Un mese dopo il nostro rientro dal campo di battaglia i soldati e gli ufficiali che avevano preso parte alla guerra iniziarono ad ammalarsi. La regina venne a chiedere il mio consiglio.
«Quali sono i sintomi della malattia?» Chiesi alla regina portandomi un biscotto molto burroso con cioccolato e anice alla bocca.
La regina prese un sorso di tè e disse: «Dolori alle ossa e ai muscoli è il primo sintomo, tre giorni dopo arriva la febbre che supera i quaranta gradi, con vomito e dissenteria.»
«Avete provato ad abbassare la febbre?»
«I nostri guaritori hanno somministrato gli elisir più efficaci, ma non hanno funzionato.»
«E il ghiaccio?»
«Uno dei nobili che ha partecipato alla spedizione nel regno di Kalia ci ha detto che è efficace per abbassare la febbre, ma i guaritori erano contrari, hanno detto che in quel modo i pazienti si sarebbero presi una polmonite e si sono rifiutati di usarlo.»
«Dovete usare il ghiaccio e continuare a somministrare elisir per abbassare la febbre, prima che si trasmetta alla popolazione e diventi una epidemia.» Presi un sorso di tè, tra il parlare e il biscotto in bocca mi si era impastata la bocca. «Deve essere una malattia che si sono portati dietro i magus dal loro continente, probabilmente per loro è una normale influenza perché abituati, ma qui il discorso è differente. Vi farò avere gli elisir per abbassare la febbre prodotti da me, ora che ho l'elemento legno a livello supremo i miei elisir sono diventati molto potenti, anche quelli più deboli.»
«Bene.» Dopo un attimo di esitazione la regina riprese la parola. «Ho saputo che non parteciperai alla cena di gala di questa sera.»
«Non fa per me, voglio stare alla larga da certi ambienti.»
«Dovresti comunque venire per rispetto alle persone che hanno combattuto e sono morte, la cena e in loro onore.»
«Allora verro.»
«Hai saputo di tuo fratello Robert?»
Feci un attimo mente locale, poi risposi: «Non lo vedo da prima che mi cacciassero da casa, e anche dopo non era mai presente ai ricevimenti.»
«Era all'estero per studiare diplomazia internazionale. Come ben dovresti sapere aveva studiato per diventare giudice, ma poi quando è entrato in tribunale il suo mentore lo ha indirizzato ad un altro corso di studi più adatto ad un nobile.» La regina mise via la sua tazza di tè, a quanto pare non ne voleva più. «Quando è tornato a casa e non ti ha trovato non ci ha pensato troppo, ma visto che non tornavi da giorni ha chiesto alla servitù e gli hanno raccontato quello che era successo. È andato dai tuoi genitori ad avere spiegazioni e hanno litigato, ha lasciato casa quel giorno stesso e la tua famiglia lo ha tolto dai registri di famiglia. La corte non può assumerlo se non ha nome e cognome.»
«Tutto questo quando è successo?»
«Una settimana fa, poco prima che tornassi dal fronte. Come arcimago hai la stessa autorità del re e puoi conferirgli un cognome, da quello che ho sentito dire si aggira per il ponte di pietra nella periferia sud della capitale e si fa chiamare Cristopher.»
«Grazie per avermelo detto.»
«Ci vediamo questa sera, l'invito che hai ricevuto è per due a proposito.»
Quando Idonea se ne andò andai a trovare mio fratello, le giornate si erano fatte fredde e il sole non scaldava più, l'inverno era entrato da pochi giorni e le temperature si erano abbassate molto.
Trovai Cristopher rannicchiato a terra in posizione fetale sotto un pilone del ponte, mentre cercava di riscaldarsi abbracciandosi.
Puntai il mio bastone contro il suo corpo lanciando un incantesimo di pulizia e uno per riscaldarlo, poi attesi che si accorgesse di me.
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ESPULSA DALLA FAMIGLIA
FantasyQuel giorno ho perso tutto: famiglia, titolo nobiliare, nome e cognome. Mi sono ritrovata in mezzo alla strada così velocemente che ancora oggi faccio fatica a capire come sia stato possibile. Ma anche se ho perso tutto, ho ancora me stessa. ©Tutti...