Passavo le mie giornate a meditare sulla mia tecnica di coltivazione per sviluppare al massimo livello la magia elementale di attributo metallo.
La tecnica che stavo usando mi avrebbe permesso di attivare anche le altre magie elementali ma dovevo prima arrivare a livello cento di quella metallo e non era semplice, dopo il primo mese aumentai solo di cinque livelli mentre per costruire le armi nello stesso tempo ottenni ben dieci livelli.
Avevo bisogno di allenare il mio elemento primario e unico, lavorando il metallo.
Andai da un famoso fabbro che era sia mastro armoraro che armaiolo per mettere all'opera le mie abilità e guadagnare qualcosa.
«Buongiorno!» Mi salutò il commesso dell'armeria.
«Buongiorno a voi signore, sono un armoraro e armaiolo esperta, mi domandavo se il tuo padrone stesse cercando personale.»
«Cerchiamo sempre apprendisti, vanno e vengono come le nuvole, è un lavoro duro il nostro. E tu sei una ragazza troppo delicata per questo lavoro.»
«Mi stai discriminando perché sono una ragazza e non un ragazzo?» Chiesi esacerbata.
«Esatto!» Mi rispose quello compiaciuto.
Stavo per rimproverarlo maledicendo ogni membro della sua famiglia, quando arrivò il proprietario dell'armeria.
«Che succede qui?»
«Capo, questa ragazza vuole lavorare per noi, dice che è un armoraro e armaiolo professionista.»
«Vieni sul retro, puoi fare una prova, do una possibilità a tutti quelli che vengono qui a fare domanda, ma se scopro che mi hai fatto perdere tempo dovrai risarcirmi di cinquanta monete d'argento.»
Seguii il mastro armaiolo fino alla fucina che era sul retro del negozio ma un po' distaccato da esso per evitare incendi, l'uomo mi indicò del metallo grezzo non lavorato, di solito ero abituata a lavorare con i lingotti già raffinati, sarebbe stata una prova interessante per me non vedevo l'ora di iniziare.
«Puoi decidere di usare fucina o crogiolo, ma voglio una spada a due mani pronta tra quattro ore. Comincia!»
Mi avvicinai alla cassa con il metallo, presi un pezzo abbastanza grande, ma sapevo che una volta lavorato non sarebbe rimasto molto così aggiunsi altre tre pezzi.
Il minerale di ferro iniziò a mutare tra le mie mani e polvere di scoria a cadere a terra, impiegai un'ora a ripulire il minerale dalle impurità, alla fine ottenni un grosso lingotto di metallo lucido e abbastanza grande per una spada a due mani.
La spada iniziò a prendere forma e in pochi minuti era pronta, lucente e affilata nel modo giusto.
Ora, dovevo solo fare l'impugnatura, ne presi una già pronta visto che il padrone dell'armeria mentre si allontanava mi disse di poterle usare.
Ne scelsi una di osso nero ben lavorato, dava una sensazione tattile mentre lo prendevo in mano abbastanza confortevole.
Avevo impiegato poco più di un'ora a terminare la spada, così mi girai per andare a chiamare il padrone e invece lo trovai dietro di me a fissarmi.
«Ho finito.» Dissi porgendo la spada.
L'uomo la prese e iniziò a brandirla, era molto equilibrata, della dimensione giusta e non troppo pesante, ma allo stesso tempo resistente.
«Quando puoi iniziare a lavorare?»
«Anche oggi.»
«Bene, vieni con me. Ti mostro il registro degli ordini. Non abbiamo nulla di urgente, quindi puoi scegliere il lavoro che più ti piace.»
Seguii il mastro armaiolo in una saletta dietro il banco accettazione e mi mostrò il registro. Era un tomo molto grande e capii subito che era un oggetto magico di un'altra epoca.
«Il tomo riporta tutti gli ordini che ci arrivano, prendi un foglio di carta e scrivici il numero dell'ordine e la descrizione dell'ordine stesso, una volta che avrai portato a termine il tuo lavoro l'ordine si cancellerà dal tomo e il cliente che ha la sua ricevuta verrà informato direttamente perché il foglio in suo possesso si aggiornerà.»
«Sembra una magia antica.»
«Lo è.» Disse l'omone che mi sovrastava con uno sguardo compiaciuto. «Ci tramandiamo il tomo da generazioni e anche se non sappiamo come è stato incantato, abbiamo ancora la ricetta dell'inchiostro magico con cui scriviamo gli ordini nei fogli che poi si sintonizzano con il tomo. Quando avrai finito di fare l'attrezzatura richiesta dal cliente il tomo si aggiornerà da solo valutando la qualità del tuo lavoro e impostando il prezzo.»
Mi presi un momento per assimilare tutto e per ricordare se in altre vite mi fossi imbattuta in una magia di questo tipo, venni alla realizzazione che poteva essere solo un incantesimo di un arcimago, perché con la magia elementale era un'opera irrealizzabile.
L'armaiolo, vedendomi impressionata mio malgrado, sorrise compiaciuto e continuò con il suo discorso.
«Non diciamo mai al cliente quanto andrà a pagare perché non possiamo saperlo, verranno informati solo una volta che l'ordine è completato. Bene, ti lascio al tuo lavoro, ricordati di riportare il tuo nome quando copi l'ordine sul foglio con l'inchiostro magico.»
Iniziai a sfogliare il tomo e trovai tre ordini interessanti che comprendevano: un pettorale con rilievi e la decorazione di un drago, un set di coltelli da lancio dove ogni lama doveva essere intarsiata con lo stemma nobiliare della casata richiedente il lavoro, ed infine, una spada bastarda che doveva essere leggera e incantata con incantesimo di elemento vento, nell'ordine era specificato che non aveva importanza la grandezza del cristallo elementale di attributo vento, basta che era funzionale e che non si scaricasse troppo presto. Avevo notato, infatti, dietro alla fucina, quando il padrone mi avevo portato là, delle casse di cristalli elementali, ma io non ne avevo bisogno, come avrei fatto io il lavoro sarebbe stato molto più funzionale di un cristallo che andava sostituito ogni volta che si scaricava.
Scrissi tre moduli, uno per ogni ordine e tornai alla fucina.
Prima di tutto decisi di raffinare il minerale di metallo in lingotti e poi iniziare a lavorare sugli ordini.
Mi feci prendere un po' la mano e produssi ben venti lingotti da un chilogrammo l'uno in tre ore.
Adesso potevo iniziare a smaltire gli ordini e cominciai dal pettorale dell'armatura che iniziò subito a prendere forma e con essa i rilievi e la decorazione di un drago, in venti minuti il pettorale era pronto. Controllai il modulo del ordine di riferimento e vi apparvero le scritte: lavoro completato, valutazione seicento monete d'argento oppure sessanta monete d'oro.
Passai ai coltelli che finii in mezz'ora, il modulo riportò la seguente scritta: lavoro completato, valutazione cento monte d'argento oppure dieci monete d'oro.
Senza fare una pausa, iniziai a lavorare alla spada, anche questa fu pronta in poco tempo ma dovevo aggiungere l'iscrizione magica per incantarla, non avevo bisogno di fare una formazione visto che la spada era solo una e nemmeno dei cristalli elementali, dovevo solo incidere l'iscrizione magica sulla lama. Con me avevo il sangue misto a erbe magiche avanzato dal mio lavoro per la regina, ne avevo molto a casa e al lavoro ne avevo portato solo due boccette, sufficienti per due incanti, per la spada me ne bastava uno.
Iniziai ad incidere l'iscrizione sulla lama con molta attenzione, quando finii la lama si illuminò per un momento, segno che la matrice formata dall'iscrizione magica era funzionante e attiva.
Non avevo bisogno di provare la spada, perché il modulo con l'inchiostro magico mi diceva già che il compito era portato a termine: lavoro completato, valutazione duemila monete d'argento o duecento d'oro.
Il padrone sembrava soddisfatto del mio lavoro e mi chiese di tornare il giorno dopo che era lunedì e che avremmo avuto il grosso del lavoro, in più, anche gli altri apprendisti e mastri armaioli sarebbero stati presenti e me li avrebbe presentati.
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ESPULSA DALLA FAMIGLIA
FantasyQuel giorno ho perso tutto: famiglia, titolo nobiliare, nome e cognome. Mi sono ritrovata in mezzo alla strada così velocemente che ancora oggi faccio fatica a capire come sia stato possibile. Ma anche se ho perso tutto, ho ancora me stessa. ©Tutti...