Capitolo 6

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[ 𝘐𝘯𝘵𝘦𝘳𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 ] 0.6

"Cosa le ha fatto cambiare idea?"
La domanda la mise in imbarazzo. Perchè doveva interessargli una cosa simile?
"Ho notato di non avere poi così tante richieste ed ho il tempo necessario"
Todoroki rimase indifferente e in silenzio
"Dio, ma questo ragazzo può avere delle espressioni facciali si o no?!"

"Ottimo"
"Sta dicendo che mi offre il lavoro?"
"Sì, sarà uno dei suoi primi incarichi come mia segretaria"
"È fantastic!- cioè...va benissimo" esclamò Ayako tentando di trattenere la nota stridula nella voce
"Bene, infondo questa settimana sembra esserci tranquillità a Tokyo, avrà tutto il tempo della giornata per ambientarsi qui e nel suo nuovo ufficio" disse per poi prendere i suoi documenti
"Ho visto che ha anche visitato negli anni passati la UA, e visionato le missioni importanti degli Hero, questo lavoro non è poi così estraneo per lei, nonostante lavori come creatrice di gioielli"
"CHE.COSA. HA. DETTO?!"

Ayako lo guardò nervosa e cercò di mordersi il labbro per non perdere il controllo
"Troppo tardi"
"Wow, Mr.importanza! Le sembro una tipa che spreca così la sua vita?! Ho 22 anni proprio come lei, e mi sono laureata con il massimo dei voti, non farò la settantenne a creare gioielli per sempre. Per essere un Hero sei piuttosto stupido!"

Gli occhi di Todoroki si strinsero. Il suo colore diventò minaccioso
"Ow...non lo biasimo, l'ho fatta grossa"
Il suo sguardo era agghiacciante,soprattutto con quella cicatrice, anche se doveva ammetterlo, lo rendeva più attraente
"Sto ripensando al fatto di assumerla, infondo ci sono tante persone che impazzirebbero per il suo posto"

"NO! No...mi scusi devo contenere la lingua! È che- mi sono svegliata leggermente stressata..."
L'uomo sospirò "L'ho notato."
Ci furono dei minuti di silenzio
"Beh uhm, visto che ora siamo qui da soli..."
Il Pro-Hero inarcò un sopracciglio
"Posso fare l'intervista a lei per la collana e appuntare qualcosa?"
Shoto cambiò posizione sulla sedia "Okay. Cosa vuoi sapere?"
Ayako si schiarì la gola sedendosi e prendendo il suo taccuino e la matita
"Delle informazioni base per ora: Come si chiama sua moglie, da quanto tempo state insieme, cose così!"
"Si chiama Catline ma non è mia moglie"
"Ma...aspetta...aveva detto che-"
"Vorrei farle la proposta, ma...credo sia meglio aspettare, farei solo le cose troppo di fretta."
"Oh, capisco...neanche io e il mio ragazzo vogliamo andare troppo di fretta"
"Ha un ragazzo?"
"Già!...comunque lo sa che dire ad un'altra persona della proposta porta sfiga? Ahah" ridacchiò lievemente ma si fermò notando l'espressione piuttosto preoccupata di Shoto
"Quindi ora che te l'ho detto io n-non riuscirò a-"

"Io-Stavo scherzando! È solo un detto!"
Disse sorridendo mentre iniziò ad appuntare le cose sul taccuino, aveva veramente creduto ad un detto così stupido?
"Ehm...comunque è un nome esotico quello della sua ragazza, non è del Giappone?"
"È francese ma ha studiato molto bene il giapponese. Ora è ritornata in Francia per qualche settimana"
"Cosa?! Così lontano? Perché?"
Ayako rimase scioccata, aveva lasciato la sua ragazza partire da sola e non sembrava neanche preoccupato.
Se lo avesse fatto lei con Matt sarebbe successo l'inferno. Si fidava, ma non troppo
"È una modella perciò è normale separarci"
"Giusto...una modella, i CEO non si innamorano di persone classiche come me,pfft. "
"Oh...cos'altro sai dirmi di lei?"
"Ha un'anno in meno a noi, stiamo insieme da cinque anni e la prima volta che ci siamo incontrati è stato fuori l'ingresso della Yueei, stava per attraversare la strada ed una macchina stava per investirla, sono riuscita a prenderla in tempo e...da quando l'ho vista...ho sentito qualcosa di strano dentro di me, sapevo che l'avrei incontrata di nuovo"
"Che cosa romantica..."
"Si, suppongo si possa definire amore a prima vista"

Per Ayako sembrava tutto così irreale, tipico delle storie d'amore infondo.
Continuò a scrivere sul taccuino quando qualcuno bussò alla porta e Todoroki si alzò
"Ora mi dispiace ma ho degli impegni da concludere. Le farò sapere entro stasera come potrà finire l'intervista e parlare con la migliore amica. Il suo studio è infondo a questo corridoio, vicino alla sala riunioni. Può chiamarmi se avrà qualche difficoltà. Ma non dovrebbero essercene"
"Certo"Le strinse energicamente la mano "ciao allora"
"Ciao"
Ayako lo guardò allontanarsi e sospirò guardando il taccuino dalle poche informazioni "perfetto, almeno su questa Catline so qualcosa"

La giornata continuò in tranquillità, oramai si era fatta sera e stava salendo nel suo appartamento, ricordando le ore prima:
aveva visto tutte le stanze dell'agenzia e adorava il suo studio. Durante la pausa pranzo era riuscita anche a fare amicizia con qualcuno.
I suoi pensieri si fermarono improvvisamente quando si ritrovò davanti l'ingresso Matt:
"AYAKO. CHE FINE AVEVI FATTO? Non eri nella Bijoux, sei stata via tutta la giornata,ero preoccupato"
"Mi hanno accettato il lavoro come segretaria presso l'agenzia del Number Two" disse indifferente "mi fai entrare ora?"
Matt le fece spazio scioccato
"È fantastico ma- n-non mi hai detto nulla...perchè?"
"Volevo dirtelo ma stai più tempo con Mirai che me in questi giorni"
Il ragazzo fece una risata isterica "Non ricominciamo perfavore! mi ha chiesto aiuto con un mio-"
"Sai che ti dico? Lasciamo stare, forse sono solo io paranoica no?" Sbottò togliendosi le scarpe e andando a cucinare qualcosa
Matt sospirò "Ayako..." ma si fermò quando entrò Mirai nella stanza
"AYAKO CHE FINE AVEVI-"
tutti si girarono quando squillò quel maledettissimo telefono di lavoro, e Ayako si affrettò a rispondere allontanandosi.
"Pronto?"
"Pronto, Misumi Ayako?"
Di nuovo quella voce, sapeva benissimo chi era
"Si?..."
"Sono Shoto Todoroki, mentre ritornavo a casa ho pensato a come renderti la vita più facile con le interviste"
"Clonandomi!" Esclamò lei con aria impassibile
"Non esattamente. Puoi venire a Dubai con noi"
"C-cosa?" Balbettò Ayako "che intendi con noi?"
"Io, Catline, la sua migliore amica e altri nostri amici. Potrai intervistare anche loro"
Fissò il telefono incredula
"Ascolti...è un offerta gentile ma non credo sia necessario, posso incontrarli qui in Giappone"
"È questo il problema, non possono venire. Ma hanno accettato la piccola vacanza a Dubai"
Rimase in silenzio, Todoroki si doveva essere accorto del disagio
"Ne vale la pena...ci pensi su, partiremo tra due weekend"
"TRA DUE COSA?!"
"Io-si, dovrei parlarne con il mio ragazzo, le farò sapere"
"Perfetto. Ci pensi su, arrivederci"
"Arrive-" si fermò, notando che Todoroki aveva già attaccato.

THE PENDANTS || CEO TodorokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora