Capitolo 25

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[ Invito ] 25

"Se non fosse per te forse avrei ancora una vita tranquilla e una persona che mi ama. Da quando sei arrivata... tutto il mondo mi sta franando addosso, quindi riprenditi la collana. Ormai non esprime più nulla"
"È questo quello che ha detto?"
"Si...poi mi ha lasciato la collana fra le mani ed è andata via"
Shoto espirò nervosamente, massaggiandosi le tempie con le dita in modo costante

L'agenzia sembrava vuota, anche se non era così. L'ufficio di Shoto era stato sistemato prima del suo arrivo e quello della sua segretaria: i fogli e i documenti erano posizionati uno sopra l'altro in modo ordinato mentre il resto della scrivania era ricoperto da valigette mediche e fazzolettini colorati di rosso per il sangue.
Ayako prese dell'ovatta per medicare il bicolore, ma lui gliela sottrasse in fretta.
Todoroki prese d'un tratto la mano fredda della ragazza davanti a sé, tamponandole l'ovatta sulle nocche rosse e tagliuzzate.

"Fanno male?"
"Pizzicano, ma sono solo inciampata. Quello che ha veramente bisogno di essere medicato sei tu."
Shoto alzò lo sguardò senza cambiare l'espressione seria dalla sua faccia
"Sto solo sanguinando dal braccio." Dopodiché inclinò la testa, i suoi occhi sembrarono inghiottire le pupille di lei
"se mi facesse veramente così male, credi che non ti avrei fermata per aiutarmi?"
Le labbra di Ayako si espansero, formando un sorriso
"Non lo so, sei come una roccia."

Abbassò lo sguardo verso le mani poggiate su quelle del ragazzo.
Un dito le accarezzò il dorso della mano mentre, con delicatezza, tamponava le nocche che lei aveva sacrificato per correre da lui qualche ora prima.
"Non vuoi parlare con Catline, vero?"
Domandò Ayako, avrebbe voluto vietarglielo più che domandarlo.
Da quando si comportava come un'egoista? forse è proprio vero quando si dice: 'cambiando ambiente cambi carattere'

Shoto si fermò, lasciando il batuffolo sul tavolo
"E anche se lo facessi? Sei tu che per prima sei salita sulla moto di un'altro, oppure dovevo ricordatelo?" Obiettò alterato.

Ayako sgranò gli occhi, non poteva averlo detto davvero.
"Stai scherzando? Come ho sentito la notizia alla radio sono subito corsa da te, se non fosse stato per Matt forse a quest'ora starei ancora correndo per la strada!"
Shoto mise le mani nelle tasche del suo completo mantenendo quella sua insolita espressione arrabbiata, prima di fissare la divisa da Hero su una delle sedie. Si girò di spalle, verso la parete di vetro, fissando le mille luci dei grattacieli.
Lei trattene il fiato, studiando le spalle salde che aveva davanti.

Dal colletto della camicia intravide un livido viola, sembrava doloroso.
Così prese il batuffolo d'ovatta sul tavolo, sfregando i palmi delle mani sulle cosce, intenta a trovare un modo per spezzare il ghiaccio
"Hai un livido...posso vederlo?"
Shoto si ferma, girando leggermente la testa verso di lei con un sorrisetto fra le labbra.
"Okay..." sussurra a bassa voce prima di scuotere la testa e ritornare a guardare il panorama
"Mi stai chiedendo di togliermi la maglia, Ayako?"

Per un attimo lo fissò incredula, stringendo con i denti la carne del labbro inferiore.
Una scarica bollente percorse ogni centimetro delle sua pelle, le orecchie bruciavano. Era veramente arrossita per una domanda così stupida?.
"Solo per vedere il livido" rispose tentando di raffreddare la sua corporatura ormai in fiamme.

Non riuscì a finire la frase che il bicolore si tolse la camicia, mettendo in mostra il segno viola per la ragazza.
Ayako si avvicinò di più con la sedia, e lentamente, iniziò a far scivolare le dita lungo la schiena, fino ad arrivare sul livido, premendoci leggermente. Todoroki emise un lieve gemito di dolore, strizzando gli occhi.
"Fa male?"
"Ho sopportato di peggio"

Lei ridacchiò e quella piccola risata contagiò anche il bicolore, lasciandoli scappare un sorriso. Si girò verso di lei,
poi poggiò una mano lungo la guancia per attirarla a sé e baciarla.
Un'altro bacio, un' altra emozione
Quel bacio riuscì a farla sentire protetta, rassicurata, come un fiore rimasto intatto durante una tempesta.
Più continuavano, più di baciavano con più foga. Ayako poggiò i palmi tra le braccia del bicolore mentre lui le spostava i capelli dall'altra parte del collo, prima di avventarsi su di esso e baciarla, scendendo sempre più in basso.
Stavano per farlo un'altra volta in quell'ufficio...
- TOC TOC !

La porta si aprì di scatto e i due si staccarono velocemente, lasciando il ragazzo che era appena entrato sotto shock, che dopo aver fissato a lungo, si schiarì la gola
"Signore, ehm ehm...volevo solo ricordarle dell'invito per il ringraziamento ai Pro-Hero...io-me ne vado"

Il ragazzo si avvicinò ai due, sporgendo il biglietto fra gli occhi di Ayako
"Lei è la segretaria, giusto?" Domandò ancora scosso, beh...è più facile dire che Ayako lo era di più.
"Grazie" rispose prendendo l'invito e
il ragazzo fece un cenno con la testa prima di allontanarsi dalla stanza.

Shoto si riabbottonò la camicia, squadrando il ragazzo prima di prendere il biglietto
"Signorina Misumi... lei verrà con me, ovviamente. Se non si sente a suo agio può anche portare qualche sua amica."
Ayako fece una smorfia, giocando con una ciocca di capelli tra le dita
"Smettila di parlare in modo così formale! In ogni caso... so già chi invitare allora..."

**
"Cin cin!" Urlò Mirai con un bicchiere di champagne in mano, lasciando Ayako confusa
"A chi stiamo brindando?"
"Ad Ayako, la nuova Ayako! Dio guarda dove ti trovi!" Rispose facendo toccare i loro bicchieri di vetro prima di tracannare il suo drink.

Ayako si guardò intorno:
Il pavimento in legno a spina di pesce e le pareti ricoperte dai quadri delle aste giocate fino all'ultimo centesimo rendevano il posto una casa non adatta sicuramente a un umile come lei.
Ma per come era vestita, forse non poteva risultare all'occhio:
I capelli in uno chignon basso ben curato con le ciocche avanti in libertà, una collana, dei braccialetti e gli orecchini d'argento che si era creata qualche mese prima la rendevano sicuramente più maestosa. Beh, anche quel vestito costoso che Shoto le aveva comprato un'ora prima faceva il suo effetto. Non voleva fargli sprecare soldi, ma le sue parole erano state tutte inutili.

"E guarda questi buffet!"
Ayako stava per ridacchiare, fin quando una spalla si colpì con la sua.
Si girò trattenendo il lamento, notando subito dopo la ragazza con un vassoio in mano che l'aveva sorpassata, per poi andare dritta verso il bicolore che conversava davanti le scale con il Number Three.
La ragazza si fermò davanti Shoto, perlustrando ogni centimetro del suo corpo prima di sganciarli un ammaliante sorriso.

"Oh bene...forse oggi mi diverto un po'"

THE PENDANTS || CEO TodorokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora