con gente del genere.-
-Pensavo il perdono facesse parte di te, invece sei solo una stronza che pensa solo a se stessa!-
-Hai ragione, sono una stronza. Ho pensato agli altri per troppo tempo, soffrendo da sola per due anni, adesso è giunto il momento di alzare la testa dal fango dove mi avete buttata. Bastardi!- alzo il tono di voce.
-Signorina! Apra la porta!- gli agenti intervengono.
Apro la porta..
-Potete mandarlo via?- chiedo indicando Claudio.
-Me ne vado da solo! Beh, spero che tu non abbia mai bisogno di aiuto, perché se cadrai, non ti tenderò la mano per rialzarti.-
Sorrido.
-Non ricordo che tu l'abbia mai fatto.-
Scuote il capo per poi abbandonare il mio appartamento..
Federico mi abbraccia forte..
-Amore sei una forza! Cazzo, sai essere stronza davvero!-
Lo bacio..
-Non ero sola, avevo te..-
Sembra sorpreso dalla mia risposta, ma felice allo stesso tempo..
-Ho portato un po' di zuccheri per migliorare la tua giornata! E degli scatoloni, da riempire e iniziare portare via!- dice indicando il vassoio e gli scatoloni appoggiati al mobile dell'ingresso.
Sorrido con il cuore che batte forte..
-Grazie! Grazie mille Fede!!!- lo abbraccio e lui mi stringe tra le sue braccia.
-Non c'è bisogno di ringraziarmi..-
-Mi sento un po' in colpa per averti indotto a condividere per un po' casa tua con me..-
-Ma no! Mi fa piacere e poi averti in casa con me mi rende felice, la considererò una prova per una convivenza magari futura!-
L'idea che lui pensi a noi in un futuro prossimo mi fa sentire davvero speciale..
-Tu pensi che noi..dureremo?-
-Per come procede al momento credo di sì, tu no? Poi certo, potranno esserci dei litigi o dei problemi da affrontare, diciamo pure che siamo già stati messi davanti a prove difficili, insomma, ne sono successe di cose in questo mese, la nostra non è stata proprio una frequentazione facile..-
-Avresti voluto meno problemi?- chiedo..
-No, solo che avrei voluto che tu non avessi subito ciò che hai subito, ma non per me, per te. È ovvio che quello che ti è successo ti abbia segnata e cambiata profondamente, lasciando ferite che forse resteranno ancora per molto tempo, ma se il nostro legame si è stretto così in fretta è anche per questo, perché delle volte il dolore e la sofferenza riescono ad unire le persone più di qualsiasi altra cosa..-
È vero..io mi sono legata a lui molto di più da quando gli ho raccontato la mia storia..
-Ti infastidisce che gli altri sappiano cosa mi è successo..o che possano fare commenti poco carini..?-
-Mi infastidisce se ti feriscono. Eva, non pensare nemmeno lontanamente che io in qualche modo possa vergognarmi di essere associato a te o a camminare con te per le strade. Ciò che hai passato è orribile e pensare che io possa renderti finalmente felice, non hai idea della gioia che mi da..-
-Ho paura che tu ti penta di esserti fatto coinvolgere..che dicano cose non vere che ti mettano in cattiva luce..-
-Non sarai mai un problema per me e nemmeno qualcosa di cui pentirmi. Cavolo, mi sono innamorato di te perché sto bene insieme a te, mi sento di poter essere me stesso al 100%, mi capisci, sei dolce e premurosa, sei stupenda, divertente, la tua ironia mi spezza, ma soprattutto mi sono innamorato di te perché quando mi guardi..nei tuoi occhi vedo la parte migliore di me. Quella che non tutti riescono a vedere..-
Gli sistemo il ciuffo..
-Vorrei poterti mostrare quanto tu mi abbia aiutata ad uscire da tutto quel buio. Sei stato per me in questo mese, la luce infondo al tunnel. La via d'uscita che aspettavo da due lunghi anni..e già solo per questo non ti ringrazierò mai abbastanza..sei una persona vera e speciale Federico..sono davvero felice di averti incontrato quella sera..sono felice che tu mi abbia quasi fatto venire un infarto..- dico ridendo all'ultima affermazione..
-Se andiamo avanti così..c'è il rischio che quelle scatole non si riempiano mai..-
-Perché?- chiedo.
-Perché ti riporterei a letto e passerei tutta la giornata a farti mia..fino a quando non ti renderai davvero conto di quanto io ti ami..-
-Non mi sembra una idea malvagia..- lo provoco.
Stanotte mi sono sentita viva, protetta, amata, desiderata in tutto e per tutto..
-Sono stato benissimo stanotte..-
-Lo stavo giusto pensando anche io. Non credevo che saresti riuscito ad annullare tutte le mie paure..che mi avresti fatta sentire una ragazza libera, felice e desiderata..-
Sorride per poi portare una ciocca dei miei capelli sfuggita allo chignon dietro al mio orecchio..
-Voglio ricominciare una nuova vita, voglio cambiare..- dico sciogliendo i capelli. -Comincerò tagliando un po' di questi capelli..-
Mi guarda sorpreso..
-Mi piacciono i tuoi capelli..-
-Anche a me, ma ho bisogno di cambiare, ricresceranno più belli..-
Annuisce...
-Quando vuoi tagliarli?-
-Adesso.-
-Adesso?!-
-Si, mi accompagni?-
Ride divertito.- Non hai proprio mezze misure amore, fai tutto dopo averlo pensato! Ma si! Andiamo a tagliare i capelli!-
-Anche tu?!-
-Si, ricominciamo insieme.-
Sorrido e mi dirigo in camera velocemente. Prendo i vestiti, faccio una doccia veloce e mi vesto.
-Andiamo!- urlo uscendo con le scarpe in mano.
Le indosso  e mentre Fede smette di fare le coccole a Storm, io apro la porta.

Meteore ~Federico Chiesa~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora