Capitolo 28

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La regina Idonea fu davvero efficiente e veloce. Catturò l'assassino in pochi giorni e mi fece chiamare. Dovetti aspettare un altro giorno per poter ottenere il permesso di portare il mio bastone da arcimago con me.

La donna era tenuta chiusa in una segreta del palazzo reale, quando arrivai il suo sguardo era vitreo e puzzava da fare schifo. Non essendoci una latrina e visto che l'avevano incatenata ad una parete i bisogni se li era fatti tutti addosso.

Usai la magia per ripulirla e la puzza sparì subito.

Il re Grosvenor era con me, non permettemmo a nessun altro di assistere all'interrogatorio.

«Mi sembra che sia familiare.»

«È la marchesa Davies, suo marito è venuto a denunciare la sua scomparsa qualche giorno fa, ovviamente non gli abbiamo detto che è nostra prigioniera.»

La donna non sembrava per nulla spaventata solo un po' assente, mi avvicinai a lei e le misi un amuleto sulla fronte.

L'amuleto si incendiò diventando cenere, ma non ci fu nessuna reazione dalla donna.

«Che cosa significa?» Chiese il re perplesso.

«Questo amuleto funziona in due modi. Se prende fuoco vuole dire che c'è energia demoniaca, se la persona è un demone camuffato entra in gioco la seconda funzione e il demone non riesce a mantenere più la sua forma umana e si ritrasforma in demone.»

«Ma non si è ritrasformata.»

«Giusto. Questo vuole dire che la donna è sotto l'influenza di una magia demoniaca.»

«Pensavi fosse un demone che avesse preso le sembianze della marchesa?»

«Esatto.»

«Che cosa ne dobbiamo fare?»

«La decisione deve prenderla sua maestà. La marchesa è innocente, qualcuno le ha fatto questo. I Davies sono dei fedeli vassalli di questo regno, ma se entrambi i coniugi sono sotto l'influenza demoniaca vuol dire che anche altri sono nelle loro condizioni.»

«Allora liberala.»

«Posso farlo, ma prima consiglieri di controllare il marchese Davies e vedere se anche lui è sotto maledizione.»

Il re convocò il marchese Davies e io provai il mio amuleto su di lui, gli diedi anche una pillola della verità e lo interrogammo, era pulito.

«Sire posso sapere cosa sta succedendo?»

«Non qui. Seguici.»

Portammo il marchese da sua moglie nelle segrete, avevo piazzato su di lei un amuleto per annullare la maledizione, la donna non era ancora fuori. Quando arrivammo da lei urlava come una indemoniata, mentre l'amuleto la illuminava di luce purificante.

«Che cosa le state facendo? Becka, Becka!» Urlò l'uomo cercando di entrare nella cella della segreta.

«Non toccarla, stiamo cercando di salvarla.»

«Ditemi cosa sta succedendo.»

Fu il re a prendere la parola e a raccontare tutto, il marchese Davies quasi svenne e si afflosciò sulle gambe che non lo tenevano.

Mentre il marchese si riprendeva il re mi chiese: «Come funziona quell'amuleto?»

«C'è una matrice di attributo oscurità che crea illusioni, la donna entra nell'illusione e rivive la sua infanzia o comunque momenti felici della sua vita, grazie ad un'altra matrice di attributo luce la donna sente che quello che vede è giusto. Molto velocemente le illusioni cambiano e la proiettano i momenti legati a quando è stata maledetta e alle azioni sbagliate che ha fatto, lì entra in azione una magia di purificazione molto dolorosa. L'alternanza delle illusioni e le emozioni tra giusto e sbagliato permettono alla donna di rinunciare al male e accogliere la magia di purificazione che diventa più efficace e lavora più velocemente.»

«Ma perché sta urlando di dolore?»

«Perché la purificazione è dolorosa come essere immersi in una vasca di lava.»

«Potrebbe impazzire?»

«Se non avessi preso provvedimenti sì. La matrice di attributo luce è lì per darle sollievo quando il suo grado di stress diventa troppo alto, gli dici che va bene e sta facendo la cosa giusta facendosi esorcizzare.»

«Com'è potuto succedere? Chi ha fatto questo alla mia Becka?» Chiese il marchese Davies con il volto contratto dal dolore.

«Non lo sappiamo John, ma chiunque sia stato pagherà con la vita.» Disse il re facendo coraggio al suo cortigiano più fidato.

Rimanemmo lì in silenzio, mentre la donna urlava in agonia. Tre ore passarono e l'amuleto si staccò dal corpo di Becka Davies.

«È fatta. Marchese Davies, se sua moglie viene coinvolta ancora in questo modo rischia di morire e la sua anima divorata dal demone che l'ha maledetta, non potrà più reincarnarsi e smetterà di esistere per sempre.»

«Che cosa devo fare allora?» Chiese disperato l'uomo.

«Spargere la voce che è molto malata e mandarla lontana dalla capitale in un luogo protetto.»

«John, sei tu?» Sentimmo chiedere da una voce molto flebile e rauca da chi ha urlato molto o è stata molto malato.

«Sì tesoro.» Rispose il marchese e poi rivolgendosi a noi. «Posso entrare ora?»

«Vado avanti io, è opportuno che la visiti prima di farla viaggiare. Prenda questo amuleto di teletrasporto e lo usi, verrà trasferito a casa mia dove porterò vostra moglie con un altro amuleto.» Diedi l'amuleto al marchese e entrai nella cella, dopo aver pulito ancora una volta la donna con un incantesimo di pulizia, mi rivolsi al re. «Sire, mi congedo. Fate attenzione nei prossimi giorni.»

Mi avvicinai alla donna che era svenuta, la liberai dalle catene e ripresi le manette con me, poi ci teletrasportammo nel mio appartamento. John Davies comparve un attimo dopo.

Usai un incantesimo di levitazione per portare la marchesa nella stanza degli ospiti, ne avevo due e in una ci dormiva mio fratello che ora era in negozio ad aiutare Albert. Adagiai la donna sul letto e iniziai ad ispezionarla, fisicamente stava bene ma ero sicura che fosse molto provata mentalmente. Le somministrai un elisir che l'avrebbe aiutata a riprendersi e un unguento nei punti dove la pelle del suo corpo era venuta a contatto con la catena che la teneva imprigionata e che le aveva contuso un po' la pelle.

«Come sta mia moglie?»

«Solo qualche livido causato dalle catene, le ho dato un elisir per aiutarla a superare questa esperienza traumatica.»

«Come faremo ad uscire di qui io e mia moglie senza farci notare? Se qualcuno che non deve ci vede e ci segue nel luogo sicuro dove voglio portarla sarà tutto vano.»

«Non si deve preoccupare di questo, nel mio negozio ho un articolo poco conosciuto, in realtà non ne ho mai venduti, a quanto pare non sono molto apprezzati. Stanno lì a prendere polvere, così li regalerò a voi. Si tratta di anelli muta pelle. Una volta indossati potrete cambiare aspetto e allontanarvi indisturbati, farò venire una carrozza senza insegne a prendervi e una volta che sarete a bordo potrete dargli la destinazione che vorrete.»

«Non ho denaro per pagare la corsa, sono uscito così di corsa dopo essere stato convocato dal re che non ci ho pensato e non credevo di averne bisogno.»

«Pagherò per voi, non è un problema.»

La donna si svegliò tre ore dopo confusa e affamata.

Il marchese Davies rimase nella stanza con la moglie cercando di spiegarle cosa fosse successo, mentre io andai a preparare del cibo per entrambi. La donna era molto provata e non in grado di viaggiare al momento, così il marchese e sua moglie rimasero miei ospiti fino a quando Becka non fosse in grado di sopportare un lungo viaggio in carrozza, poi avremmo attuato il mio piano per portare la donna in un luogo sicuro.

ESPULSA DALLA FAMIGLIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora