Capitolo 24

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Raggiunsi l'esercito appena in tempo, erano accampati a trecento chilometri dalla capitale, ma ad un certo punto sbagliai strada e dovetti ripercorrerla a ritroso fino al giusto bivio in direzione dell'accampamento.

Io ero uno dei pochi ad avere un cavallo, il resto dell'esercito viaggiava dentro enormi carrozze.

Mio fratello Adam era tra quelli a cavallo, per fortuna in questa guerra non era lui al comando, ma il generale Williams che era uno dei nobili che si erano congratulati con me quando divenni arcimago e che snobbarono gli Harrison quanto mi cacciarono.

Lo zaino che avevo sulla schiena dall'apparenza di quaranta litri, ne conteneva al suo interno duemila. Lo avevo fatto con la pelle di salamandra di fuoco e si prestava molto meglio ad essere incantata.

Dentro vi avevo messo di tutto in grande quantità, non volevo essere presa alla sprovvista, dopotutto era una guerra e non avrei potuto allontanarmi per comprare ciò di cui avevo bisogno, uno perché mi serviva l'autorizzazione per lasciare il campo e secondo perché la città e villaggio più vicino erano troppo distanti dal fronte, quello di cui avevo bisogno dovevo portarmelo da casa.

Avanzammo velocemente come se avessimo degli inseguitori alle calcagna, i carri a causa della velocità erano molto sollecitati, ma erano stati fatti molto bene e rafforzati nei punti giusti, avrebbero retto senza problemi, i problemi in realtà li avevano i poveri soldati al loro interno che venivano sballottati come bestie portate al macello.

Ci fermammo alle due del pomeriggio per fare una sosta, venne distribuita della carne secca a tutti e acqua. I cavalli vennero abbeverati e fatti mangiare. Erano trattati meglio di noi, ma era normale se volevamo che ci portassero a destinazione nel minor tempo possibile.

Ripartimmo un'ora dopo mantenendo sempre la stessa velocità di crociera.

Attraversammo due villaggi e la gente si affacciava dalle finestre per guardarci passare.

Ad un'ora dalla sosta prevista i carri si fermarono.

Un soldato a cavallo venne a chiamarmi.

«Arcimago, abbiamo un problema. La strada è sbarrata da una grossa frana.»

«Fammi strada.» Dissi al soldato che mi accompagnò fino al luogo dove la strada era completamente sommersa da detriti.

«State tutti indietro, che nessuno si avvicini.» Ordinai e i pochi soldati con me e lo stesso generale Williams mi fero spazio.

Una frana non era assolutamente un problema per me, usai la magia elementale di attributo terra per sposare tutta la terra che aveva invaso la strada sul lato opposto e poi visto che c'ero, rafforzai il lato della montagna che era venuto giù, non potevamo permetterci una seconda frana, soprattutto mentre vi passavamo sotto, i morti sarebbero stati troppi.

Ora che la strada era sgombra potemmo ripartire, notai che mio fratello Adam era tra i soldati che si erano fatti da parte, come al solito ci ignorammo.

Il generale Williams mi chiese di rimanere a cavalcare con loro nel caso fosse successo altro.

Ci fermammo un'ora dopo per preparare il campo di bivacco per la notte.

L'esercito era diviso in dieci reggimenti, ognuno di loro doveva creare il proprio bivacco con un grosso fuoco al centro e mettere quattro soldati di sentinella facendo i turni per tutta la notte.

Montai la tenda vicino a quella del generale Williams, i cuochi dell'esercito iniziarono a cucinare i pasti per tutti, e anch'io ricevetti la mia parte.

Dopo essere diventata un arcimago supremo potevo percepire ogni fluttuazione di magia o energia elementale, qualcosa di molto grosso si stava avvicinando da sotto terra, la sua energia era turbinante come se fosse in preda alla rabbia, sapevo che qualsiasi cosa fosse era un pericolo per noi.

Uscii dalla mia tenda mentre gli ufficiali uscivano da quella del generale Williams, avevano fatto un briefing dell'ultimo minuto e quando mi videro uscire dalla mia tenda con il mio bastone da mago o meglio da arcimago si allarmarono.

«Arcimago cosa succede?» Mi chiese Williams.

«Fa sgombrare l'area subito.»

«Allontanatevi tutti!» Urlò il generale, ma non fecero in tempo ad obbedire perché la grossa creatura sbucò proprio in quel momento nel punto dove c'era il fuoco accesso e con la magia di attributo terra mandò una forte scossa sismica in tutto il campo di bivacco e oltre. Il terreno vibrava così forte che tutti caddero a terra diventando prede dell'enorme tartaruga di livello novanta. Doveva essere molto vecchia per poter aver raggiunto un livello così alto.

Mi avvicinai levitando a pochi centimetri da terra e immobilizzai la creatura nel ghiaccio permafrost che era resistente come il metallo più duro.

Le grida di rabbia della creatura erano così piene di magia che molti iniziarono a sanguinare dalle orecchie e a svenire a causa della forte onda sonora.

L'unico modo che avevo per uccidere questa enorme tartaruga era tagliandogli la testa, feci un balzo e atterrai sopra il suo carapace e da lì lanciai l'incantesimo ghigliottina, in  un attimo la testa del mostro fu separata dal suo corpo. Non persi tempo e iniziai a raccogliere il suo sangue, ne presi cento litri poi mi fermai, già che c'ero raccolsi anche la carne che misi nei sacchetti refrigerati, avevo così tanto spazio libero nel mio zaino che ci entrò tutto.

Tornai nella mia tenda mentre il generale Williams dava ordini per sistemare quel casino.

Impiegammo una settimana ad arrivare al fronte e l'esercito nemico aveva già occupato parte del nostro territorio con il loro esercito, ci accampammo a sei chilometri di distanza e rimanemmo in attesa dell'arrivo di una loro delegazione per le trattative, noi avevamo già mandato un messaggero, ci saremo incontrati a metà strada tra i due eserciti per parlamentare. Il generale Williams aveva fatto erigere nel punto di incontro una tenda ed io ero lì insieme a Williams e altri ufficiali. In tutto eravamo in quattro come da nostra richiesta, anche i rappresentanti dell'esercito di Monok avrebbero dovuto arrivare in quattro e senza armi, invece arrivarono in venti, cinque ufficiali più il loro generale e il resto erano tutti maghi dai capelli rossi come il fuoco, nel nostro continente nessuno ha i capelli di quel colore, dunque dovevano essere i maghi arrivati dal mare, quelli con un attributo di livello supremo.

«Generale Williams ci ritroviamo di nuovo.»

«Generale Cook, prego si accomodi.» La delegazione entrò nella tenda e si sedette al tavolo delle trattative. Dopo che il generale prese posto, i maghi che si era portato dietro entrarono con lui e si posizionarono dietro.

Lanciai un incantesimo senza fammi vedere, una barriera protettiva a più strati intorno ai nostri per sicurezza.

«Generale Cook, avete occupato le nostre terre senza nessun motivo apparente. Ci state dichiarando guerra?»

«Voi potete fare esercitazioni lungo il confine e noi no?»

«Il nostro re ci ha sempre mandato ad insediarci nel confine e voi con la scusa di sentirvi minacciati ci attaccavate, ma ora che la maledizione che il vostro re ha messo sul nostro non c'è più avete pensato bene di cambiare strategia. Spostate il vostro esercito lungo il vostro confine e liberate le terre che sono di nostra proprietà o attaccheremo.»

«Quelle terre sono nostre e presto anche il vostro il regno. Senza un generale alla guida come farà il vostro esercito a sconfiggere il mio?»

Come se avesse dato un ordine i magus dai capelli rossi ci attaccarono tutti insieme, la tenda divenne cenere e la terra era così infuocata da essere incandescente come la lava, ma noi eravamo illesi.

Il generale Cook rimase molto sorpreso dal fatto che eravamo sopravvissuti, poi si toccò l'armatura e pensò che anche noi avessimo protezioni come le sue per questo ci eravamo salvati.

«Generale Cook, lei ha violato la più sacra delle leggi militari, mai e poi mai si cerca di uccidere gli ambasciatori nemici mentre si parlamenta.»

«Questa è una guerra Williams e noi la vinceremo.»

Cook con la sua gente se ne andò lasciandoci lì così furiosi da non avere parole.

ESPULSA DALLA FAMIGLIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora