Capitolo 6

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Rimasi sola per un mese intero prima che qualcuno si facesse vivo, Delmar entrò come al solito senza bussare.

«Il re è impazzito di nuovo, ha fatto schierare le truppe sul confine con il regno di Monok, le attrezzature incantate sono state consegnate, non ci resta che aspettare.»

«Avete provato le attrezzatture prima di inviarle in prima linea?»

«Certo, tutto perfetto. Come hai fatto a rendere le armature e le armi così leggere?»

«Ho aggiunto un incantesimo con delle iscrizioni magiche, simile a quelle dei demoni. Ho dovuto riscrivere completamente la matrice che avevo usato per incantare armi e armature con un incantesimo non elementale.»

«Incantesimo?»

«Sì, è una magia lanciata attraverso le parole, mettendo le parole in una giusta sequenza si possono incantare gli oggetti tra le altre cose. Le armature oltre ad essere leggere sono dotate anche di un incantesimo che non le fa diventare incandescenti sotto il sole o ghiacciare con il freddo, ma rimangono ad una temperatura ottimale.»

«Hai fatto più di quello che ti avevamo chiesto.»

«Visto che nessuno si faceva vivo per mettermi fretta, sapevo che avevo ancora tempo, che ho usato per migliorare le attrezzature.»

Prima di andarsene Delmar mi lasciò l'invito per la prossima riunione al King's Rose che era tra tre mesi, in quel frangente me ne rimasi sola come un cane.

Avevo molto tempo per rimuginare e non potei non pensare ai miei tre fratelli, sono tutti più grandi di me, come unica figlia femmina mi hanno sempre trattato bene. Alla mia cerimonia di risveglio della magia non erano presenti, lavorano tutti a palazzo reale e quel giorno avevano una riunione a cui non potevano mancare. Adam, il maggiore, è un ufficiale militare in carriera; Robert, il mezzano, lavora in tribunale ma non ho mai chiesto di preciso cosa facesse; Richard, invece, che è il più giovane dei miei fratelli, è assistente del ministro della guerra.

Nessuno di loro venne a cercarmi da quando mi cacciarono da casa, se così fosse stato Delmar lo avrebbe saputo e me lo avrebbe detto, ero davvero delusa dai miei fratelli.

Per risparmiare denaro, avevo iniziato a fare i miei pasti nei chioschi lungo la strada, il mio denaro poteva non rientrare mai e io avevo poche monete d'argento in mano, poi un girono presi un'infezione alimentare e la passai tutto il giorno a vomitare e ad avere scariche di diarrea, forse era il caso di tornare a cucinare i miei pasti.

Nel mondo della criminalità tutti mi conoscevano, questo mi permetteva di girare indisturbata anche nelle strade più malfamate.

La sera della riunione arrivò, io presi posto insieme a tutti gli altri.

«Benvenuti, come tutti sapete le battaglie in corso con il confine con il regno di Monok si stanno svolgendo a nostro favore, abbiamo già ripreso un terzo delle nostre terre e tra le nostre fila, a parte pochi feriti, non ci sono stati morti.»

«Le armature e le armi incantate sono così potenti?» Chiese qualcuno in prima fila.

«Sì, stanno facendo la differenza. Il nostro mago incantatore e armaiolo ha aggiunto degli incantesimi supplementari sia per rendere le armi più leggere che a temperatura ottimale; in uno scontro corpo a corpo, portarsi dietro venti o trenta chili in più o in meno fa un enorme differenza sul campo di battaglia, e anche avere un'armatura di metallo che ti ustiona la pelle a causa dell'esposizione al sole cocente o con le basse temperature che ti si gela addosso rallentando i movimenti dei soldati.»

«In che fase è la maledizione?» Continuarono a chiedere altri invitati.

«Abbiamo i registri e le cronache dei sacerdoti sui precedenti episodi, sappiamo che il nostro re ha mosso l'esercito lungo il confine ben quattro volte, essendo al potere da dodici anni e salitoci all'età di diciotto, la maledizione si attiva regolarmente ogni tre anni, fin qui lo sappiamo. Sappiamo anche che le scaramucce lungo il confine non durano mai più di sei mesi, allo scadere di questo periodo le nostre terre vengono sottratte e i nostri uomini al fronte sterminati.»

«Sei mesi ogni volta?» Chiese qualcun altro.

«Sì, sei mesi.» Ripeté Delmar. «Questo significa che il nostro esercito deve tenere duro per questo periodo, una volta superato il tempo, il demone, non riuscendo a nutrirsi delle anime dei nostri soldati si rifarà sul mandante e la maledizione verrà sollevata.»

La riunione continuò per circa un'ora e mezza poi ognuno se ne tornò soddisfatto a casa, la regina Idonea fu l'ultima a partire, a quanto pare voleva parlarmi di qualcosa, ma io non lo sapevo e fui una dei primi a lasciare il locale della riunione.

La mattina dopo arrivò Delmar al mio appartamento e mi portò una tessera di un conto corrente bancario aperto a mio nome, mi diede il codice per sbloccare la tessera e se ne andò.

Andai in banca a controllare il contenuto e dentro c'erano centosessantacinquemila monete d'argento. L'intero importo che mi era dovuto.

Decisi di non toccare quel denaro prima dello scadere di sei mesi dall'inizio della guerra, nel caso le cose avessero preso una piega strana e fossi costretta a restituire tutto.

ESPULSA DALLA FAMIGLIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora